MONTENERO DI BISACCIA. Alla fine non se n'è fatto niente, né premi né controllo alla Orwell: la reputazione sociale non è stata applicata con la recente introduzione della raccolta dei rifiuti informatizzata. Ergo, l'amministrazione comunale non distribuirà patenti di buona cittadinanza, quella parte del progetto, semplicemente, è stata sorvolata. E per Monteneronotizie questo rappresenta l'ultimo capitolo di un'inchiesta avviata nel marzo 2022 e che si chiude oggi.
Il fatto. Nel marzo di tre anni fa l'amministrazione comunale decide di partecipare a un bando Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti. Incarica della progettazione uno studio professionale e infine approva il documento. Nel quale è spiegato che, oltre a poter conferire i rifiuti quando si vuole tramite una tessera negli appositi cassonetti di ultima generazione, ci saranno dei benefit per gli utenti. Il tutto grazie alla digitalizzazione dei cassonetti, che rilevano il tipo di rifiuto introdotto e periodicamente inviano in rete i dati, poi elaborati da un software. Attenzione a questo particolare.
Per i più virtuosi nella corretta differenziazione sono previsti sconti nei negozi, fattura puntuale (importo legato all'effettiva produzione di monnezza) e, dulcis in fundo, la reputazione sociale. In sintesi, una volta elaborati i dati dal server su internet, il sistema sarebbe in grado non solo di dire chi ha diritto a uno sconto nei negozi (eventualmente) convenzionati, ma anche di stabilire se è un cittadino modello o uno sporcaccione. La reputazione sociale, appunto, e attenzione: nel progetto è scritto esattamente così. Più di una volta.
Monteneronotizie decide si seguire passo passo l'argomento e in particolare chiede lumi su: chi stabilirà se i cittadini hanno una buona reputazione sociale, un qualcosa che sa di 1948 di George Orwell o, più di recente, dei programmi di crediti sociali cinesi? La giunta comunale? Solo il sindaco o anche qualche assessore? Un freddo software sul modello del film Lei oppure qualcosa di più "arcaico" quanto immortale come l'Hal 9000 di kubrickiana memoria? O magari un glaciale capitano Gerd Wiesler?
In tutti questi anni, e dopo tanti articoli, l'amministrazione comunale non ha mai dato spiegazioni in merito. Ma infine il progetto è arrivato ad attuazione pratica ed è tema di questi giorni.
Niente reputazione sociale e premi, ma il servizio funziona. La raccolta meccanizzata digitale è entrata in funzione il 7 agosto, qualche giorno fa e conta tre grandi cassonetti: due in centro, uno alla Marina. Si apre con una tessera, o app sul telefono, che si può richiedere presso il centro di raccolta comunale di contrada Canniviere (lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10:00 alle 12:00), oppure alla reception del porto turistico (dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 12:00).
La raccolta meccanizzata non sostituisce, ma si affianca all'esistente e collaudata porta a porta. In sintesi, può essere utile per gettare un certo tipo di rifiuto anche al di fuori delle giornate previste. Oppure per chi non è residente o turista, liberarsi dell'immondizia prima di andare via.
Il funzionamento è abbastanza semplice: ci si avvicina allo scompartimento desiderato (vetro, carta ecc.) si sblocca lo sportello con la tessera o con l'app sullo smartphone, si gettano i rifiuti.
E la reputazione sociale? Semplicemente non è contemplata, così come non sono previsti sconti nei negozi e, ragionevolmente, l'introduzione della tariffa puntuale (commisurata alla quantità di rifiuti prodotta). Nell'app si può trovare quanto rifiuto è stato conferito, ma niente altro. E nel comunicato dell'amministrazione comunale, che ne annunciava l'avvio, è specificato che i dati sono trattati, dalla società privata che gestisce il servizio, per soli fini statistici. Nessuno darà patenti di buona cittadinanza, l'amministrazione comunale non aggiungerà ai tanti poteri anche quello di dare giudizi morali sui propri amministrati.
Si sia trattato di un lapsus orwelliano o di minimizzazione, si spera non anche disattenzione, è ragionevole supporre che in futuro dalle parti del Palazzo ci sarà più attenzione qualora comparisse, in una qualsiasi iniziativa o progetto, qualcosa di simile alla reputazione sociale.
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