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Il Pnrr a Montenero: quasi 7 milioni. E sulla marcia indietro per l'asilo nido ecco il video

Analisi dei progetti finanziati o già realizzati nell'ambito dei finanziamenti eccezionali per la ripresa e la resilienza

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MONTENERO DI BISACCIA. La cifra complessiva si avvicina ai sette milioni di euro, è inferiore a quella di qualche comune vicino, paragonabile per dimensione, ma resta comunque un qualcosa di eccezionale. I fondi del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) sono arrivati anche a Montenero e quella che segue è un'analisi dei progetti realizzati, in corso di realizzazione o ancora nelle fasi istruttorie. Ai diciotto computati consultando il sito Openpnrr.it, va aggiunto il diciannovesimo fresco di finanziamento (ma anche di polemica e marcia indietro negata dagli interessati in municipio), vale a dire i 400mila euro per trasformare il rudere dell'ex terminal bus in asilo nido. Finanziamento che evidentemente ancora non è stato inserito nel sito internet dedicato ai fondi straordinari Pnrr e curato dalla fondazione Openpolis.
Intanto è il caso di procedere con ordine e metodo.
I fondi Pnrr ottenuti da Montenero di Bisaccia riguardano progetti di importo da minimo 14000 euro a un massimo di 1740000, in questo ultimo caso da dividere con Petacciato e San Giacomo degli Schiavoni. Come accennato si tratta di progetti sia realizzati, sia in fase di iter procedurale o in corso.
Cinque finanziamenti riguardano il miglioramento digitale dei servizi, sito internet ecc., per un importo di circa 340mila euro. Due per gli impianti sportivi, vale a dire riqualificazione dei campi da tennis (in fase di avvio) e le attrezzature da ginnastica accanto al campo da calcetto in zona Bivio. 325Mila euro all'incirca, dei quali purtroppo non resta che constatare l'insuccesso dell'area fitness. A Montenero come in tanti altri posti: non ci va nessuno. Per i campi da tennis si vedrà.
250000 euro per scuole e altri edifici come l'ex biblioteca, per interventi vari (ripristino per infiltrazioni di acqua, impianti antincendio ecc.).
Altri tre progetti riguardano efficientamento energetico e pubblica illuminazione in centro, via Turati e alla Marina, per 280mila euro complessivi. Altri settantamila per lavori alla rete idrica e infine si passa ai pezzi da novanta, vicini o oltre il milione di euro.
I 970000 per la frana di sotto alla valle sono già stati usati e la strada, la Provinciale 13, è riaperta dall'anno scorso, dopo essere stata chiusa da fine 2016. Poco più di un milione e mezzo per sistemare via D'Annunzio (nei pressi del Presepe vivente), 1740000 euro per il progetto di assistenza agli anziani "Vicin a vu", che Montenero divide con Petacciato e San Giacomo. Infine quasi 917000 euro per la meccanizzazione e digitalizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti. Un qualcosa di cui su Monteneronotizie ci si è occupati e ci si occuperà, per il momento basti ricordare che oltre a innovare il conferimento dell'immondizia (tessera di riconoscimento, ma anche la "reputazione sociale" di cui spesso ci si occupa su Monteneronotizie). 
Da aggiungere come detto il finanziamento arrivato in questi giorni di 400000 euro per trasformare l'ex terminal bus di viale Europa in asilo nido. Ancora non figura sul portale di Openpolis, ma ce ne siamo occupati in questi giorni, facendo notare come la maggioranza che guida il municipio fosse dapprima contraria agli asili nido, poi – è notizia di questi giorni – favorevole. Nel nostro articolo si riportava il virgolettato del Consiglio comunale, massima istituzione cittadina. Nonostante ciò la sindaca Simona Contucci ha replicato che non c'è stato nessun cambio di idea, poiché la sua amministrazione non voleva una nuova costruzione bensì riqualificare l'esistente. Da qui aver approfittato del finanziamento attuale e non di quelli disponibili due anni fa che prevedevano la costruzione da zero di un asilo nido. Ma è così che è stato dichiarato in Consiglio comunale il 28 marzo 2022? Il lettore lo deduca da solo, ci si limita a riportare per intero il breve intervento dell'allora assessora Tania Travaglini in risposta all'interpellanza dei consiglieri di minoranza Fabio De Risio e Gianluca Monturano.
"Grazie presidente allora abbiamo deciso di non presentare il progetto degli asili nido per diversi motivi semplici penso. Primo motivo gli asili nido già ci sono. Due asili nido purtroppo altri asili nido sono stati costretti a chiudere negli scorsi anni. C'è un forte decremento delle nascite i numeri che abbiamo non permetterebbero la gestione di un asilo nido statale, negli asili nido che sono presenti a Montenero ci sono circa 15 bambini in uno in un altro scarso 20. Non solo le famiglie io ho parlato con le famiglie che quindi il servizio non manca a Montenero le famiglie che ricorrono a questo servizio pagano ma vengono rimborsate attraverso il bonus nido quindi è totalmente gratuito, viene pagata sia la retta e anche la mensa su base ISEE mi risponderà, sì su base ISEE peccato che la fascia è talmente ampia che quasi tutti riescono ad essere rimborsati in maniera totale. Quindi ok lo Stato ci dà i soldi per costruire l'asilo nido come lo manteniamo quell'asilo nido con 20 bambini, va bene. Di conseguenza abbiamo presentato, lei mi dirà che è un'altra linea però glielo dico lo stesso abbiamo presentato il progetto per la demolizione e ricostruzione della scuola dell'infanzia in via Palermo, sempre presentata dal nostro ufficio tecnico, non solo è stato presentato nel bando del fondo di progettazione. Quindi se lei vuole costruire un asilo nido statale a me questa sembra una richiesta di una persona che sul territorio non c'è e non sa quali sono e non riesce a capire quali sono le esigenze del paese. Grazie".
Queste le parole di Tania Travaglini, oggi in rotta con la maggioranza ma allora parte. Le parole sembrano essere chiare: "numeri che non permetterebbero la gestione di un asilo nido statale". Non: aspettiamo i fondi per ristrutturare l'esistente, bensì non serve. A meno di aver capito male. Nel resto della maggioranza nessuno dissentì a fine marzo 2022, ragionevole dedurre che fosse d'accordo nella sua interezza; la stessa (meno due) che oggi festeggia i 400000 per un asilo nido (riqualificato non ricostruito, d'accordo). Il lettore, e solo lui, decida da sé se si sia trattato di un cambio di idea. E per meglio far comprendere come andò la discussione si propone anche il video di quel Consiglio, con il link al minuto esatto in cui è iniziata la discussione di quell'ordine del giorno.
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