MARINA DI MONTENERO. Che sia un terzo punto a favore dell'amministrazione comunale e dell'assessorato regionale alle Attività produttive difficile dubitarne. Novità importanti in vista per la riapertura del depuratore di contrada Padula: i rifiuti che arrivano sui camion non dovranno puzzare prima di entrarvi. Un giro di vite importante e che potrebbe dare una risposta anche a chi temeva che con la fine del divieto di trattare un certo tipo di rifiuti sarebbe tornata la puzza alla Marina di Montenero.
Un breve riepilogo. Il depuratore di contrada Padula serve oltre che la zona costiera di Montenero, soprattutto le marine confinanti di Vasto e San Salvo, oltre che la zona industriale di quest'ultima città . Ma i cattivi odori, specie con il vento di libeccio o la cosiddetta brezza di terra, interessano soltanto la Marina di Montenero. Ne è seguito un braccio di ferro negli ultimi due anni, che ha visto contrapposti la sindaca Simona Contucci e l'Arap servizi (Azienda regionale per le attività produttive abruzzesi), che gestisce il depuratore di contrada Padula, a pochi passi dal mare.
Nel maggio 2024 la svolta, quando la Regione Molise con apposita ordinanza ha vietato all'impianto il trattamento dei rifiuti che arrivano su gomma, cioè non quelli tramite fogna. La convinzione, che poteva avere in parte i connotati di scommessa, era che i cattivi odori fossero originati non dai rifiuti canalizzati bensì da quelli trasportati dai camion. In pratica scarti alimentari e non provenienti da parecchie regioni italiane del Centro e del Sud.
La scommessa è stata vinta da Regione e Comune, poiché dal 15 giugno, giorno di entrata in vigore del divieto, la puzza non si è più sentita in riva al mare a Montenero per tutta l'estate. A dare loro manforte anche due vittorie al Tribunale amministrativo, che ha bocciato due richieste di sospensiva dell'ordinanza da parte dell'Arap (a luglio e a inizio settembre). Di più, il Tar esprimeva rilievi sulle "ragioni di precauzione ambientale e sanitaria". Detto altrimenti: oltre al cattivo odore, anche rischio di danno ambientale e sanitario.
Un fattore, questo, che destava qualche preoccupazione per quando il divieto sarebbe decaduto e il trattamento dei rifiuti portati con camion ricominciato. Ed è qui che arriva l'importante novità di ieri.
La lettera inviata dall'Arap servizi ai clienti. Dopo aver annunciato che dal 1 ottobre riprenderà il "trattamento dei rifiuti conferiti su gomma", il documento chiede che i rifiuti siano "deodorizzati" in partenza. Diversamente l'azienda che gestisce il depuratore si riserva di rifiutare il carico, "laddove si riscontri in ricezione la natura intollerabilmente molesta del rifiuto presentato a conferimento". In pratica il cliente che ha prodotto il rifiuto è tenuto a eliminarne la puzza prima di portarlo alla destinazione finale, al depuratore. Un processo che prevede l'uso di additivi chimici, una sorta di profumazione o meglio annientamento dei cattivi odori.
Restrizioni saranno applicate dal 1 ottobre anche sui cosiddetti percolati, il liquido che si produce fra i rifiuti.
Un provvedimento che mira a risolvere il problema consentendo al depuratore di funzionare, evitando pertanto altri divieti come quello emanato questa estate. Non resta che aspettare le prossime settimane per testare l'efficacia delle nuove disposizioni dell'Arap in materia di conferimento dei rifiuti su gomma.
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