MONTENERO DI BISACCIA. Si conferma come un appuntamento seguito e apprezzato il concerto di Antonello Persico. Ieri sera il medico-cantante si è esibito in piazza Giovanni XXIII, dove come fa da trent'anni ha proposto la sua selezione di brani di Fabrizio De Andrè. Un concerto organizzato dall'amministrazione comunale e dedicato alla memoria di Umberto Di Lisio.
"Non lo imito, lo canto da sempre, da ragazzo quando mio fratello mi regalò La buona novella".
Un amore mai cessato, quello dell'ex primario del reparto chirurgia pediatrica dell'ospedale di Pescara verso il cantautore genovese. Ha parlato solo prima del concerto, provando a minimizzare il fatto che la sua voce sia identica all'originale. "Non m'importa" le sue parole, ma sia consentito di ribadire, ancora una volta, che è stato un buon viatico avere quel timbro profondo. Un vantaggio di partenza cui Persico ha saputo unire tutto il resto, che è ciò che conta: interpretazione, calarsi nella complessità poetica di De Andrè, saperla interpretare senza scimmiottare. Infine, ultimo aspetto ma non per importanza, sapersi circondare di musicisti all'altezza, ne erano sette, oltre a lui stesso: Paolo Palma (chitarre), Paola Ciolino (tastiere), Stefano Mammarella (flauto), Zelindo Di Giulio (basso), Simone Antonini (batteria), Sergio Marcucci (percussioni), Giulia Persico (cori e ritmica).
Infine bis: un concerto per essere apprezzato deve sentirsi bene. In questo Persico è stato aiutato dalla riconosciuta ottima acustica di piazza Giovanni XXIII e dalla rodata collaborazione con i tecnici di cui si avvale da anni.
Elencare i successi eseguiti non serve, non con un calibro simile, anche chi non ascolta De Andrè ne conosce almeno dieci canzoni. Fra queste, oltre alla hit forse più nota, Il pescatore, anche qualcosa da palato più fine come Un giudice. Un brano che Umberto Di Lisio, cui è dedicato il memorial e che di musica ne sapeva, consigliava di ascoltare agli amici, avendone colto sin da ragazzo la raffinatezza e l'arguzia del testo.
Nel video alcuni spezzoni di concerto ripresi da Giuseppe D'Aulerio.