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Le grane della maggioranza e della minoranza aspettando il Consiglio

Forse nel fine settimana prossimo la seduta. Chi è al potere alle prese con South Beach, letterine pruriginose e maretta interna per l'odg segreto. Le minoranze in cagnesco l'una contro l'altra

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MONTENERO DI BISACCIA. Due le domande cruciali in vista del prossimo Consiglio comunale, dopo il rinvio di mercoledì per l'incidente occorso al tredicenne durante la festa di san Paolo: una riguarda la maggioranza, l'altra le due minoranze. E un certo imbarazzo pare profilarsi in tutte e due, ma anche tre fazioni in campo.
I problemi della maggioranza. In attesa di una conferma ufficiale con relativa convocazione, la riunione dovrebbe tenersi nel prossimo fine settimana. Questo parrebbe l'accordo raggiunto dopo una discussione accesa, tanto per cambiare, la volta scorsa, quella del rinvio. E sempre quattordici gli ordini del giorno, ma tutti in seduta aperta? Questa è la domanda, forse una delle domande cruciali che riguardano la maggioranza. E va posta dopo la lettera del prefetto che, sia pur in maniera soft, ha di fatto evidenziato l'errore commesso dalla conferenza dei capigruppo. Perché come riportato su Monteneronotizie e poi evidenziato anche dal consigliere di minoranza Fabio De Risio, un ordine del giorno non può essere a porte chiuse già in fase di convocazione. Detto in maniera più semplice: un argomento può passare in modalità segreta, con cacciata dell'eventuale pubblico e sospensione dello streaming, solo in Consiglio, non prima. Era chiaro anche leggendo l'articolo del regolamento menzionato nella convocazione e sul verbale dei capigruppo. Dopo il nostro articolo, dopo Fabio De Risio, c'è voluto il prefetto.
Tuttavia dopo la lettera di quest'ultimo in maggioranza si sarebbe scatenata una certa maretta. Anzi, anche abbastanza accesa secondo alcune indiscrezioni. Non si sa se sia successo appena dopo il rinvio del Consiglio o nei giorni successivi, e nemmeno si è appurato il luogo esatto, ma sarebbero volati stracci in quel dell'amministrazione a guida Simona Contucci. Voce grossa soprattutto contro il presidente del Consiglio comunale Nicola Marraffino, lui d'altronde dirige i lavori sia nelle assise sia in fase di preparazione delle stesse. In altre parole, lui ha deciso di discutere in modalità segreta, e senza passare per il voto come previsto dal regolamento, l'interpellanza di una delle minoranze sull'identità dell'investitore del South Beach. E già, perché alla fine sempre lì si arriva: nomini il mega progetto (o solo idea progettuale) lasciato nel cassetto da Nicola Travaglini e inizialmente ripreso a braccia aperte anche da Simona Contucci, e si perdono le staffe. Così da mesi. Ma tornando alla maretta in maggioranza, non si sa se Marraffino abbia risposto come forse un esperto di detti popolari avrebbe fatto: volete prendere il serpente con le mani degli altri. Variante montenerese ma non solo del più celebre togliere le castagne dal fuoco. Perché se è vero che lui ha beccato la lettera dal prefetto, va anche detto che tutta la maggioranza, tutti e nove, provano certa allergia con sintomatologia variabile quando viene fuori la parolina magica: South Beach. Ma una volta in assise è soprattutto Marraffino che si trova a fronteggiare l'attacco dall'opposizione.
Nicola Marraffino (a sinistra) e la sindaca Simona Contucci, al centro l'assessore Claudio Spinozzi

E non finisce qui, perché un'altra insidia pare materializzarsi: quanti assessori-consiglieri di maggioranza erano a conoscenza della lettera dai toni ai limiti dell'entusiasmo inviata dalla sindaca Contucci all'investitore George Cohen nel gennaio 2021? Succedeva a pochi mesi dall'insediamento, ma il documento è uscito solo alcune settimane fa quando Fabio De Risio, con una mossa quasi teatrale, ne ha svelato l'esistenza in Consiglio comunale. Nell'interpellanza che dovrà essere discussa nella prossima riunione si chiede di "chiarire specificatamente e dettagliatamente" se tutti i consiglieri di maggioranza (sono riportati otto nomi) fossero a conoscenza della lettera e del suo contenuto. A motivare questa dettagliata richiesta, con ogni probabilità, l'indiscrezione secondo la quale più di un componente dell'amministrazione Contucci non ne sapesse nulla. Scoprendo, ça va sans dire, della lettera insieme al resto della popolazione e cioè dopo che De Risio l'ha sventolata in Consiglio. Per ognuno degli otto dovranno dare una risposta. Quella lettera, va ricordato, ha la sua importanza perché unita a quella inviata alla Regione un paio di mesi dopo (meno entusiastica ma comunque con parere favorevole) contrasta con le dichiarazioni rese dalla sindaca Contucci già dalla primavera 2021, molto più caute riguardo all'ipotesi del progetto, che prevede cinque milioni di metri cubi, con palazzi simili a grattacieli, nella parte di litorale montenerese dove non c'è ancora niente.
I problemi della minoranza. In realtà le minoranze sono due da poco meno di un anno e sempre più la divisione si fa marcata. In particolare fra i due capigruppo, il già candidato sindaco Fabio De Risio e Nicola Palombo, sarebbe un eufemismo dire che non c'è intesa. Perché si detestano e non perdono occasione per confermarlo, anche in Consiglio, per i più diversi motivi. Ultima dimostrazione all'indomani dell'ordine del giorno segreto e successiva richiesta di intervento al prefetto. Sia De Risio, sia l'altro componente del suo gruppo Gianluca Monturano, hanno pubblicamente tacciato Palombo di aver dormito durante la riunione dei capigruppo, anzi di essere in letargo da mesi, non essendosi accorto dell'anomalia. Dal canto suo Palombo non ha replicato, probabilmente lo farà in Consiglio, lui che da sempre è per il primato della politica e delle sedi istituzionali. 
Lui e De Risio non si sono mai amati, ma col passare del tempo la loro è diventata idiosincrasia pura, manifestata in ogni dove, e ognuno ne dice di cotte e di crude all'altro. Da un lato il citato primato della politica, laddove per Palombo essa è tutto; dall'altro uno che non perde occasione per attaccare a testa bassa, non importa con quale mezzo e dove, lo fa indifferentemente sulla sua pagina Facebook e in Consiglio comunale. 
L'uno sembra il presidente della società di calcio, più diplomatico e con certo aplomb, l'altro il centravanti che vede solo una porta dove infilare il pallone. Senza quest'ultimo le partite non si vincono, ma senza l'altro non si disputano. Quanto tempo ancora pensano di andare avanti così?
Da sinistra Nicola Palombo, Gianluca Monturano e Fabio De Risio

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Il video di De Risio sulla sua pagina Facebook
Gli articoli riguardanti il South Beach usciti su Monteneronotizie

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