MONTENERO DI BISACCIA. Se tra un'affermazione e il suo contrario sono passate meno di cento ore, è difficile che non si sapesse già che si sarebbe arrivati allo scontro. Altresì è spontaneo chiedersi se almeno una delle parti, segnatamente quella fatta fuori dalla giunta, sapesse di avere le ore contate. Va analizzato con cura il comunicato emesso ieri dalla sindaca Simona Contucci dopo l'azzeramento della giunta. Un provvedimento di cui si vociferava da subito dopo le elezioni regionali, ma che specie dopo l'ultimo Consiglio comunale, qualche giorno fa, sembrava essere stato accantonato. E invece sì, ieri mattina la sindaca ha dapprima convocato gli assessori Tania Travaglini e Andrea Cardinali, ha comunicato loro di voler formattare la giunta, quindi loro due fuori, senza dire chi avrebbe preso il loro posto. Nel pomeriggio la ridda di messaggi, i file pdf che hanno intasato Whatsapp, tanto giravano. Infine il comunicato, qualcosa che dà ufficialità a tutto, per la cui lettura si rimanda ai link a fine articolo. Nel frattempo, come anticipato, è il caso di analizzare quanto detto da Simona Contucci nel comunicato in cui spiega la sua decisione.
"La fiducia fra un sindaco e un assessore è un riflesso bidirezionale – le parole della sindaca ieri -; essa non viene meno solo quando è il sindaco a non avere più fiducia in un proprio assessore, ma anche quando è quest’ultimo a non avere più fiducia nel suo sindaco e nella strategia complessiva che esso ha disegnato e condiviso con la sua maggioranza, per il bene del territorio e della comunità". Un concetto che sembra preparare il terreno per la successiva affermazione, che difatti è: "questo è quello che è accaduto alla nostra amministrazione".
In sintesi, non sono stata io a non avere più fiducia nei due assessori, bensì loro a non averne più verso di me. Detto ancora più semplicemente: se la sindaca è arrivata a cancellare la giunta, rifarla due minuti dopo lasciando gli altri due ed escludendo Cardinali e Travaglini, la "colpa" è di questi ultimi. Loro, in pratica, sarebbero rei di non aver più avuto fiducia nel loro sindaco. Da qui la cessazione del primo presupposto affinché funzioni una giunta comunale, la fiducia reciproca.
"E le modalità di tale sfiducia – ha aggiunto la Contucci -, che ho subìto nelle ultime settimane, hanno reso più faticoso e travagliato l’ultimo tratto di viaggio della nostra amministrazione". Tradotto, di nuovo: se negli ultimi tempi le cose non sono andate per il meglio la colpa è sempre di Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Ma quegli ultimi tempi sono settimane, come ha sostiene la sindaca, o qualcosa di più? Con ogni probabilità la seconda ipotesi è la più verosimile ed è un argomento di cui Monteneronotizie si occupa da tempo, da qualche anno a dire il vero. Soprattutto Cardinali, ma evidentemente anche la Travaglini, non vanno d'accordo con la Contucci da ben prima le elezioni regionali. Poi queste ultime hanno dato il colpo di grazia a un rapporto incrinato, nonché fatto riemergere antichi dissapori fra l'attuale e l'ex sindaco, Nicola Travaglini, che com'è noto è il mentore dei due assessori silurati ieri.
Questo lo stato dell'arte, ma cosa è stato detto in Consiglio comunale solo qualche giorno prima, precisamente il 28 luglio? "Il sindaco (…) attribuisce le deleghe sulla base di un rapporto fiduciario (…) è giusto rassicurare tutti che arriveremo a fine consiliatura", questa la frase clou dell'intervento di Simona Contucci in risposta all'interpellanza di due consiglieri di minoranza. I quali, sempre secondo la sindaca, farebbero "gossip", tirando "uno o l'altro consigliere per il collo pur di arrivare al pettegolezzo che dovete portare fuori al bar". Ma se si fosse trattato di chiacchiericcio da bar, come spiegare che dopo meno di cento ore i due assessori sono stati cacciati?
Va detto che la sindaca, oltre a non nominare i due assessori, ha parlato di finire la consiliatura, arrivare al 2025, ma senza specificare che avrebbe mantenuto l'assetto di giunta esistente. Sapeva già che dopo qualche giorno l'avrebbe azzerata?
D'altronde l'azzeramento era qualcosa su cui spingevano da settimane diversi consiglieri di maggioranza, in primis i cavalieristi. Questi ultimi, rimasti senza assessore regionale (Nicola Cavaliere non è stato riconfermato), hanno almeno ottenuto uno comunale a Montenero (Nicola Marraffino).
Resta pertanto da capire se Simona Contucci, nel dire ai consiglieri di minoranza Fabio De Risio e Gianluca Monturano che portano in Consiglio inutili pettegolezzi politici, sapesse già cosa avrebbe fatto cinque giorni dopo.
Viceversa, sempre stando alle dichiarazioni rese, pare che Cardinali e la Travaglini fossero all'oscuro della trama ordita ai loro danni, in pratica che stessero per essere estromessi. "Sono ancora il vice sindaco e l'assessore all'Urbanistica – le parole di Cardinali nel Consiglio comunale del 28 luglio - (…) le regionali sono finite, abbiamo messo il punto (...) siamo tornati a lavorare per il problemi di Montenero". Ma c'è una delle ultime frasi che farebbe capire come l'ormai ex vice sindaco non volesse arrivare alla rottura in giunta: "siamo assolutamente in linea con quello che è il percorso che dobbiamo intraprendere per i prossimi due anni". In linea con la sindaca, è evidente.
Invece tempo cento ore e colei con cui era "assolutamente in linea" l'ha fatto fuori. Ne consegue che quello che era sembrato un armistizio a fine Consiglio, un andare avanti sia pur con più di qualche incognita fino a fine mandato, in realtà celava una manovra di palazzo. A meno che l'azzeramento non sia stato deciso all'improvviso, in maniera avventata.
Ma questa ipotesi non sembra trovare riscontro nell'analisi e nell'incrocio di dati e osservazione. Da settimane i contucciani hanno dato l'impressione di impaziente attesa di questo rimpasto di giunta. E non solo, perché qualche persona molto vicina alla sindaca si sarebbe lasciata scappare qualche anticipazione sibillina, cioè che stava per succedere qualcosa, indicando persino il giorno, ieri.
Al momento l'azzeramento di giunta è visto con favore dai sostenitori della sindaca, mentre sull'altro fronte, quello facente capo all'ex Nicola Travaglini, sembra che abbiano accusato il colpo. Non si aspettavano, almeno adesso, un provvedimento così drastico. Da vedere come si svilupperà la crisi di maggioranza che adesso è più che mai alla luce del sole. Erano solo pettegolezzi quelli che Monteneronotizie racconta dal dicembre 2021?
Nella foto da sinistra Andrea Cardinali, Tania Travaglini e Nicola Travaglini
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