MONTENERO DI BISACCIA. E alla fine per attutire le testate sui paletti del campetto Belvedere sono davvero arrivate le fascette di cablaggio. L'avevamo detto all'indomani della chiusura, dopo aver letto su siti specifici e chiesto a chi ne sa di più in materia di impianti sportivi. Adesso è la soluzione adottata per risolvere un problema che, nei giorni scorsi, aveva fatto gridare all'inciviltà dei propri amministrati da un lato, all'inefficienza di chi è al potere dall'altro.
A sancire la riapertura immediata della struttura è l'ordinanza sindacale n. 41, che revoca la 38 e in sostanza permette ai ragazzi di tornare a giocare sul sintetico del campetto che si trova in centro.
Una chiusura durata meno di dieci giorni e dovuta al distacco delle protezioni antitrauma che avvolgono i pali della recinzione. Si tratta di materiale poliuretano, abbastanza morbido e fissato con colla in occasione della ristrutturazione di un anno fa. Il distacco è avvenuto abbastanza presto. Atti vandalici secondo un'amministrazione comunale, talvolta pronta a puntare il dito verso i cittadini con fare leggero e non da oggi. Distacco autonomo perché la colla non ce la fa a tenere la versione del consigliere di minoranza De Risio, che ne ha parlato nell'ultimo Consiglio comunale. Forse la virtù sta nel mezzo, sempre tenendo conto che quel mezzo ognuno lo fissa dove più gli aggrada, come diceva un certo Alessandro Manzoni.
In ogni caso il sistema adottato adesso per fissare le protezioni ai pali e a ogni parte contundente dove si rischia di sbattere e farsi male durante il gioco, sono le fascette di cablaggio. Esattamente quelle usate da elettricisti o da tutti per risolvere i più svariati problemi in casa. 7,6x360 la misura adottata, poco più di dieci euro a pacco da cento pezzi. Una soluzione prevista anche dalle ditte specializzate, laddove la colla fosse sconsigliata o inaffidabile, come sulla superficie tonda di un palo di recinzione. Soluzione indicata da un nostro articolo il 2 agosto, dopo aver chiesto lumi a Fabio De Risio, che è anche allenatore di calcio.
A questo punto, se di atti vandalici si tratta, occorrerà agire con una tronchese o una tenaglia per tagliare le fascette. Il dolo sarà evidente e non più una deduzione/supposizione.
Dal canto suo Fabio De Risio vince una battaglia, dopo aver polemizzato praticamente su tutto nell'ultimo Consiglio comunale. A un certo punto persino sul cannone in piazza ha avuto da ridire, che sta lì da oltre quaranta anni.
Viceversa la maggioranza per il momento ha preferito non ripristinare l'amata dottrina del lucchetto, vale a dire tenere i campetti per i bambini chiusi e aprirli solo su prenotazione. Un cruccio della giunta di Simona Contucci, la quale ha confermato sempre nell'ultimo Consiglio di non apprezzare "la filosofia del tutto aperto". E se alla fine si realizzasse che bastavano un po' di fascette di poliammide 6.6?
Nelle foto le imbottiture antitrauma fissate con le fascette di cablaggio