MONTENERO DI BISACCIA. Se arriveranno i soldi per farci una ludoteca si vedrà, ma nel frattempo meglio trovargli uno scopo, subito. Diversamente il rudere di legno nella zona San Paolo davvero marcirà e diventerà inutilizzabile. A provare a dare nuova vita al chiosco che si trova accanto ai locali parrocchiali, nella piazza ancora senza nome, è la giunta comunale. Porta il numero 23 l'atto dal titolo: " destinazione chiosco in legno sito in piazza San Paolo – indirizzi".
La prima osservazione va fatta sulla scritta "piazza". A quel che risulta l'area non ha ancora un nome, questione di cui ci siamo occupati su Monteneronotizie settimane fa (link in fondo) e c'è stata anche un'interpellanza in Consiglio comunale. Durante la discussione, che riguardava più aspetti di quella zona, è sfuggito di spiegare che una toponomastica ancora non c'è. È comparsa oggi sulla delibera, misteri della giunta comunale montenerese.
La seconda e più importante osservazione riguarda cosa si intende fare col rudere o chiosco, secondo i punti di vista. Pensato come una specie di bar o qualcos'altro dal centrosinistra, piazzato lì più grande dal centrodestra, mai usato per gli scopi pseudo imprenditoriali comunali iniziali, è ridiventato del Comune dopo essere stato per alcuni anni in mano a privati. Cinquantamila euro la cifra sborsata per riavere qualcosa che, lasciato così, marcirà. Ma dal primo giorno è stato un cazzotto in un occhio che toglie la vista e il fiato lì; non si capisce a cosa serva.
Da qui l'idea dell'attuale maggioranza di renderlo una ludoteca, dove far giocare i bambini; d'altronde lì accanto vi è un parco con altalene e giostre. Ma attualmente è finanziata solo la progettazione, nell'ambito di un disegno più ampio che coinvolge tutta l'area. Repetita iuvant, occorrerà trovare i soldi per i lavori veri e propri. Tant'è che persino la giunta comunale, "nelle more di reperire i fondi per realizzare gli interventi di riqualificazione", ha pensato di dare una destinazione provvisoria al chiosco-rudere.
"Attività istituzionali ed in particolare alla promozione del turismo, del territorio e alle attività di promozione sociale", a questo sarà destinato. E a far funzionare il chiosco-rudere dovranno essere associazioni di volontariato, è riportato sempre nella delibera. Da vedere se avrà più fortuna del chiosco poco distante e parecchio più piccolo, accanto al campetto da calcetto, anch'esso concepito per scopi turistici (informazioni) e di fatto mai usato, o quanto meno abbandonato da anni.
Ma almeno da stamattina su un atto ufficiale è comparsa la dicitura "piazza San Paolo". Un lapsus istituzionale che annuncia l'arrivo della denominazione ufficiale dello spiazzo creato a fine anni Ottanta e da allora senza nome?
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