Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il Pci in Sardegna e il Pcf in Corsica, presentato il libro di Lorenzo Di Stefano

Il ricercatore montenerese ha pubblicato il volume con Unicopli. Buona cornice di pubblico, grandi assenti gli amministratori comunali di maggioranza, c'erano solo tre di minoranza

La Redazione
Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. "Un testo scientifico ma scritto in maniera da essere letto da tutti", con questa frase Luigi D'Ettorre ha riassunto il libro di Lorenzo Di Stefano, presentato oggi pomeriggio nella sala multimediale. Il dottore in ricerca di Scienze politiche, vecchio amico dell'autore, ha curato l'introduzione, passando poi la parola al trentaquattrenne montenerese, che ha trasformato in un libro la ricerca fatta direttamente sul campo, qualche anno fa. "Il Pci in Sardegna, il Pcf in Corsica e l'identità insulare" il titolo della tesi diventata un libro di 232 pagine edito da Unicopli. E, ha evidenziato D'Ettorre, non a tutti la tesi è poi pubblicata, segno che un lavoro è valido.
Lorenzo Di Stefano ha brevemente ripercorso la genesi del libro, dalle ricerche nella fondazione Gramsci a Roma alla permanenza in terra corsa e sarda. Ad animarlo la volontà di studiare i partiti di massa, trovando diverse similitudini fra le due isole e il suo Molise. Il lavoro si compone di tre parti fondamentali, divise cronologicamente: 1920-1943, 1944-1962 e 1963-1991. È ripercorsa la storia del Partito comunista italiano in Sardegna e di quello francese in Corsica. Realtà vicine, ma con destino molto diverso, appartenendo a nazioni diverse.
Da un lato il Pci sardo che "vive di rendita" durante il periodo di reggenza di Enrico Berlinguer, sassarese, aumentando i consensi. Dall'altro il Pcf corso che pure raggiunge risultati lusinghieri, ma segue un destino diverso dall'omologo italiano dopo la caduta del muro di Berlino e conseguente cambio di nome del partito fondato nel 1921 a Livorno: il Pcf resta, perdura ancora oggi, sebbene con consensi ridotti al lumicino.
Nel volume è quindi sottolineata "la lontananza del Pci sardo e del Pcf corso, nonostante la brevità del tratto di mare che separa le due isole", soltanto dodici chilometri.
Il libro di Lorenzo Di Stefano è parte di una collana, Tracce, che intende esplorare nuove correnti storiografiche, da qui l'idea di dare voce a fatti finora trascurati dalla storiografia o comunque sconosciuti al grande pubblico. L'autore riesce a farlo rendendo di facile lettura e fruibile da tutti un lavoro di natura scientifica.
Unica nota stonata, sia consentito, la mancata presenza anche di un solo amministratore comunale di maggioranza. Di minoranza ce n'erano tre. L'invito pare sia stato inoltrato in municipio assieme alla richiesta della sala multimediale, ma anche senza invito chi si fa vanto di sostenere e credere nella cultura dovrebbe partecipare a certi eventi. Peccato, sarà per un'altra volta. Ma attenzione, non capita ogni anno e a ogni maggioranza che si scrivano tanti libri come quest'anno da parte di monteneresi.


Condividi su:

Seguici su Facebook