MONTENERO DI BISACCIA. L'insolita attesa sembra aver trovato una spiegazione: non si è deciso per la semplice sospensiva bensì è arrivata la sentenza vera e propria. In anticipo sulle attese e così può iniziare la raccolta digitale dei rifiuti, quella che prevede la sorveglianza di ciò che si getta nei cassonetti e la ormai nota reputazione sociale dei cittadini.
Porta la data di oggi la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che respinge il ricorso della Simpynet srl. Quest'ultima è l'azienda del Frusinate che ha dapprima vinto l'appalto, per poi vederselo revocare dopo la segnalazione della seconda classificata (la ID&A di Brescia). In parole povere quest'ultima rilevava delle anomalie nel contratto, evidentemente sfuggite all'Unione dei Comuni. Perché è stato quest'ultimo ente a occuparsi, per conto del Comune di Montenero di Bisaccia, della gara di appalto. Di conseguenza il Comune dapprima annullava l'affidamento dei lavori, poi procedeva con una nuova determina a consegnarli alla seconda classificata, quella che aveva rilevato le anomalie. Nel frattempo il ricorso al Tar della Simplynet.
Si attendeva per il 17 luglio un primo responso sulla sospensiva, ma fino a ieri niente. Un silenzio insolito che pare trovare la spiegazione nel fatto che il Tar Molise non si sia limitato a un'ordinanza, ma abbia emesso direttamente la sentenza breve. In altre parole, provando a interpretare il giudizio, gli elementi devono essere stati tali da far arrivare direttamente a un responso definitivo, saltando il passaggio della sospensiva per poi decidere nel merito.
Un responso a sfavore del ricorrente, cioè della Simplynet, la ditta che originariamente ha vinto l'appalto per meccanizzare e digitalizzare la raccolta dei rifiuti a Montenero, ma che poi si è vista soffiare la commessa dalla seconda classificata (ID&A) per vizi contrattuali. "La ricorrente (Simplynet n.d.r.), non avendo dimostrato di possedere il predetto requisito di capacità tecnico-professionale, andava necessariamente esclusa dalla procedura di gara", così la Camera di Consiglio del Tar nella sentenza pubblicata oggi.
Un giudizio netto, che ha spinto i giudici a respingere il ricorso, con spese divise fra le parti. Si vedrà se la ditta interessata ricorrerà al Consiglio di Stato.
Ne consegue che la ID&A può avviare i lavori con una certa tranquillità . D'altronde la determina degli uffici comunali di Montenero è stata redatta l'11 luglio, pochi giorni fa. In essa si dà mandato all'azienda bresciana di installare in paese i cosiddetti cassonetti intelligenti, capaci di riconoscere il tipo di rifiuti conferito, pesare il tutto e inviare i dati in rete. Quest'ultimo è l'aspetto da un lato più avveniristico, dall'altro più orwelliano. Perché da un lato può essere conveniente aprire il cassonetto con una chiave o tessera che permette alla macchina di essere riconosciuti e infine di calcolare la fattura sull'effettivo peso dei rifiuti (adesso è calcolato per metro quadro), ma dall'altro lato come non chiedersi come saranno gestiti questi dati? Chi li controllerà : una ditta privata, il sindaco, qualche assessore?
E su tutte una domanda: il Comune di Montenero di Bisaccia vorrà davvero valutare la reputazione sociale dei propri cittadini? L'amministrazione vorrà davvero arrogarsi la pretesa orwelliana, millenovecentottanquattresca, di dare patenti di buona cittadinanza? E con quali titoli?
Perché è scritto nel progetto, redatto da uno studio professionale ma approvato dalla giunta comunale nel marzo 2022 (sindaca e due assessori, delibera n. 38). La nuova raccolta dei rifiuti si propone di premiare i cittadini che stanno attenti a differenziare bene i rifiuti con sconti nei negozi convenzionati, fattura puntuale (basata sull'effettivo uso del servizio) e la reputazione sociale. È scritto davvero così.
E allora, visto che dopo la sentenza del Tar torna di nuovo a essere vicina l'attuazione del progetto, quando arriveranno le risposte a queste domande:
- chi assegnerà la reputazione sociale? Il sindaco, qualche assessore, una commissione ad hoc?
- chi vedrà i dati, decisamente personali, riguardanti il conferimento dei rifiuti dei singoli cittadini? Ci sarà un regolamento comunale?
- chi dovesse ottenere un punteggio scadente nella reputazione sociale cosa deve aspettarsi?
Tutto questo sempre che sia messa in pratica la parte del progetto che prevede il giudizio morale sui cittadini. Resta che la giunta l'ha approvato: reputazione sociale dei monteneresi ottenuta attraverso il controllo dell'immondizia gettata. Un qualcosa che manco George Orwell.
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