MONTENERO DI BISACCIA. Dodici minuti di Consiglio comunale, probabilmente il più breve del mandato in corso e dove la notizia non sono gli ordini del giorno discussi, ma qualche ritorno e astensione al momento del voto.
Quattro i temi nella seduta che si è tenuta poco fa come sempre nella sala consiliare in piazza della Libertà . I primi due riguardavano un atto dovuto come il passaggio in Consiglio comunale di provvedimenti approvati in precedenza dalla sola giunta, relativi a variazioni di bilancio per vari interventi. A relazionare l'assessore alle finanze comunali Claudio Spinozzi, che ha elencato la destinazione delle varie somme, dallo sfalcio urgente del verde pubblico alla messa in sicurezza di ringhiere, alla riparazione della rete idrica ecc. I primi due odg sono stati discussi insieme, trattando argomenti pressoché identici, ma votati separatamente. Ed è stato al momento dell'alzata di mano che chi segue le cose politiche locali si è chiesto cosa avrebbero fatto Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Per i due un ritorno dopo varie assenze, per diversi motivi anche a carattere personale, e l'inevitabile curiosità su come avrebbero votato: insieme agli ex colleghi di maggioranza o no?
Hanno scelto la via di mezzo, vale a dire l'astensione, che però non è un voto a favore; ha votato contro l'unico consigliere di minoranza presente Nicola Palombo. Ergo: sette voti a favore, due astenuti, un contrario. La conferma che Cardinali e la Travaglini non rientrano in maggioranza, non ne fanno parte, pur non avendo proferito parola. E d'altra parte è stato un Consiglio ben più silenzioso di quanto ci si è abituati ad osservare negli ultimi quattro anni. Sarà stata la mancanza di Fabio De Risio e Gianluca Monturano, i due di minoranza più operosi almeno in fatto di interpellanze.
Durante il voto la sindaca Contucci guardava nella loro direzione, vien da pensare presagendo il voto non favorevole. Dal canto loro la Travaglini e Cardinali anche fisicamente distanti dagli ex alleati, praticamente seduti accanto a Palombo. Poi quell'alzata di mano in dissonanza con gli ex compagni di cordata.
È passato con voto unanime il terzo argomento, ma un'affrancazione di terreni si vota sempre a favore tutti. Mentre per il quarto non c'era da votare trattandosi solo di una comunicazione.
È finita così la prima riunione estiva, arrivata a quasi un anno di distanza dalla crisi amministrativa del 2023. La conferma ufficiale che non stanno più in maggioranza gli ex assessori Tania Travaglini e Andrea Cardinali, fatti fuori dopo la nota spaccatura per chi sostenere alle elezioni regionali.
La conferma, in altre parole, a ciò che gli osservatori ripetono da un anno: la sindaca Simona Contucci ha intorno a sé sei consiglieri e la spaccatura con la corrente facente capo al suo predecessore Nicola Travaglini persiste.
Tradotto in numeri, significa che la maggioranza a sette ha un solo numero di vantaggio. Adesso è ufficiale. Tradotto ancora più facile: se alla Contucci mancasse un consigliere per un raffreddore o mal di testa, e la Travaglini e Cardinali spingessero ancor più sull'acceleratore e votassero contro anziché astenersi, non ci sarebbero i numeri per approvare. I loro due voti, sommati ai quattro di minoranza, porterebbero le forze in perfetto pareggio. Uno scenario non impossibile, benché difficile.
Foto: da sinistra l'assessore Nicola Marraffino e la sindaca Simona Contucci e la presidente del Consiglio comunale Cabiria Calgione. Marraffino e la Contucci guardano in direzione di Cardinali e Travaglini
Da sinistra Nicola Palombo, Andrea Cardinali e Tania Travaglni che votano la propria astensione
L'assessore al Bilancio Claudio Spinozzi