MONTENERO DI BISACCIA. Si avvicina la raccolta intelligente dei rifiuti, accompagnata da un'intelligenza più o meno artificiale che distribuirà anche patenti di buona cittadinanza. E già , perché quella vocina chiamata "reputazione sociale" non è mai sparita dal progetto per il quale l'amministrazione comunale si avvia a indire la gara di appalto.
È infatti uscita la determina con la quale si affida all'Unione dei Comuni Basso Biferno, di cui Montenero è parte, il compito di selezionare la ditta che dovrà dare vita al "sistema di raccolta digitale e intelligente". C'è anche la reputazione sociale e fra poco si spiegherà - di nuovo - cos'è. Anzi, si tenterà di spiegare.
Reputazione sociale, sostantivo e aggettivo che messi insieme lo stesso Google ha pudore a dare risultati che si avvicinino al reale significato, tanto è imbarazzante. Non così per l'amministrazione comunale di Montenero di Bisaccia. E Monteneronotizie, come fa da un anno e mezzo, cerca di spiegare perché e come chi detiene il potere nel palazzo bianco in centro intende anche giudicare se i propri amministrati siano sporcaccioni o ligi cittadini che sanno come si butta l'immondizia.
Parliamo di un finanziamento Pnrr di 954mila euro, per il quale l'anno scorso a marzo la giunta comunale ha fatto richiesta, alla quale era allegata un progetto. Questo prevedeva - e prevede - cassonetti per l'immondizia di ultima generazione, pertanto capaci di vedere se l'utente differenzia bene i rifiuti, se insomma non confonde plastica e vetro ecc. Tutto qui? Nemmeno per sogno, perché una volta inserita la tessera personale, questi dati finiscono su internet, in una banca dati che memorizza la monnezza del cittadino fruitore del servizio. E dopo averlo fatto, distribuisce patenti di "reputazione sociale". Non è uno scherzo, è scritto davvero così. Un qualcosa che ricorda certe politiche cinesi, dove i cittadini sono monitorati e giudicati, anche se lì si chiama "credito sociale", ma insomma la sostanza è quella: lo Stato, il Comune, che dà patenti di buona cittadinanza. E chi sennò.
Attenzione, nel progetto la reputazione sociale è parte di un pacchetto di tre livelli di premio per gli utenti bravi, meno sporcaccioni: oltre alla reputazione sociale, promozioni commerciali e sconti sulla tariffa della monnezza. A dire il vero sarebbe bastata quest'ultima voce, senza arrogarsi il diritto di dire se un cittadino è buono o meno, insomma se ha buona reputazione sociale, ma tant'è.
Questo era approvato dalla giunta, che il 10 marzo 2022 diceva sì al progetto senza nessuna osservazione, voto unanime dei tre presenti quel giorno: sindaca Simona Contucci e assessori Loredana Dragani e Claudio Spinozzi. Seguiva nel gennaio dell'anno seguente l'accettazione da parte del Ministero della transizione ecologica: il progetto s'ha da fare, compresa l'applicazione della reputazione sociale. Ma non sappiamo se negli uffici romani abbiano fatto caso a quella vocina dal tenore paternal-orwelliano in salsa montenerese.
L'ultimo capitolo del 1984 montenerese è stato così scritto il 24 novembre, pochi giorni fa, con la determina che affida all'Unione dei Comuni il compito di selezionare il contraente. Detto più semplicemente, di chi dovrà portare a Montenero oltre ai cassonetti intelligenti gli strumenti per inviare i dati in rete e misurare la reputazione sociale. Ma chi la misurerà ?
E qui si apre un mondo. I dati finiranno su un sito che si chiamerà www.nomedelcomune_ambiente.it, dove gli utenti potranno accedere e vedere la propria bolletta dell'immondizia e dove saranno offerti i famosi tre livelli di incentivi: reputazione sociale, promozioni commerciali e vantaggi comunali da tariffa puntuale (sconto sulla fattura della monnezza).
A questo punto qualche domanda nasce da sé: chi gestirà questi dati? Chi vedrà se Tizio, Caio, Sempronio, o anche Pasquale, hanno una buona reputazione sociale, se sono buoni cittadini? Sarà redatto un regolamento dall'apposita Commissione, così tornerà a riunirsi come non fa dal 22 maggio? E sarà sempre la Commissione a stabilire con quale punteggio si ha una buona o cattiva reputazione sociale? Oppure si riunirà di nuovo la giunta, perché essa ha approvato quel progetto, per stabilire come "giudicare" i meritevoli di buona o cattiva reputazione sociale?
E come sarà scritta questa reputazione sociale, un voto da uno a dieci? Oppure un più immediato: sei uno sporcaccione! Magari con l'invito a studiare coadiuvati da insegnanti arcigni come le animazioni di The wall e seguendo l'esempio di chi ha invece una buona reputazione sociale.
Non resta che aspettare che la raccolta differenziata digitale e intelligente diventi realtà e faccia conoscere come diventare scolaretti, pardon cittadini ligi alle direttive emanate dalla giunta comunale per ambire a un'alta reputazione sociale.
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