MONTENERO DI BISACCIA. Missione compiuta! Se il tono sia come quello di Stallone sul viso di Murdock difficile dirlo, ma sarà una di quelle cose che la maggioranza potrà definire come fatte. L'urbanistica e i lavori pubblici hanno un nuovo responsabile e non è più chi vi è stato a capo, unitamente alla manutenzione, negli ultimi diciassette anni. Se di declassamento si è trattato, può dirsi compiuto. Ma restano le domande: davvero il capo settore non voleva più occuparsi anche di urbanistica e lavori pubblici? Era così oberato di lavoro, come affermato in Consiglio comunale? E nella selezione come se l'è cavata? Vale la pena di procedere con ordine.
L'editto di agosto. È fine estate 2024 quando le tensioni che da qualche tempo albergano in municipio crescono di intensità . Alla giunta comunale non va più giù chi dirige urbanistica, lavori pubblici e manutenzione. Persino all'interno dell'esecutivo comunale non vi è accordo inizialmente, tanto che il rimpasto dei settori causa un rumoroso litigio fra i due assessori coinvolti: Nicola Marraffino e Loredana Dragani.
Il passaggio alle vie di fatto avviene con lo sdoppiamento dei settori, verso la fine di settembre 2024, quando i contrasti fra Dragani e Marraffino sono rientrati. La manutenzione è separata da urbanistica e lavori pubblici, lo scopo è "di rendere servizi più rapidi ed efficienti ai cittadini/utenti", specie "in vista della realizzazione e del completamento delle opere finanziate dal Pnrr e degli adempimenti connessi". Questo riportato sulla delibera di giunta, mentre nel rispondere a specifica interpellanza, in Consiglio comunale, il vice sindaco Claudio Spinozzi parla di "esigenza primaria di snellire e di suddividere i due settori per dare snellezza e accelerazioni all'attività amministrativa". Per poi essere ancora più esplicito, quando afferma che "lo sgraviamo dai lavori pubblici e dalla dall'urbanistica", il dirigente storico, per velocizzare le procedure riguardanti i finanziamenti Pnrr. È tutto nel verbale della seduta, oltre che nella registrazione video ufficiale. Ma perché tenere insieme urbanistica e lavori pubblici, laddove in altri comuni sono separati, e lasciare la sola manutenzione? Non sono in pochi a pensare che si tratti di un declassamento e anche in municipio l'aria resta tesa.
La selezione per individuare il nuovo capo settore arriva a tempi di record, quando si dice i lunghi tempi della pubblica amministrazione, un mantra della maggioranza con validità evidentemente intermittente. Selezione significa che sarà alla fine sempre il sindaco a decidere chi sarà assunto. Vale la pena di tenere a mente questo fattore. E alla selezione fanno domanda in nove, restano in tre e infine si presentano in due. Uno è il dirigente storico, confermando una voce che circola già da un po', ma è sempre Spinozzi a dare l'ufficialità in Consiglio comunale, rivelando che "anche l'attuale dirigente" è fra i candidati ammessi al colloquio con la commissione esaminatrice.
La selezione avviene il 19 febbraio 2025, è la terza dell'era Contucci, ma l'unica con tre spettatori che non siano addetti ai lavori. Non sono né dipendenti comunali né interessati all'assunzione, uno di loro è l'autore di questo articolo. I due candidati, una donna e il dirigente storico, sostengono la prova e al termine è ribadito loro che a decidere sarà il sindaco.
I due candidati superano entrambi la prova e l'ufficialità alle voci che circolano da giorni arriva oggi con determina di approvazione dei verbali e decreto sindacale di conferimento dell'incarico. In questo ultimo documento, firmato da Simona Contucci, è spiegata la scelta della nuova capo settore in luogo del vecchio. "Un candidato attualmente ricopre l'incarico di responsabile del settore 'omissis' (manutenzione n.d.r.) del Comune di Montenero di Bisaccia", tanto che "un eventuale incarico lascerebbe scoperto il posto che ricopre e comporterebbe il ricorso a una nuova assunzione con notevole dispendio di tempo e di risorse".
Occorre soffermarsi un attimo. Nel decreto è scritto che se si prendesse il vecchio dirigente rimarrebbe scoperto il posto alla manutenzione. Un bel trambusto causato, par di capire, dallo sdoppiamento dei settori. Se lo si (ri)assumesse all'urbanistica, bisognerebbe trovare un altro per la manutenzione e questo avrebbe dei costi. Per la cronaca: l'aggiunta di un nuovo capo settore costa cinquantamila euro in più all'anno alle casse comunali.
Quanto durerà l'incarico? Le selezioni pubbliche regolate dall'art. 110 del Testo unico degli enti locali prevedono una durata pari al mandato del sindaco. Così è indicato anche nel decreto emesso oggi, ma la giurisprudenza dice che non può essere inferiore a tre anni. In soldoni: in caso di durata annuale, giacché il mandato finirà nel 2026, costerà poco più di cinquantamila euro, nell'ipotesi triennale centocinquantamila. In più, perché l'ex dirigente, pur declassato a manutenere lampioni e tombini, percepirà gli stessi soldi di sempre. È a tempo indeterminato la sua assunzione. L'arrivo della nuova capo settore è previsto per il 12 marzo.
Alla fine della fiera, perché è stato creato un nuovo settore e l'ingegnere è stato "declassato"? Vale la pena di partire dalle asserzioni degli amministratori comunali. Fosse stato oberato di lavoro tanto da desiderare di essere "sgravato dai lavori pubblici e dall'urbanistica", come ha affermato Spinozzi, non avrebbe deciso di partecipare alla selezione spontaneamente, senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevole del significato della sua decisione. E nemmeno potrebbe valere la tesi che nella selezione sia stato meno bravo, a dire il vero mai sostenuta da nessuno. Tuttavia sono sempre le solite indiscrezioni a parlare di punteggio non inferiore del capo settore storico. Un punteggio formato dal giudizio della commissione e dal curriculum individuale. Non è stato a sfavore di chi c'era, non è stato questo il motivo della scelta e d'altronde non è scritto così nel decreto della sindaca Contucci.
Lo si voleva fuori da urbanistica e lavori pubblici e così è andata. Missione compiuta, Murdock!
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