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Quasi sei ore di Consiglio: dal costo della Brancale alla sanità

Bocciate le mozioni presentate dalla minoranza. Travaglini e Cardinali sempre contro la maggioranza. E il Comune che si intromette in ogni aspetto: dalla ginnastica degli anziani alla sessualità dei giovani

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MONTENERO DI BISACCIA. La cena c'è mancato poco che davvero non dovessero portargliela, anche se non si sono fatte le dieci di sera come aveva pronosticato qualcuno. È durato cinque ore e quarantaquattro minuti il Consiglio comunale di oggi pomeriggio, iniziato poco dopo 15:00 e terminato appena prima delle 21:00. Uno dei più lunghi di questa consiliatura, fra i più lunghi di sempre a Montenero. Sedici gli ordini del giorno in agenda, gran parte dei quali a firma dei gruppi di minoranza.
In apertura la ratifica di una delibera di giunta riguardante il bilancio, spiegata nei dettagli, cifra per cifra, dall'assessore Claudio Spinozzi. Un elenco ragioneristico delle varie voci, da espropri ventennali alla manutenzione degli impianti sportivi. Gli fa eco subito dopo il consigliere di minoranza Nicola Palombo: "cinque sei variazioni all'anno, saranno una trentina da inizio mandato". Così dice all'avversario, per poi aggiungere che ritiene Spinozzi "un buon contabile". Sottinteso ma non troppo, scarseggia in visione a lungo termine, programmazione. Chi assiste si chiede se il destinatario della frecciata abbia capito e parrebbe di sì, stando alla faccia fatta dall'assessore. Il quale poco dopo replica infervorato, cosa rara a vedersi.
Il voto contro alla fine non è solo quello di Palombo, Giulia D'Antonio e Gianluca Monturano, ma anche di Tania Travaglini e Andrea Cardinali. Questi ultimi due sono quelli che hanno litigato con la maggioranza di cui erano parte fino a due anni e mezzo fa. La conferma che l'attrito continua arriva da Cardinali: "avete fallito con la programmazione" dal momento che non ci sono state idee per lo sviluppo costiero e non solo.
Nella replica Spinozzi alza i toni, il che è insolito, spiega che non c'è da parlare di programmazione perché si tratta di singoli interventi di contabilità. Elenca le voci, specialmente quelle che riguardano lo sport. In sua difesa poco dopo la sindaca Simona Contucci, che lo definisce puntiglioso ma soprattutto efficiente e preparato. 
Al momento del voto si conferma lo schema di maggioranza a sette. Votano contro i quattro di minoranza "elettorale" e i due fuoriusciti Travaglini e Cardinali. Ma non andrà così per tutti gli ordini del giorno.
Per esempio nel secondo, dove la mozione proposta dall'opposizione riguarda il Piano sanitario regionale. A esporre è Nicola Palombo, che prende le parti di alcuni sindaci molisani, oltre che di comitatici civici, a difesa della sanità pubblica e del diritto alla salute. Detto altrimenti, evitare lo smembramento degli ospedali pubblici. Stavolta dei due ex di maggioranza è Tania Travaglini a intervenire e lo fa difendendo il partito di appartenenza, Fratelli d'Italia, che a Roma come a Campobasso è in maggioranza. Non può andare contro il Piano sanitario, proprio ora che, ha spiegato, si stanno ottenendo risultati importanti grazie ai parlamentari molisani. Votano tre a favore, nove contro, la mozione non passa. Così come non passeranno le successive quattro (una sarà ritirata). E quello che si sente è praticamente un ritornello: la minoranza dice dovreste fare questo, la maggioranza replica lo stiamo già facendo e non ve ne siete accorti.
Succede con il bilancio partecipato, esposto da Palombo e a cui ha replicato Spinozzi. Da una parte chi chiede di coinvolgere i cittadini e dare applicazione a qualcosa indicato perfino nel programma di chi ha vinto le elezioni cinque anni fa. Dall'altra parte chi ritiene che per arrivare a un bilancio partecipato prima occorre rimettere in ordine i conti, lasciati in rosso dagli altri (in fondo sempre così si dice dalla notte dei tempi). Proposta bocciata.
Non va meglio con la proposta di istituire il Consiglio dei bambini: relaziona Giulia D'Antonio, l'assessora Fiorenza Del Borrello le risponde "già lo facciamo", specie collaborando con le scuole.
Invece di bocciare la mozione sull'educazione sentimentale, sessuale e all'uso responsabile di tecnologie e social si incarica la sindaca Contucci. Anche in questo caso "lo facciamo già" ed elenca alcuni progetti. Se aveste telefonato lo avreste scoperto. Chi teme l'ingerenza del Comune nella quotidianità o peggio intimità (la sessualità non lo è forse?) è libero di trasalire, succede già. 
Non passa la penultima mozione, riguardante il progetto sportivo per gli over 60. Ancora Spinozzi: lo facciamo già. Così come fallisce l'ultimo proposito della minoranza, allargata alla Travaglini (Cardinali è andato via) di coinvolgere gli avversari: nyet anche sulla mozione che vorrebbe rivedere i parcheggi a pagamento in centro, in sintesi diminuirli. Replica l'assessora Loredana Dragani: si lascia tutto com'è, così vogliono i commercianti e serve a impedire che i posti siano occupati sempre dalle stesse persone. Dal pubblico non si può intervenire, è la regola, altrimenti a qualcuno sarebbe scappato di osservare: ma allora perché proponete gli abbonamenti che permettono al titolare di rimanere, appunto, tutto il tempo che vuole sullo stesso posto?
Finite le mozioni, cominciano le interpellanze, quindi senza voto, ma solo con discussione. A quella su Spiaggia abile risponde il consigliere Antonio Potalivo: il progetto funziona e ne può usufruire liberamente, senza prenotare né fare altro, chiunque abbia una disabilità. Il mare di Montenero non è più off limits per i disabili.
Sul nuovo asilo nido relaziona l'assessore Nicola Marraffino: conferma che ci saranno recinto e area verde, che i lavori dovranno essere ultimati entro giugno 2026 e che, non dovesse servire a causa di ulteriore calo della natalità, fra cinque anni ci si potrà fare altro. Il titolare dell'Urbanistica rassicura inoltre sul rispetto della normativa su distanze, cubature ecc. poiché opere pubbliche possono sforare rispetto a quanto stabilito dal Piano regolatore.
Sul fallimento della partecipazione a Bici in Comune risponde l'assessora Fiorenza Del Borrello: c'è mancato poco, ma siamo andati meglio di Termoli e Campobasso. Invece sui costi della Notte fucsia le spiegazioni le dà la sindaca Contucci, che da un po' si alza quando interviene (ha cominciato a farlo da luglio, dal Consiglio sulla famosa telefonata a un cittadino critico). La mega manifestazione con il concerto di Serena Brancale è costata 60mila euro, dei quali 38850 a carico del Comune. Monturano le ha chiesto anche se intendano continuare su questa linea, grandi e costosi eventi, oppure frazionare e realizzarne di più. Si continua con i concerti costosi, la spiegazione della prima cittadina, che ha aggiunto di non ritenere affatto necessario rivelare prima di ora, men che meno in anticipo, il costo della serata. Nonostante una marea di polemiche.
Ultima interpellanza riguarda le richieste di risarcimento danni pendenti sul Comune. Ne sono undici, non è stato detto l'importo, ma due sono milionarie (morte di un ragazzo folgorato nel 2022 e richiesta di un imprenditore campano per un presunto danno a seguito di un contratto).
Il Consiglio termina con un altro elenco di cifre fatto dall'assessore Spinozzi e l'annuncio di Marraffino che la pista ciclabile alla Marina avrà un ponte sul Trigno. Sono le 20:56 quando una visibilmente stanca Cabiria Calgione, la presidente del Consiglio comunale, annuncia la fine: cinque ore e quarantaquattro di discussione. Senza troppi decibel stavolta, sarà che non c'era Fabio De Risio.
Vanno a cena, ma non tutti insieme. Non è servito portare le vivande in sala consiliare, ma c'è mancato poco.

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