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Angelo Trasmundi quarto a Molfetta, aspettando il salto nei cinquemila

Nel fine settimana l'atleta montenerese ha gareggiato nei millecinquecento e staffetta, ma già pensa a Brescia dove esordirà nella percorrenza più lunga

La Redazione
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MOLFETTA. Trasferta pugliese per Angelo Trasmundi nel fine settimana appena trascorso. Il corridore di Montenero di Bisaccia ha infatti partecipato ai Campionati italiani Fisdir di atletica 2024, svoltisi presso lo stadio "Cozzoli" di Molfetta. 
Due le specialità in cui ha gareggiato, vale a dire i millecinquecento metri e la staffetta 4x400, in questo ultimo caso assieme ad altri tre compagni della Anthropos, squadra marchigiana in cui milita da un anno.
Nei millecinquecento ha conquistato un quarto posto, piazzandosi dietro Mohamed Idrissi, sempre della Anthropos che così diventa campione italiano anche all'aperto oltre che indoor, Emanuel Parodi (Cambiaso Risso for special) e Alberto Brazzale (Polisportiva due ville).
Più sfortunata invece la staffetta, dove Angelo Trasmundi era l'ultimo a prendere il testimone. Quando ha passato il traguardo la sua squadra era in seconda posizione, ma un compagno aveva invaso la corsia accanto e pertanto è scattata la squalifica.
Finiti i Campionati italiani di Molfetta, per il ventenne atleta montenerese proseguono gli allenamenti, che lo occupano sei giorni su sette. Prossimo appuntamento i Campionati italiani assoluti a Brescia, il 29 e 30 giugno prossimi. Qui Angelo Trasmundi gareggerà nella specialità che, dopo attenta analisi da parte di chi lo segue, su tutti l'allenatore Michele Iarocci, è ritenuta quella più adatta alle sue caratteristiche: i cinquemila metri.
Una propensione a percorrenze più lunghe, il cosiddetto mezzofondo, che è già stata anticipata alcuni giorni fa proprio dall'allenatore Iarocci durante la consegna di una targa dell'amministrazione comunale ad Angelo Trasmundi. In terra bresciana ci sarà la prima prova sul campo della nuova dimensione atletica del giovane podista.
Nella foto da sinistra Angelo Trasmundi, l'allenatore Michele Iarocci e il padre Matteo

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