Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Quando in viale dei Borghi c'era il panorama e Calgione pensò di ricrearlo con un pontile

L'occasione per ripercorrere un pezzo di storia montenerese attraverso una foto pubblicata da Antonio Assogna

Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. Una vecchia foto diventa ancora occasione per ripercorrere un pezzo di storia locale. E anche del tentativo poi non andato a buon fine di ridare vita a un panorama che, sempre nell'immagine proposta, non si vede ma si intuisce soltanto.
Siamo in viale dei Borghi, chiamato anche "rettifilo" perché abbastanza dritto, una delle vie intitolate da Emilio Ambrogio Paterno nel suo periodo di reggenza in veste di commissario civile nominato dagli Alleati (autunno 1943-primavera 1944).
Nella foto si vede com'era il quartiere nei primi anni Sessanta, solo parzialmente urbanizzato, tant'è che c'è un grosso mucchio di pietre destinato probabilmente alla costruzione di una casa. Sulla sinistra è visibile un muretto, dal quale si apre il panorama verso la vallata (contrada Valle, appunto) e le colline a sud-est dell'abitato, vale a dire da Palata a Petacciato.
Un panorama "perso" in quegli anni di boom edilizio ed economico, poiché oggi per vederlo occorre arrivare dietro le case di viale dei Borghi. Da qui l'idea dell'artista e imprenditore Giuseppe Calgione a fine 2008, quando per conto dell'associazione culturale che presiedeva protocollò una bozza di progetto per realizzare un "viadotto panoramico". In pratica si trattava di un pontile di ferro, da costruire e piazzare dietro le case, sulla scarpata, così da permettere di tornare a osservare il panorama "perso" oltre quaranta anni prima (nel 2008, oggi sono diventati quasi venti in più).
Struttura a traliccio, lungo 86 metri e largo tre, sarebbero occorse quaranta tonnellate di ferro e il costo (all'epoca) si sarebbe aggirato intorno ai 200mila euro, questo in sintesi il progetto proposto all'amministrazione comunale, definito "opera di pubblico interesse con valore turistico-ambientale".
Chi scrive ne fece un articolo per Il Quotidiano del Molise, uscito il quale un residente di viale dei Borghi venne a commentarlo. Proprietario di una casa le cui finestre sul retro si affacciano su quel panorama, fece osservare che sia per posare il pontile, sia soprattutto per arrivarci, sarebbe stato necessario passare su vicoli privati. Alla fine una soluzione sarebbe stata possibile, entrando non da vicoli privati ma da quelli pubblici, che lungo il viadotto ci sarebbero stati, per quanto più lontani.
Il progetto fu presto abbandonato dallo stesso Calgione, mentre è ragionevole ipotizzare che non sia nemmeno stato preso in considerazione dall'allora amministrazione comunale. Qualcosa che cadde nel vuoto abbastanza presto.
La foto pubblicata in questi giorni da Antonio Assogna sulla sua pagina Facebook, tuttavia, mostra com'era prima che vi fossero case e perché Calgione ebbe quell'idea.
Nelle foto: in alto viale dei Borghi nei primi anni Sessanta, sulla sinistra si vede il muretto che dà sul panorama; in basso l'articolo di giornale del 2008 e la bozza del progetto protocollato


Condividi su:

Seguici su Facebook