MONTENERO DI BISACCIA. "Non parteciperemo più come gruppo consiliare alla conferenza dei capigruppo fintanto non verrà ristabilito il completo rispetto regolamentare". L'impressione è che stavolta Fabio De Risio esca sbattendo la porta dalla stanza del municipio che ospita le riunioni dei capigruppo consiliari. Slam!!! forse anche con la chiave che per il contraccolpo si sfila dalla serratura e rimbalza sul pavimento, mentre i presenti guardano attoniti il legno di noce tanganica delle porte stile anni Novanta del Comune. E se anche ad andarsene non è chi ha il potere, un po' fa sempre rumore.
Stamane è stato protocollato il documento avente come oggetto "Indisponibilità a partecipare alle conferenze dei capigruppo", col quale si dà l'annuncio della decisione maturata "con molto rammarico" e per la quale sono spiegati i motivi. De Risio parla chiaramente anche a nome dell'altro componente il gruppo consiliare di minoranza Montenero che rinasce, Gianluca Monturano.
"Considerata l’assoluta imparzialità del presidente del Consiglio comunale dott. Nicola Marraffino, evidenziatasi durante tutto il corso della consiliatura", questo l'incipit, in tutta evidenza sarcastico dal momento che subito partono le rimostranze per come è stata gestita la massima istituzione civica in questo primo anno e mezzo di mandato. Ecco l'elenco fatto da De Risio: "Mancato rispetto dei termini di convocazione del Consiglio comunale (entro venti giorni dalla presentazione delle mozioni con almeno la firma di due consiglieri); mancato controllo delle scadenze relative alle interrogazioni a risposta scritta presentate, così come degli accessi agli atti (le cui risultanze arrivano dopo mesi dalla protocollazione); mancato e attento controllo degli atti protocollati alla sua attenzione (di Nicola Marraffino n.d.r.); decisione più volte manifestatasi durante i Consigli comunali, non giustificata per iscritto, di impedire la presentazione di atti nelle facoltà dei consiglieri eletti, come ordini del giorno, emendamenti etc.; mancato rispetto del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, dello Statuto e delle minoranze consiliari regolarmente costituite".
Infine un richiamo al recente diniego, senza una "qualsiasi motivazione", dell'adunanza consiliare aperta al pubblico per discutere del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Fabio De Risio realizza perciò come sia "inutile la partecipazione alle riunioni, mal gestite, della conferenza dei capigruppo, nelle quali si vedono negati puntualmente i diritti dell’opposizione". Ne consegue che da oggi le proprie "richieste e rimostranze" saranno indirizzate "direttamente alla nuova segreteria comunale, a cui auguriamo un buon lavoro, e, come già fatto in passato, alla struttura prefettizia e agli altri organi deputati in materia".
Al Prefetto, d'altra parte, lui e il collega di minoranza Monturano già si sono rivolti all'inizio dell'anno. Alla difficoltà di consultazione degli atti si unirebbe in sostanza quella di non avere ascolto e non vedere rispettate le proprie richieste, come la discussione delle mozioni in Consiglio. Al momento, per esempio, ne sono due, entrambe presentate oltre i venti giorni entro i quali il regolamento prevede la convocazione.
Questo l'ultimo capitolo, finora, di un rapporto difficile sin dall'indomani delle elezioni comunali di settembre 2020.
Aggiornamento del 24 marzo 2022:
“De Risio si ritiri dal suo Aventino”. La replica di Marraffino