Comunicato di Nicola Marraffino, presidente del Consiglio comunale di Montenero di Bisaccia:
Leggo sui media delle rimostranze del capo di uno dei due gruppi consiliari di minoranza sul funzionamento del Consiglio che ho l’onore di presiedere.
Direi niente di nuovo, sotto il sole, se consideriamo che è dal principio di questa consiliatura che vengono scadenzate, per lo più a sproposito, questioni di natura formale in ordine a mozioni, interrogazioni ed interpellanze, sui più disparati argomenti (in alcuni casi lontani dagli spazi operativi del Comune e dagli interessi concreti della cittadinanza).
In quest’ultima levata del consigliere De Risio discorre della mancata convocazione di un’adunanza consiliare aperta sui temi del “Piano Nazionale di ripresa e resilienza” chiesta dalle minoranze, che viene sorprendentemente contestata al Presidente del Consiglio, che pure sull’argomento ha convocato ben due Conferenze dei capigruppo, nei giorni 25 gennaio e 4 febbraio, alle quali lo stesso consigliere ha fortunatamente partecipato.
Dal secondo verbale, quello della Capigruppo del 4.2.2022 si evince che il predetto consigliere “ha preso atto” della presa di posizione contraria della Rappresentante della maggioranza, quanto all’opportunità dell’adunanza aperta per le motivazioni specifiche portate dalla stessa collega Calgione, mentre il capogruppo Palombo ha ringraziato “il Presidente Marraffino per averci provato”. Dalle carte, quindi, emerge una realtà opposta a quella prefigurata oggidì a fini polemici.
Per non parlare, poi, delle due mozioni di De Risio e Monturano, una del 14 febbraio (dedicata all’adesione del Comune all’Associazione “Avviso Pubblico”), ed un’altra del 3 marzo (sulle azioni a sostegno dell’Ucraina).
I due argomenti sono stati regolarmente iscritti all’ordine del giorno del primo consiglio utile, ossia quello di lunedì prossimo, 28 marzo, per volontà della Conferenza dei capigruppo del 23.3.2022, pur in assenza dei proponenti.
Ancora una volta, dunque, nessuna violazione delle regole e delle prassi del Comune.
A fronte di cotanti tiri fuori bersaglio, su argomenti specifici, diviene gioco facile immaginare quanto infondate possano essere le bordate generiche del Consigliere su questioni come il “mancato attento controllo degli atti protocollati” e simili, che giustificherebbero la sua grave decisione di far mancare alla Capigruppo il suo prezioso apporto rappresentativo.§
Come Presidente del Consiglio, e sincero ammiratore del collega di minoranza, ho l’ingordigia di sperare che il consigliere De Risio frequenti di più Montenero e le sedi istituzionali evitando di approfondire, con i suoi odierni intenti aventiniani, le già frequenti assenze dalle riunioni dei capigruppo.
Correrebbe il rischio, il collega, di far apparire questa sua drastica, e a mio sommesso avviso ingiustificata decisione, come una pezza a colore per giustificare una comprensibile difficoltà a conciliare impegni personali ed esigenze istituzionali.
Insomma, sinceramente mi auguro che il dr. De Risio riesca a ritagliare più tempo per la funzione consiliare, così da rispettare il mandato elettivo.
Sullo stesso tema:
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