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I quartieri del centro di Montenero su cartina. L'origine dei nomi: da Le Cost a abball pe le nucc

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MONTENERO DI BISACCIA. I principali quartieri del centro indicati su una cartina, dal più antico (le Coste) al più nuovo, almeno della parte centrale del paese.  Un'iniziativa di Monteneronotizie resa possibile dalla collaborazione dell'architetto pianificatore Marco Sacchetti, che su nostre indicazioni ha evidenziato le varie zone e inserito la legenda. La cartina è stata ricavata da un opuscolo realizzato nel 2007 dalla Creative (Guida al centro storico e al territorio - Montenero di Bisaccia - Tra antichi e incontaminati ambienti; https://creative-online.eu/copia-di-plastigrafie).
L'origine dei nomi dei quartieri indicati:
- La Chiazz: la piazza era difatti via Regina Margherita, poiché fino al Novecento non c'era piazza della Libertà, come si può vedere da alcune foto scattate verso la fine del XIX secolo.
- Abball per le nucc: il nome popolare di via Marconi, accanto al campanile, deriva in effetti da Ninuccio, da qui “giù verso Ninuccio”. Questo perché una delle prime case in loco, in fondo alla discesa, era di una persona che si chiamava così. Col tempo Ninucc è diventato nucc.
- Abball pe la vianov: letteralmente giù per la strada nuova. Si tratta del primo tratto di via Argentieri, chiamato vianov fino a qualche decennio fa. Ciò deriva dal fatto che è stata la prima strada ad essere asfaltata, intorno al 1950 assieme a un tratto di piazza della Libertà, da cui si dirama.
- La Sicilia: è il quartiere San Giovanni, dall'omonima via, che comprende le parallele via Alessandrini e via Gentile. Il nome “Sicilia” deriva con ogni probabilità dal fatto che il quartiere sia nato staccato dal resto del centro, a partire dalla fine dell'Ottocento (link a fondo pagina all'articolo dedicato). Col tempo il distacco, “lo stretto di Messina”, è stato colmato dalle case e da decenni non c'è più soluzione di continuità.
- La Pirtall: deriva da Portella, che era una delle tre porte dell'antico castello medievale. Si trovava proprio accanto all'attuale campanile, era di legno anziché di muratura ad arco come le altre due porte (Mancina e Nuova) ed è stata visibile fino all'immediato dopoguerra.
- La Cruciatt: in italiano Crocetta, quartiere compreso fra Porta Nov e Lu Foss, caratterizzato dalla presenza di una croce metallica su piedistallo di pietra.
- La Porta Nov: la Porta Nuova era come accennato una delle tre porte dell'antico castello. Ancora oggi visibile, fu chiamata così quando fu rifatta, perché prima il suo nome era Porta del Fosso.
- Lu Foss: corrisponde a via Garibaldi e collega la Porta Nuova alla Porta Mancina, dà pertanto su una profonda scarpata, proprio sopra all'attuale e celebre Presepe vivente. Da qui il nome Lu Foss (il fosso) che perdura ancora oggi.
- La Porta Mancin: era la porta del castello medievale posta a sud, collega via Garibaldi a largo Roma, è uno stretto passaggio ancora esistente e perfettamente fruibile.
- Santandun: sant'Antonio, ossia ufficialmente via Massangioli. Il nome deriva da un'antica cappella dedicata al santo, non più visibile.
- Le Cost: le Coste, vale a dire il quartiere più antico popolato secoli e secoli orsono dagli abitanti che abbandonarono l'antica Bisaccia, che si trovava nei pressi del santuario mariano omonimo. Costa perché costola, fianco della collina.
- Lu Rettifil: viale Dei Borghi è una delle strade intitolate da Emilio Ambrogio Paterno nel periodo 1943-44, quando è stato commissario civile durante l'occupazione alleata. Rettifilo perché è una via abbastanza dritta, fatto insolito a Montenero di Bisaccia.
- La Vallintin: da via Valentina, si trova fra le scuole Medie e Lu Tufarill.
- Lu Tufarill: da tufo, si chiama così il quartiere perché fino agli anni Ottanta era ancora visibile il tufo sulla strada non ancora asfaltata e caratterizzata dal classico color ocra.
- La Cabin: corrisponde all'inizio di via D'Annunzio, qualche centinaio di metri prima del Presepe vivente. Il nome deriva dalla presenza di una cabina elettrica dell'Enel.
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