MONTENERO DI BISACCIA. La macchina del tempo non esiste, eppure nel Consiglio comunale di Montenero si trova uno stratagemma per riportare indietro le lancette dell'orologio. A patto, però, di ritenere valide certe argomentazioni della maggioranza; mentre va rilevato che dall'altra parte i quattro consiglieri di minoranza tornano a firmare un atto tutti e quattro insieme dopo due anni e mezzo. Se sia una pace e se durerà si vedrà.
Nel Consiglio comunale previsto per il 4 settembre è stato aggiunto un altro ordine del giorno, firmato dall'intera minoranza come detto. Concerne la modifica allo Statuto comunale nella parte che definisce il numero legale per rendere valide le sedute. Si tratta di una mera questione tecnica, all'apparenza, perché com'è noto il diavolo si annida nei dettagli. Vediamo perché.
Per modificare lo Statuto, una piccola costituzione per un Comune, occorre la cosiddetta maggioranza qualificata, vale a dire due terzi dei consiglieri. Nel caso di Montenero, pertanto, otto voti.
Ne consegue che se è valida la teoria esposta da sei consiglieri di maggioranza nella nota firmata all'indomani del Consiglio choc, quello dell'abbandono dell'aula, anche il 4 settembre per votare tutti gli altri undici argomenti occorrerà la maggioranza qualificata. Questo perché, e va subito detto che è una loro interpretazione del Testo unico, se in un Consiglio c'è un solo argomento che prevede una maggioranza qualificata (otto), tutti gli argomenti della stessa seduta ne necessitano. Persino le interpellanze che nemmeno conducono al voto finale. Non va trascurato che potrebbe trattarsi di un errore di distrazione, laddove è stato scritto quorum funzionale al posto di strutturale, ma sul documento protocollato (n. 11242) c'è scritto "funzionale". Per ora ci si attiene a quello.
Tornando alla modifica dello Statuto, essa richiede eccome la maggioranza di almeno otto consiglieri. Dando credito all'interpretazione della maggioranza, anche per approvare tutto il resto lunedì prossimo occorrerebbero almeno otto voti a favore e non basterebbero i sette. Ciò che di fatto ha la sindaca Simona Contucci al suo fianco allo stato, dopo il litigio e la defenestrazione di due suoi assessori un mese fa.
Ne deriva che la maggioranza lunedì non avrebbe più i numeri per eleggere il nuovo presidente del Consiglio, incombenza necessaria dopo che Nicola Marraffino è diventato assessore. Nell'ultima seduta, il famoso Consiglio choc dell'11 agosto, è mancato guarda caso quell'ottavo voto che la maggioranza non ha più. Tuttavia dalla seconda votazione, in altra riunione, basta la maggioranza assoluta, quindi i sette sarebbero più che sufficienti. Ma adesso arriva questa modifica dello Statuto che richiede la maggioranza a otto e, stando a quanto sostenuto dai sei firmatari della nota, se un solo argomento richiede tale quorum ciò vale anche per tutti gli altri.
In pratica l'orologio riportato indietro a prima dell'11 agosto, una macchina del tempo architettata dalla minoranza. Sempre che valga l'interpretazione della maggioranza, la quale non è condivisa dalla minoranza (da tutti e quattro), ma evidentemente vogliono mettere alla prova gli avversari: vediamo se la vostra teoria la applicate anche adesso che potrebbe andare contro di voi.
Complicato? Si era detto che il diavolo è nei dettagli. Basti dire che se valesse il principio/interpretazione anche lunedì prossimo il rischio sarà di non arrivare ad eleggere il nuovo presidente del Consiglio. Si potrebbe arrivare di nuovo al voto di sette contro sei (quattro di minoranza, due ex di maggioranza). Nulla di fatto, tutto rinviato a nuova votazione in altro Consiglio. E siccome non c'è il presidente designato dalla maggioranza, sarebbe il terzo convocato dal vice, vale a dire l'esponente di minoranza Gianluca Monturano, tutt'altro che gradito da Simona Contucci & Co.
Conviene tenere ancora puntati seguipersone, fari, laser e soprattutto occhi sul palcoscenico dell'amministrazione comunale montenerese.
Nella foto in alto la sindaca Simona Contucci e Gianluca Monturano durnte il Consiglio choc dell'11 agosto 2023; in basso i consiglieri di minoranza al Comune di Montenero di Bisaccia: da sinistra Nicola Palombo, Fabio De Riso, Giulia D'Antonio e Gianluca Monturano
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