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La maggioranza fracassata cerca un salvagente "rosso" a sinistra?

A una settimana dall'avvio della crisi interna all'amministrazione a rischio la tenuta. Contucci e Niro alla ricerca di un appoggio in parte della minoranza se le cose si mettono male?

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MONTENERO DI BISACCIA. La novità è che si può passare dal condizionale al presente indicativo: la crisi nell'amministrazione comunale non la nega nessuno. C'è eccome, le conseguenze si vedranno. A una settimana dal trapelare del nome di Tania Travaglini candidata alle regionali di giugno, in quota Fratelli d'Italia, non si placa la tempesta che sta minando la stabilità della maggioranza guidata da Simona Contucci. Per quest'ultima un momento tutt'altro che facile, fioccano commenti scoraggiati, se non sarcastici, persino da contucciani di stretta osservanza. E c'è chi intravede una via d'uscita addirittura cercando se non un approdo, almeno un salvataggio a sinistra. Le vie della politica, si è detto nel precedente articolo, sono infinite.
La crisi. Posto che come ogni litigio anche quello attuale arriva da più lontano, la pistolettata di Sarajevo in questo caso è stato proporre l'assessora comunale Tania Travaglini come candidata unica di centrodestra alle prossime regionali. Queste ultime, come noto, si terranno il 25 e 26 giugno, quindi non manca molto alla presentazione delle liste. In una riunione tenutasi in un locale montenerese, la settimana scorsa, sarebbero stati il senatore Costanzo Della Porta e l'assessore regionale Quintino Pallante a dare il placet. A sostenere la Travaglini anche il suo omonimo, ex sindaco e sostenitore da sempre, Nicola. Da capire la posizione di alcuni dei vertici locali di Fdi: secondo alcune indiscrezioni la decisione sarebbe caduta sulle loro teste dall'alto, senza consultazione.
Sabato scorso su Monteneronotizie l'articolo che riportava queste indiscrezioni, comprendenti anche quelle secondo cui l'ex sindaco Nicola Travaglini parrebbe intenzionato a tornare in municipio; sul massimo scranno va da sé. Significherebbe per l'attuale inquilino Simona Contucci la rinuncia al secondo mandato.
La smentita dell'interessato è arrivata nello stesso pomeriggio: "Non ho nessuna intenzione di tornare a fare il sindaco" e, attenzione, "mi piacerebbe pensare ad una convergenza delle forze politiche locali e dei cittadini monteneresi su un candidato locale". Cosa volesse esattamente dire lo si è capito due giorni dopo, perché lunedì c'è stata la riunione di maggioranza, dove i referenti dell'ex sindaco, cioè Andrea Cardinali e Tania Travaglini, hanno avanzato la candidatura di quest'ultima alle regionali e chiesto l'appoggio di tutti. La pistolettata di Sarajevo, si diceva. A quel punto gli animi si sono scaldati ed è stato un tutti contro tutti. I sostenitori dell'assessore regionale Nicola Cavaliere sono quattro e da loro non è potuto che arrivare un nyet secco. La sindaca Contucci e Fiorenza Del Borrello parteggiano per il consigliere regionale Vincenzo Niro (che ritroveremo fra poco). L'assessore Claudio Spinozzi non si è esposto e c'è chi pensa che, in mezzo a tutto questo caos, non ritrovi la giovanile anima di sinistra e si svincoli. Per i rimanenti due, Cardinali e la Travaglini, non è rimasto che sorbire l'amaro calice, non prima di esternare il proprio disappunto e far capire che potrebbe finire male per la maggioranza. A quel punto si sono alzati e se ne sono andati.
Tuttavia il litigio non sarebbe stato limitato ai due contro tutti, anzi. Nicola Marraffino, presidente del Consiglio comunale e sostenitore di Cavaliere, avrebbe avuto un diverbio acceso con la sindaca. E forse acceso è un eufemismo, perché c'è chi parla di frattura difficile da sanare. E non vanno meglio le cose su altri fronti: anche Spinozzi manifesterebbe delusione e rammarico per l'andamento dell'amministrazione.
Ancora non basta? Anche il segretario regionale Udc, nonché montenerese doc e fervido sostenitore della maggioranza Teresio Di Pietro sarebbe contro la candidatura di Tania Travaglini. C'è chi lo definisce infuriato.
Il quadro una settimana dopo. È tutt'altro che roseo per la coalizione civica di centrodestra che amministra Montenero dal settembre 2020. Sono gli stessi sostenitori della prima ora a parlare di crisi grave, che potrebbe addirittura sfociare in una fine anticipata, se non si arriva a una riconciliazione in tempi brevi. La sindaca Simona Contucci tace da giorni, sembra essersi ritirata in una specie di aventino a parti invertite, ma non starebbe ferma e valuterebbe le possibili evoluzioni della crisi. Non ultimo un clamoroso cambio di alleanze. Non sarebbe il primo.
Detto in termini più chiari, la prima cittadina se dovesse perdere l'appoggio di più consiglieri, i travagliniani ma non solo, potrebbe cercare nell'altra sponda il sostegno venuto a mancare per mantenere potere e maggioranza. E certo non potrebbe cercarlo in Fabio De Risio e Gianluca Monturano. Nell'articolo di qualche giorno fa si citava un romanzo di Wilbur Smith, dove il protagonista Nicholas Berg salva un'altra nave che sta affondando e si prende una rivincita personale. Il parallelo era con un Nicola in salsa nostrana, Travaglini, che potrebbe voler ritornare in politica, e prendersi la rivincita, scalzando la Contucci e rifacendo lui il sindaco. A questo punto, con l'ipotetico soccorso da sinistra, la Contucci dovrebbe chiedere di salvare la nave che affonda a un altro Nicola (Palombo). Fantapolitica? Si vedrà, ma pare che lo stesso Vincenzo Niro abbia cominciato ad avvicinare esponenti locali di centrosinistra. E Niro è da tempo il riferimento regionale per Simona Contucci. Di nuovo, è fantapolitica immaginare che stiano esplorando nuove vie qualora dovesse mettersi male in amministrazione e, per evitare l'affondamento, essere necessario trovare un salvagente rosso, si fa per dire, a sinistra?
Indipendentemente da come finirà, gli eventi di questi giorni avranno delle conseguenze permanenti, cicatrici difficili da rimarginare. Per ferite che in un baleno stanno facendo dimenticare, certo clima trionfale, a volte eccessivamente gridato, di due anni e mezzo fa.
Nella foto Simona Contucci e Nicola Travaglini qualche anno fa
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