Aspettando i fondi, il rudere di legno si spera promuova il turismo

Stamattina la giunta ha approvato l'indirizzo per dare una destinazione al capanno di legno accanto al parco giochi in zona San Paolo, la quale diventa "piazza"

Rossano D'Antonio
15/03/2024
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Se arriveranno i soldi per farci una ludoteca si vedrà, ma nel frattempo meglio trovargli uno scopo, subito. Diversamente il rudere di legno nella zona San Paolo davvero marcirà e diventerà inutilizzabile. A provare a dare nuova vita al chiosco che si trova accanto ai locali parrocchiali, nella piazza ancora senza nome, è la giunta comunale. Porta il numero 23 l'atto dal titolo: " destinazione chiosco in legno sito in piazza San Paolo – indirizzi".
La prima osservazione va fatta sulla scritta "piazza". A quel che risulta l'area non ha ancora un nome, questione di cui ci siamo occupati su Monteneronotizie settimane fa (link in fondo) e c'è stata anche un'interpellanza in Consiglio comunale. Durante la discussione, che riguardava più aspetti di quella zona, è sfuggito di spiegare che una toponomastica ancora non c'è. È comparsa oggi sulla delibera, misteri della giunta comunale montenerese.
La seconda e più importante osservazione riguarda cosa si intende fare col rudere o chiosco, secondo i punti di vista. Pensato come una specie di bar o qualcos'altro dal centrosinistra, piazzato lì più grande dal centrodestra, mai usato per gli scopi pseudo imprenditoriali comunali iniziali, è ridiventato del Comune dopo essere stato per alcuni anni in mano a privati. Cinquantamila euro la cifra sborsata per riavere qualcosa che, lasciato così, marcirà. Ma dal primo giorno è stato un cazzotto in un occhio che toglie la vista e il fiato lì; non si capisce a cosa serva.
Da qui l'idea dell'attuale maggioranza di renderlo una ludoteca, dove far giocare i bambini; d'altronde lì accanto vi è un parco con altalene e giostre. Ma attualmente è finanziata solo la progettazione, nell'ambito di un disegno più ampio che coinvolge tutta l'area. Repetita iuvant, occorrerà trovare i soldi per i lavori veri e propri. Tant'è che persino la giunta comunale, "nelle more di reperire i fondi per realizzare gli interventi di riqualificazione", ha pensato di dare una destinazione provvisoria al chiosco-rudere. 
"Attività istituzionali ed in particolare alla promozione del turismo, del territorio e alle attività di promozione sociale", a questo sarà destinato. E a far funzionare il chiosco-rudere dovranno essere associazioni di volontariato, è riportato sempre nella delibera. Da vedere se avrà più fortuna del chiosco poco distante e parecchio più piccolo, accanto al campetto da calcetto, anch'esso concepito per scopi turistici (informazioni) e di fatto mai usato, o quanto meno abbandonato da anni.
Ma almeno da stamattina su un atto ufficiale è comparsa la dicitura "piazza San Paolo". Un lapsus istituzionale che annuncia l'arrivo della denominazione ufficiale dello spiazzo creato a fine anni Ottanta e da allora senza nome?
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