MONTENERO DI BISACCIA. Nel caso si attende più o meno cortese smentita, ma nemmeno gli osservatori più esperti di cose locali ricordano che qualche amministratore comunale abbia come passatempo le arrampicate in altissima quota. Ne consegue che nessuno, fra quanti sono oggi al potere, pare abbia mai scalato qualche vetta himalayana e quindi visto da vicino le tipiche bandierine di preghiera tibetane. Eppure dal 20 luglio un'imitazione delle stesse fa "bella" mostra di sé in piazza, scolorendo man mano che i raggi ultravioletti le trovano sulla propria traiettoria.
A segnalare la presenza delle bandierine normalmente incontrate quando si scala l'Everest è un lettore, ma in realtà le ha viste chiunque arrivi in piazza a Montenero; in questi giorni parecchi, specie di mattina, visto che le scuole hanno riaperto.
Sono lì dalla Notte fucsia del 20 luglio, per la quale ancora si attende di conoscere i costi (che gravano sulle tasche dei cittadini), specie per il concerto di Serena Brancale. Un mistero che va avanti da cinquantanove giorni, cosa non accaduta in tutti gli altri centri italiani dove l'artista pugliese si è esibita a spese dei Comuni, e quindi dei cittadini (elenco in fondo all'articolo).
Tornando alle bandierine, è lo stesso lettore a chiedersi nel caso a piazzarle fosse stato un privato, organizzatore di una festa, se gli sarebbe stato permesso di lasciarle così a lungo. Chissà, forse si attende la festa di san Matteo di questo fine settimana, evento non organizzato dall'amministrazione comunale, ma dalla stessa indicato come ultimo del cartellone estivo. Un programma, quello del 2025, che affianca al mistero della Brancale le polemiche sullo spostamento del borgo antico (di epoca medievale a Montenero) alla villa comunale (inizi Novecento, antica sì, ma mica poi tanto).
E allora, per vedere le bandierine "tibetane" tolte e il centro di Montenero smettere di assomigliare, si fa per dire, al campo base dell'Everest, basterà aspettare a lunedì prossimo?
Nella foto in alto montaggio digitale su foto inviata dal lettore con intelligenza artificiale Gemini, qui sotto la foto originale del lettore
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