MONTENERO DI BISACCIA. Il riordino dei settori arriva alle fasi finali: i tre candidati per dirigere il settore urbanistica e lavori pubblici in municipio sono chiamati a colloquio per mercoledì 19 febbraio, ore 16:30 presso la sala consiliare. Significa che, qualora tutti e tre giudicati idonei, fra loro dovrà sceglierne uno la sindaca Simona Contucci. Uno dei tre già si conosce, come anticipato in Consiglio comunale e si spiegherà fra qualche riga.
Un argomento che ha fatto parecchio discutere negli ultimi mesi. Da un lato l'amministrazione comunale che parla di snellire il lavoro degli uffici attraverso l'assunzione (53mila euro fino a fine mandato) di un nuovo dirigente e lo sdoppiamento di settori finora sempre stati uniti. Dall'altro le solite indiscrezioni che vogliono la maggioranza, senza unanimità almeno nelle fasi iniziali, arrivare alla rottura col capo settore storico, di fatto relegato alla sola manutenzione. In pratica non un volerlo sgravare dai lavori pubblici e dall'urbanistica, bensì un volergli togliere gli incarichi di maggior prestigio. Il lettore giudichi da sé l'eventuale peso su una bilancia ideale di lavori pubblici e urbanistica da una parte, la manutenzione dall'altra. Basti dire che negli altri Comuni si dividono sempre urbanistica e lavori pubblici, mai li si lasciano insieme scorporando la sola manutenzione.
Chi siano i tre candidati da parecchi giorni stuzzica la curiosità generale, ma i nomi non sono trapelati. O meglio, non del tutto. A dire che uno dei tre sia l'ingegnere a capo dell'Ufficio tecnico da diciassette anni, colui che in sintesi si vuole declassare a manutentore, è stato l'assessore a Bilancio e Personale Claudio Spinozzi. Al minuto 2h 29' 40" della registrazione del Consiglio comunale del 29 gennaio 2025 ha infatti annunciato che uno dei candidati è "l'attuale dirigente che si occupa della manutenzione ma ad interim anche dell'urbanistica e dei lavori pubblici". È tutto sul canale Youtube del Comune.
Detto meglio: a settembre 2024 si ampliano i settori e si dividono lavori pubblici e urbanistica dalla manutenzione; si declassa di fatto il dirigente storico dopo malcelati contrasti con la (e in) giunta, in particolare l'assessorato all'Urbanistica e i Lavori pubblici (rispettivamente Nicola Marraffino e Loredana Dragani); si arriva alla selezione, si nomina la commissione, si individuano gli unici tre con requisiti fra i nove aspiranti e uno di questi, sorpresa, è il dirigente che si voleva solo manutentore. Sugli altri due nomi vige il segreto, ma pare che una sia donna e già affermata nel settore tecnico in altri comuni.
A scegliere com'è noto sarà la sindaca fra i tre, ma a questo punto è inevitabile chiedersi cosa farà quando di fronte avrà l'ingegnere ex urbanista e ora manutentore per scelta di giunta? Se lo scarterà sarà come ammettere che finora in Comune si è tenuto qualcuno non all'altezza del compito. Oppure, secondo i soliti cattivoni, che lo si voleva fuori dai settori prìncipi. Si tratta di un impiegato con cui lei ha a avuto a che fare negli ultimi quattro anni e mezzo da sindaca, i precedenti cinque da assessora.
Se lo prenderà significherà far tornare tutto come prima, un solo dirigente per urbanistica, lavori pubblici e manutenzione. Questo dal punto di vista tecnico, mentre per quello contabile il dirigente dovrebbe mettersi in aspettativa nel suo incarico a tempo indeterminato (l'assunzione attuale) e pertanto riscuotere solo l'emolumento di 53mila euro da qui alla fine del mandato in carica (primavera 2026). Altra opzione sarebbe chiedere la cosiddetta Posizione organizzativa e intascare altri 12500 euro l'anno.
Questioni tecniche da far venire il mal di testa. Esattamente come sta succedendo in giunta comunale a sindaci e assessori. Da mesi.
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