Il costo misterioso della Notte fucsia è una novità dal 2024, prima si conosceva l'importo persino in anticipo

Continuano le polemiche dopo il concerto di Serena Brancale per il riserbo sulle cifre da parte dell'amministrazione comunale. Si saprà a fine agosto?

La Redazione
29/07/2025
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Con ogni probabilità il mistero sarà svelato a fine agosto o inizio settembre, ma non sempre è stato difficile scoprire – subito - quanto costi chi si esibisce durante la Notte fucsia. Anzi è una novità delle ultime due edizioni, da quando cioè l'amministrazione affida anche ufficialmente l'organizzazione alla Pro Loco.
Mentre continuano le polemiche sul costo (ancora ignoto ma a quanto pare elevato) del concerto di Serena Brancale lo scorso 20 luglio, si può provare ad analizzare come nelle passate edizioni della Notte fucsia abbia agito l'amministrazione comunale. L'ente che alla fine paga i mega eventi dell'Estate montenerese, con i soldi dei monteneresi, ça va sans dire. Perché tanto mistero sul costo della Brancale? La cifra finale si avvicinerà ai 90mila euro che spende Foggia (dove si esibirà il 15 agosto, ma che già ha pagato), visto che lo spettacolo allestito sarà identico a quello di Montenero?
Mistero, gli amministratori comunali dicono candidamente di non saperne nulla, con lo sgomento del consigliere di minoranza Fabio De Risio. Sarà la Pro Loco a recapitare la nota spese affinché il Comune paghi. E in genere avviene a fine agosto. Ma non è andata sempre così e per averne conferma basta analizzare dati e atti delle passate edizioni. Ecco.
Facendo riferimento all'attuale maggioranza, in carica dal 2020, occorre premettere che nelle prime due estati causa Covid la Notte fucsia non si è tenuta. È tornata nel 2022, data prevista il 9 luglio, poi rinviata. Ospite Samuel dei Subsonica. 16500 euro il costo, per il quale un preventivo è arrivato in Comune già il 21 giugno 2022 e la determina per impegnare la somma è uscita il 4 luglio. In parole povere, mentre si esibiva il cantante in piazza della Libertà i monteneresi già sapevano quando costava loro.
Nel 2023 a esibirsi è stato Giuliano Palma, il 22 luglio. L'impegno di spesa è stato pubblicato due giorni prima: 24500 euro. Anche in questo caso chi pagava, i monteneresi, sapevano quanto costava lo spettacolo durante lo svolgimento.
Il cambio di rotta è avvenuto lo scorso anno, quando sugli atti ufficiali è comparsa l'organizzazione congiunta con la Pro Loco Frentana. Precisazione, la Notte fucsia è sempre stata fatta – nella pratica, nella fatica fisica - dalla Pro Loco, qui ci si riferisce all'ufficialità degli atti amministrativi. Nel 2024 è scomparso il nome dell'artista dagli atti del Comune e c'era un generico "Notte fucsia" nella delibera 87 del 2 luglio 2024. Da qui è diventato difficile scoprire quanto costi ai monteneresi la Notte fucsia durante lo svolgimento o qualche giorno prima. Si è tenuta il 20 luglio e sul palco è salito Francesco Cicchella. Non si saprà mai quanto è costato il suo singolo spettacolo, non essendo specificato nelle delibere, ma si sa quanto i monteneresi hanno sborsato per l'intera Notte fucsia 2024: 25000 euro inizialmente stimati e stanziati, più altri 14000 chiesti dalla Pro Loco il 23 agosto, una volta fatti i conti. Impegno di spesa a fine mese, quando pertanto i monteneresi hanno potuto sapere quanto è costata la notte più esclusiva e amministrativa dell'anno.
Nel 2025, pochi giorni fa, si ripete quanto osservato l'anno precedente: l'amministrazione comunale organizza la Notte fucsia in collaborazione con la Pro Loco. Le voci sui costi elevati della Brancale circolano da subito e si va dai quarantamila euro in su. Il riserbo degli amministratori comunali contribuisce ad acuire curiosità e polemiche: non ne sappiamo nulla, aspettiamo la rendicontazione della Pro Loco. Di certo si sa che l'importo è stratosferico, qualcosa di mai visto a Montenero. Si può avere un'idea dei costi paragonando il già citato evento di Foggia, ma anche attingendo a qualche indiscrezione più vicina. In particolare pare che il concerto di Serena Brancale sia stato proposto anche al Comune di San Salvo, che avrebbe preferito di no. Sessantamila euro la cifra chiesta per il solo cachet dell'artista, è sempre un'indiscrezione, cui si sarebbero dovuti aggiungere i vari costi accessori, migliaia e migliaia di euro. Un qualcosa che se non altro conferma il costo elevato della manifestazione. 
Non resta che aspettare i documenti ufficiali, non è più come qualche anno fa, quando si sapeva con adeguato anticipo. Ma resta la domanda: quando l'amministrazione comunale autorizza e insiste per un evento non sa davvero quanto costi?
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