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AMATORI: Termoli - Montenero

Nel finale subiscono la beffa di un rigore che non c'era

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Nella diciassettesima giornata, quarta di ritorno, del campionato amatori sezione Lanciano C, il Montenero in trasferta al campo di Porticone per la gara contro il Termoli di Mister Barisano Maurizio Antonio.
Il campo romantico di “una volta” con sabbia e sassolini, quello per uomini veri.
Arbitro della gara Enzo Cirella di Termoli.
Mister Benedetto con il 4-3-3: Di Bello G., Ricciuti, Cirulli, Zappitelli, Di Nunzio; Palma, Iannone, Tartaglione; Rossi, Ramirez, Sparvieri.
A disposizione: Di Santo, Morrone J., Manes.
Prima del fischio d'inizio, l'arbitro fa osservare un minuto di silenzio per far raccogliere in preghiera tutti i presenti per le scomparse di due uomini di sport della zona: Giuseppe D'Angelo di Petacciato e Gabriele di Vito di Campomarino.
Pronti via e al 2° minuto occasione per i padroni di casa con il cobra De Filippis, ma il suo diagonale termina sul palo.
Tocca al Montenero colpire un palo con Iannone direttamente da calcio d'angolo.
Nel primo tempo le squadre si sono equivalse al punto di evitare occasioni da gol.
Negli spogliatoi rimane Sparvieri, entra al suo posto Di Santo.
Al 53° ancora un palo per il Termoli, il protagonista questa volta è Giacomodonato.
Al 65° Cordisco davanti al portiere calcia di poco a lato.
Al 68° Tartaglione evita il fuorigioco e corre verso la porta, ma Paolicelli con un miracolo si oppone, la sfera va verso Ramirez, che di prima intenzione con un delizioso pallonetto scavalca il portiere, ma salva Grallo intervenendo di testa sulla linea.
Al 79° esce Rossi entra Manes.
Al minuto 85 l'arbitro prende una cantonata e trasforma una pallonata in faccia per fallo di mano, decretando un rigore che verrà poi realizzato dall'impeccabile De Filippis.
Peccato per questa svista arbitrale che ha cambiato le sorti di una gara che sembrava equilibrata dal primo all'ultimo minuto.
All'87° entra Morrone Julian esce Iannone.
Finita la contesa, le due squadre, gemellate da oltre 20 anni, si concedono un sontuoso terzo tempo a base di pampanella e fusti di birra, ricordando sempre che in campo saranno pure avversari ma fuori rimangono sempre amici.

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