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Montenero è fra i Comuni ricicloni

Il commento di Fiorenza Del Borrello: l'aumento costante della raccolta differenziata è un risultato importante

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MONTENERO DI BISACCIA. Sebbene non ancora ricompreso tra i comuni rifiuti free, il centro bassomolisano è nella lista dei cosiddetti "ricicloni". A parlarne sulla propria pagina Facebook è la consigliera comunale con delega all'Ambiente Fiorenza Del Borrello, che spiega come anche Montenero abbia partecipato con successo all'iniziativa "Comuni ricicloni", promossa da Legambiente, associazione che ieri a Campobasso ha mostrato i risultati dell'anno 2020 durante l'Ecoforum.
In particolare, spiega la Del Borrello, Montenero è riuscito a riciclare nel 2020 il 71,7% dei rifiuti, "con un incremento del 10,8% rispetto al 2019 ed una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati diminuita di 63,5 kg e che si attesta, oggi, a 105,60 kg per abitante all’anno". Passando all'esercizio appena trascorso, il 2021, la consigliera annuncia che "siamo stati premiati dal Consorzio Ricrea per le alte performance di raccolta degli imballaggi d’acciaio nonché protagonisti, insieme al Comune di Trieste, della tappa di Cuore Mediterraneo nell’ambito della campagna Goletta Verde di Legambiente".
Un riconoscimento menzionato anche nella rivista Rifiuti oggi, "frutto di un impegno costante profuso nei confronti dei cittadini e nella attività di sensibilizzazione sull’importanza di una corretta differenziazione". Per questo, conclude Fiorenza Del Borrello, "il costante aumento dei valori percentuali di raccolta differenziata ogni anno è un risultato importante per la nostra comunità. Con la consapevolezza che si può e si deve fare sempre meglio".
La raccolta differenziata dei rifiuti iniziò a Montenero di Bisaccia dopo il 1986, quando l'immondizia era ancora scaricata nell'attuale parco dei calanchi, dietro la Madonna di Bisaccia. Si buttava tutto lì, tutto insieme, ma si producevano quantità di rifiuti che erano probabilmente la radice quadrata dei numeri odierni. Nella seconda metà degli anni Ottanta comparvero perciò le prime "campane" per raccogliere vetro e carta soprattutto. Il servizio fu man mano implementato negli anni successivi, per raggiungere la percentuale allora ragguardevole del 12 per cento nel 2001, primi in Molise. Poi un calo e infine, dall'autunno 2014, l'approdo del sistema tuttora in vigore del "porta a porta", con la differenziazione di quasi tutti i rifiuti e soprattutto la separazione della frazione più voluminosa, l'organico.
I risultati di “Comuni ricicloni” per il Molise stilato da Legambiente per l'anno 2020

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