Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La maggioranza si sbriciola prima delle regionali: bagarre nella riunione di lunedì

Le indiscrezioni filtrate parlano di un'opposizione netta alla candidatura della Travaglini. L'ombra dell'ex sindaco, le correnti, la lite, l'abbandono della seduta: verso una crisi irreversibile?

Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. E sì che le correnti regionali esistono da inizio mandato, ma adesso più che di maretta pare trattarsi di burrasca. Una tempesta degna dei migliori film di genere, con la sindaca Simona Contucci a tenere con fatica un timone che potrebbe sfuggirle di mano. E la nave andare a fracassarsi sugli scogli di una fine anticipata di mandato, richiamata dal canto delle sirene regionali. Presto per ipotizzare una crisi amministrativa irreversibile, però qualche pezzo di maggioranza parrebbe già essere sfuggito. Una riunione turbolenta, burrascosa appunto, quella di qualche sera fa in municipio. Una classica riunione di maggioranza nella sala assessori, come si tiene periodicamente, almeno all'apparenza. In realtà sarebbero volati gli stracci, se ne sarebbero dette di ogni; e c'è chi addirittura teme per la regolare prosecuzione del mandato amministrativo fino alla scadenza naturale del 2025. Le cose sarebbero andate più o meno così.
Più che di questioni locali, ad esempio i lampioni spenti in via Valentina da diverse sere, pare si sia parlato delle prossime elezioni regionali del 25 e 26 giugno. E così ad accendere gli animi ben presto sarebbe stata la candidatura, proposta o paventata, secondo i punti di vista, dell'assessora alle Politiche sociali Tania Travaglini. A spingere dietro di lei ci sarebbero l'omonimo ed ex sindaco Nicola Travaglini dall'esterno, mentre dall'interno l'altro assessore a lui legato, vale a dire Andrea Cardinali. Per l'ex primo cittadino si tratterebbe di un'occasione per farsi valere a livello regionale (è pur sempre il presidente delle Case popolari, incarico conferito dalla politica) e riconquistare posizioni nel palazzo del potere montenerese. Secondo qualcuno vorrebbe rifare anche il sindaco, ma l'interessato ha smentito seccamente (link in fondo).
L'obiettivo lunedì sera era di arrivare a un appoggio condiviso da tutta la maggioranza alla candidatura della Travaglini; il risultato sarebbe stato un'opposizione pressoché generale. Altro che far convergere le forze e far tornare un montenerese a Palazzo D'Aimmo. Le correnti in seno alla maggioranza sarebbero emerse in tutta la loro forza. Da lì lo scatenarsi della bagarre. Perché votare tutti per la Travaglini "non s'ha da fare".
Nicola Marraffino, Cabiria Calgione e Antonio Potalivo "portano" l'assessore regionale Nicola Cavaliere e, attenzione, a loro si sarebbe unita da poco anche l'assessora Loredana Dragani, un tempo referente locale di Vittorino Facciolla, addirittura di centrosinistra. La politica, si sa, è l'arte dell'impossibile reso possibile.
La sindaca Simona Contucci e la consigliera Fiorenza Del Borrello, parteggerebbero per Vincenzo Niro. Restano tre: Andrea Cardinali e Tania Travaglini, candidata in pectore ma senza consenso dei suoi sodali di maggioranza, mentre il loro collega in giunta Claudio Spinozzi non è pervenuto. Un tempo di sinistra, non si è mai esposto chiaramente per il centrodestra regionale cui fa riferimento la maggioranza comunale di cui è parte. Ma si vocifera che anche lui sia in rottura col resto della giunta, specie nelle ultime settimane, dopo la malcelata frattura avvenuta fra Loredana Dragani e la sindaca Contucci, pare per questioni legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Contrasti in potenza da tempo che con l'arrivo delle elezioni regionali si starebbero palesando.
Nel corso della riunione di lunedì sarebbero volate parole grosse, grida da parte di Nicola Marraffino, qualche abbandono di seduta anzitempo. Un clima teso, tempestoso, che conferma la presenza di correnti regionali che se finora erano latenti e senza effetti evidenti, adesso pare stiano minando la tenuta della maggioranza. Già, perché questa è la voce che circola negli ambienti legati all'amministrazione comunale: si teme che la crisi possa evolvere verso il peggio. Crac amministrativo e fine anticipata della consiliatura? Presto per dirlo, ma a Montenero ogni volta è arrivata così, senza farsi annunciare con molto anticipo.
Si vedrà, certo non è una situazione facile quella che Simona Contucci è chiamata a domare. Una burrasca che manco Wilbur Smith in Come il mare. Nel romanzo arriva Nicholas Berg a salvare la nave alla deriva in mezzo alla tempesta, prendendosi una personale rivincita. Nella lotta intestina alla maggioranza montenerese si chiama sempre Nicola (Travaglini) chi sembra volersi prendere una rivincita. Vorrà salvare o affondare la nave? E con quale quale ruolo? E ancora: chi l'avrà vinta, e se uno l'avrà vinta, nell'ormai difficile da nascondere contrasto fra lui e la Contucci?
Nella foto Andrea Cardinali e Simona Contucci
Temi correlati:
Nicola Travaglini: non voglio rifare il sindaco e con Simona  il rapporto è ottimo (06/05/2023)
Spunta il nome  di Tania Travaglini per le regionali, sostenuta da Nicola (06/05/2023)

Condividi su:

Seguici su Facebook