VASTO. Detto fatto, fuori dal Suap di San Salvo e ne hanno approntato uno proprio nel giro di qualche mese, tanto che proprio in queste ore è in corso la formazione online dedicata ai tecnici per spiegarne in funzionamento. L'acronimo sta per Sportello unico delle attività produttive e Vasto, dopo una permanenza evidentemente mal digerita in quello di San Salvo (a dire il vero si chiama del Patto Trigno-Sinello), ha deciso di uscirne e gestirsi in proprio l'ufficio riservato alle attività. Per essere più chiari, passa per il Suap anche il bagno dentro il negozio di una parrucchiera, per non parlare di attività di maggior dimensione come negli anni Duemila a Montenero di Bisaccia centro commerciale, porto turistico, residence ecc.
Se lo Sportello di Vasto funzionerà si vedrà, intanto non resta che registrare come il sindaco Francesco Menna abbia mantenuto quanto annunciato a marzo in Consiglio comunale. Ed è a questo che si riallacciano anche le vicende Suap di Montenero di Bisaccia. In quella riunione, infatti, Menna mostrava ai colleghi di assise l'articolo uscito su Monteneronotizie, nel quale si evidenziavano le perplessità della sindaca Simona Contucci, dichiarazioni in pubblico registrate, non indiscrezioni, sull'efficienza del Suap di San Salvo, al quale da un po' anche il Comune di Montenero aveva aderito, chiudendo il proprio dopo anni di funzionamento (gli anni fondamentali dell'avvio dello sviluppo costiero e del nuovo Piano regolatore).
Il sindaco Menna, sventolando la copia del nostro articolo, in verità faceva un salto avanti di troppo, affermando che il sindaco di Montenero volesse uscire dal Suap di San Salvo. In realtà la Contucci aveva solo lamentato delle inefficienze e, in questo caso sono indiscrezioni, lamentele ci sarebbero state anche da parte di altri esponenti di maggioranza. Il giorno dopo la sindaca di Montenero confermava di voler di rimanere nell'ufficio sansalvese, e definiva distorta l'interpretazione di Monteneronotizie (ma c'è la registrazione).
Tornando al convegno vastese che si sta svolgendo adesso online, esso significa che l'uscita dal Suap va avanti e Vasto prosegue per la sua strada. A Montenero, a parte più di un tecnico, a esporre perplessità è stato solo il consigliere di minoranza Nicola Palombo. "Portateci l'anagrafe a San Salvo, ma non il Suap" le sue parole in Consiglio comunale a suo tempo. Una provocazione, va da sé, per rimarcare quanto fosse importante l'ufficio che di lì a poco sarebbe stato dismesso. Sempre Palombo sosteneva che quando furono approvati porto turistico, centro commerciale, strutture turistiche e case private alla Marina, si fosse dipesi come adesso da un ufficio dislocato a San Salvo, sarebbe potuto accadere che qualche pratica patisse qualche ritardo di troppo, se non di più, vista l'elevata conflittualità in quel periodo fra le due amministrazioni comunali.
Intanto il Suap per Montenero resta a San Salvo, il protocollo è inondato di richieste che prima si potevano fare a voce. Vasto, città per cui c'era da meravigliarsi come mai stesse sotto San Salvo viste dimensioni e storia, va per la sua strada. Detto fatto, la riuscita si vedrà.
Nella foto il sindaco di Vasto Francesco Menna con la copia dell'articolo di Monteneronotizie del 25 marzo 2024
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