MONTENERO DI BISACCIA. A suo tempo fu concepito per ospitare i passeggeri in attesa del proprio autobus, se andrà in porto l'idea dell'amministrazione comunale diventerà un bocciodromo coperto. E non è l'unica eterna incompiuta che dovrebbe avere una seconda vita, si spera migliore della precedente. È scaduto ieri il bando per la progettazione di alcuni interventi. All'apertura delle buste con le offerte, in sostanza, si saprà chi dovrà progettare la riqualificazione di ex terminal bus di viale Europa, chiosco accanto alla chiesa di san Paolo e aree verdi adiacenti.
Per i lavori veri e propri occorrerà trovare altri e più cospicui fondi, perché il Pnrr per il momento paga soltanto la progettazione. Nello specifico 210mila euro.
Come anticipato il terminal bus dovrebbe diventare un bocciodromo coperto, uno all'aperto già c'è. La struttura è stata edificata negli anni Novanta e non è stata mai usata per lo scopo originario. Per un certo periodo è servita da sede per l'appena costituita Protezione civile e da qualche anno è in disuso. Da qui l'idea dell'amministrazione comunale di usare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e farci qualcos'altro. Un bocciodromo appunto. I lavori prevedono dei rinforzi a carattere antisismico con tecniche e materiali moderni, per esempio la fibra di carbonio.
Altra opera cui dare una seconda chance il chiosco accanto alla chiesa, anch'esso mai usato per lo scopo originario previsto dall'amministrazione comunale negli anni Duemila. Non è mai stato un bar. Era l'epoca in cui le maggioranze di centrosinistra avevano la pretesa e la presunzione di poter agire a mo' di imprenditori. I fatti avrebbero presto dato loro torto, per la gioia dei pochi e démodé liberali ancora presenti in qualche riserva. Se oltre alla progettazione sarà finanziato anche il lavoro vero e proprio, la casetta di legno avrà un tetto con pannelli solari, isolamento a cappotto, nuovi bagni, finestre ecc. Dovrebbe diventare una ludoteca, un posto per far giocare i bambini. Si troverebbe proprio accanto al parco dedicato a don Nino Zappitelli. Questo, detto en passant, è ancora chiuso dalla tragedia avvenuta a fine giugno 2022, quando un adolescente è rimasto folgorato toccando un palo della luce. La vicenda giudiziaria sta facendo il suo corso. Della riapertura del parco non parla nessuno, non si sa niente, è tutto fermo da allora e come sempre succede le erbacce si stanno riprendendo ciò che, con qualche ragione, cominciano a ritenere cosa di proprietà .
Infine i lavori riguardanti le aree verdi accanto alla chiesa di san Paolo. Asfalto, marciapiedi, aiuole, rampe per facilitare l'ingresso ai disabili, panchine, fiori ecc.
Sul quando (e se) si vedranno queste opere pubbliche si possono solo fare previsioni. E queste parlano di circa trenta mesi dalla redazione del progetto al collaudo e quindi fruizione da parte dei cittadini. In altre parole, autunno 2025, nella migliore quanto utopica delle ipotesi.
Si vedrà . Occorreranno ancora un milione e ottocentocinquantamila euro per i lavori veri propri, a parte i 210mila già ottenuti per la sola progettazione.
In ogni caso sarà un lavoro che vedrà la consegna con la prossima amministrazione comunale. Ci si può chiedere, pertanto, se a tagliare il nastro con certo orgoglio sarebbe l'attuale inquilina del Palazzo, a quel punto durante il secondo mandato, o qualcun altro. E qui spostando il discorso dalle opere pubbliche alla politica locale, torna la domanda: Simona Contucci si candiderà alle prossime elezioni regionali di primavera o inizio estate?
Se eletta in Regione presenzierebbe all'inaugurazione con un ben più importante ruolo istituzionale. Nel frattempo a Montenero si sarebbero già svolte le elezioni anticipate e ci sarebbe un nuovo sindaco a tagliare impettito il nastro al bocciodromo, al chiosco e ai giardinetti intorno alla chiesa. Sempre che questi lavori siano finanziati.