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Il caos sulla raccolta con reputazione sociale: nuova ditta e ricorso al Tar dell'esclusa in contemporanea

Affidati i lavori alla seconda classificata, ma nel frattempo va avanti il procedimento giudiziario con l'altra. Possibili passaggi di consegne in corso d'opera, domani già in discussione la sospensiva

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MONTENERO DI BISACCIA. Da un lato l'avvio del procedimento presso il Tribunale amministrativo, dall'altro il subentro della ditta classificata seconda: continua il fermento intorno al progetto per rendere la raccolta differenziata dei rifiuti digitale e intelligente. Quella nota anche perché prevede che il Comune giudichi il comportamento dei cittadini attraverso la reputazione sociale.
Otto giorni fa il ricorso al Tar da parte della ditta che si è vista annullata l'aggiudicazione dei lavori per irregolarità contrattuali, per altro scoperte solo dopo la segnalazione dell'azienda seconda classificata. E nei giorni scorsi dalle stanze del palazzo municipale sono stati due i documenti usciti, in qualche modo opposti: uno riguarda l'incarico all'avvocato che dovrà rappresentare il Comune davanti al Tar, l'altro l'affidamento dei lavori alla ditta arrivata seconda, la stessa che ha segnalato le anomalie contrattuali della concorrente. Detto in maniera più semplice: i lavori passano alla seconda ditta mentre inizia il procedimento giudiziario con la prima. Un primo provvedimento dal Tar dovrebbe arrivare già domani. Si vedrà quanto sarà ingarbugliato il susseguirsi degli eventi, nel frattempo un breve riepilogo del progetto e degli sviluppi, seguiti passo passo da Monteneronotizie (tutti i link in fondo).
La raccolta digitale e intelligente è una vera e propria rivoluzione che prevede cassonetti in grado di riconoscere l'immondizia e, attraverso una scheda, memorizzare i dati dell'utente e inviarli in rete. Ne consegue che la schedatura è dietro l'angolo, tant'è che il progetto prevede dei premi per i cittadini virtuosi e fra questi vi è la cosiddetta reputazione sociale. Detto in maniera semplice: il Comune stabilisce se i cittadini sono bravi o sporcaccioni e assegna dei voti. Per chi fosse scettico si invita a cercare la delibera di giunta (38/2022) cui è allegato il progetto con la reputazione sociale. È scritto proprio così.
Passano i mesi e arrivano dapprima il finanziamento, poi l'iter per arrivare all'appalto e quindi veder avviati i lavori veri e propri, la fornitura di attrezzature ecc. da parte della ditta aggiudicataria. A gestire la gara, su richiesta dell'amministrazione montenerese, è l'Unione dei Comuni Basso Biferno. Quest'ultimo ente, assolto il suo compito, consegna i risultati al Comune, che pertanto affida i lavori alla Simplynet di Ripi (Fr). 
A questo punto arriva in protocollo la nota dettagliata della seconda classificata, la ID&A srl di Brescia. Contesta alcune anomalie nel contratto, in particolare l'indicazione delle risorse umane messe a disposizione dagli "ausiliari", cioè altre ditte collaboratrici dell'appaltatrice.
A seguire il Comune di Montenero annulla l'aggiudicazione alla Simplynet, e siamo a giugno 2024, e poco dopo la stessa ditta presenta il ricorso al Tar Molise per farsi ridare l'appalto.
Per comprendere lo stato delle cose occorre distinguere i due piani: il ricorso e il nuovo affidamento dei lavori.
Il ricorso al Tar è stato presentato dalla Simplynet l'8 luglio, mentre il Comune si è costituito in giudizio ieri (15 luglio), affidando l'incarico all'avvocato Giuliano Di Pardo. Una data importante è domani (17 luglio), quando è prevista la discussione del giudizio cautelare, vale a dire la sospensiva. In pratica se accordata, la sospensiva annullerebbe l'annullamento. Giochi di parole a parte, la Simplynet tornerebbe ad avere in mano i lavori, pur nell'attesa del giudizio vero e proprio, che al Tar può tranquillamente arrivare dopo un anno o più. Ma attenzione, perché nel frattempo i lavori sono andati all'altra ditta.
Il nuovo affidamento dei lavori alla ID&A porta la data dell'11 luglio, cinque giorni fa. La formula è la stessa usata per la concorrente alcune settimane prima: forniture e messa in esercizio relative al sistema di raccolta differenziata digitale e intelligente.
I possibili scenari:
- il Tar domani concede la sospensiva, la Simplynet soffia l'appalto appena affidato alla ID&A, comincia i lavori e nel frattempo si aspetta il giudizio vero e proprio; una volta arrivato questo, se darà ragione alla Simplynet non cambierà nulla, se le darà torto significherà cedere i lavori nel frattempo avviati alla ditta concorrente, con tutte le fatture e controfatture del caso.
- il Tar non concede la sospensiva, va avanti con i lavori la ID&A, sempre in attesa del giudizio vero e proprio, fra un anno e passa; una volta arrivato il giudizio, se darà ragione alla Simplynet vorrà dire che i lavori dovranno passare di mano, con tutte le fatture e controfatture del caso; se darà torto alla Simplynet, e quindi ragione al Comune, non cambierà nulla.
Un bel caos a cui si potrebbe aggiungere un ulteriore grado di giudizio, il Consiglio di Stato. In conclusione, non è affatto detto che l'attuale maggioranza, che ha approvato il progetto che prevede anche la reputazione sociale, riesca a portarlo all'incasso elettorale per le prossime comunali, che si tengano nell'autunno 2025 o nella primavera successiva.
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