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Il South Beach e i terreni comunali in riva al mare della discordia: Monturano e De Risio incalzano

La donazione di Battiloro fu festeggiata con pranzo a base di pesce. Poi il nulla, se non il mistero della Fiat che attraversò la strada da sola in fiamme

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MONTENERO DI BISACCIA. Se come suggeriscono le recenti cronache amministrative si tratta di rapporto causa effetto, nel prossimo Consiglio comunale almeno tre volte dovrebbero saltare i nervi. Perché ancora un'interpellanza arriva a turbare la maggioranza e contiene sempre quella parolina che, da un po', riesce a dar fuoco alle polveri più di qualsiasi fiamma.
La causa è racchiusa in due termini inglesi, South Beach, vale a dire il mega progetto che si vorrebbe realizzare nella parte ancora inutilizzata della Marina di Montenero (a sud del fiume Trigno). L'effetto sono le urla che nelle ultime assise ogni volta hanno accompagnato l'ascolto di quelle parole. E così, accanto alle due presentate pochi giorni fa, è arrivata l'interpellanza di ieri, sempre a firma dei consiglieri di minoranza Gianluca Monturano e Fabio De Risio, sempre riguardante il South Beach. Verso il quale è nota la loro contrarietà.
Stavolta si chiedono lumi riguardo i quattro ettari che in contrada Marinelle, sito scelto per il super progetto da 5 milioni di metri cubi, sono stati donati al Comune anni fa. In particolare si chiede: "il contenuto dell'atto di donazione dei terreni resi disponibili per il progetto denominato South Beach"; di "spiegare in maniera particolareggiata quale sia la volontà del donatore"; "farci sapere se questa volontà è in linea con il progetto sostenuto". Detto altrimenti, De Risio e Monturano incalzano dopo che nelle passate settimane è venuta fuori la lettera, datata 15 gennaio 2021, in cui la sindaca Simona Contucci oltre a dirsi favorevole metteva a disposizione la parte di terreni del Comune in loco. Gli altri, ben 140 ettari come indicati nella bozza di progetto, sono privati.
Si vedrà come risponderà la chiamata in causa, che da un certo punto in poi ha mantenuto un atteggiamento più distaccato: ogni progetto va valutato e non scartato a priori, anche perché lì non può rimanere così, con l'erosione che sta mangiando tutto. Questo in sintesi il pensiero di Simona Contucci, che però almeno fino a marzo 2021, quando esplose la polemica in ogni dove, era favorevole eccome. A sancirlo due lettere che è ragionevole supporre oggi creino qualche prurito in maggioranza, come dimostrano le grida negli ultimi Consigli.
I quattro ettari del Comune in contrada Marinelle furono donati nella seconda metà degli anni Settanta dal marchese Battiloro, grande possidente in quel di Petacciato. L'atto di donazione fu sancito e per onorarlo il marchese e alcuni amministratori comunali andarono a pranzo a Vasto, con menu a base di pesce. Il terreno si trova accanto all'idrovora, lato sud ed è rimasto inutilizzato finora. O meglio, è meta di turisti che rifuggono le spiagge affollate e attrezzate. Accadde così che a una famiglia campana, evidentemente amante di questo genere di turismo alternativo, nell'agosto 2007 capitò una singolare disavventura. Avevano parcheggiato la propria Fiat Tempra su una piazzola sulla Statale 16 ed erano in spiaggia, proprio sui terreni comunali in oggetto, quando la loro macchina andò a fuoco. Un incendio era appena partito a bordo strada e dalle sterpaglie le fiamme erano arrivate alla macchina. E qui accadde l'incredibile: l'auto - da sola - si spostò, attraversò la Statale e andò a fermarsi contro il paracarro dalla parte opposta, di traverso e in fiamme sull'intera corsia. Senza conducente. Forse un corto circuito causato dalle fiamme aveva fatto partire il motorino di avviamento e, con la marcia inserita, la macchina si era mossa. Oppure era esploso il serbatoio e ciò aveva dato la spinta necessaria. A dar forza a questa seconda tesi il fatto che il portellone posteriore fosse divelto. I proprietari arrivarono poco dopo sul posto in costume da bagno, mentre nel traffico bloccato capitò anche un corteo nuziale, con tanto di sposa in abito bianco. Trepidante per arrivare a Canneto e pronunciare il sì, ragionevolmente giunse in ritardo (stavolta giustificato).
Tutto per andare al mare sui terreni donati da Battiloro al Comune di Montenero. Ma di questo in Consiglio comunale ovviamente non si parlerà, anche se è ipotizzabile che ci si arrabbierà lo stesso. Non per una Tempra bruciata nel più incredibile dei modi, ma perché ancora una volta sarà pronunciata la parola infuocata: South Beach.
Nelle foto la Fiat Tempra che nel 2007 attraversò senza conducente la Statale mentre i proprietari erano in spiaggia sui terreni donati a suo tempo da Battiloro al Comune

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