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La cupola del santuario fu costruita così

Una vecchia foto di Antonio Assogna l'occasione per ripercorrere il completamento dell'edificio avvenuto nel 1982

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Fra tutte le foto forse è l'unica che mancava: la demolizione della vecchia cupola, sebbene invisibile dalla strada, prima della costruzione di quella definitiva. Parliamo del santuario della Madonna di Bisaccia e ancora una volta l'occasione per ripercorrere la storia locale arriva da una foto pubblicata da Antonio Assogna sulla sua pagina Facebook.
Si vede la famiglia Natalini, cui il parroco don Claudio D'Ascenzo affidò parte dei lavori: con mazza da tre chili o semplice martellina, foss'anche solo a favore di obiettivo, stavano buttando giù la vecchia cupola. Come detto l'occasione per ripercorrere un po' di storia locale.
Inaugurato nel 1899, il santuario della Madonna di Bisaccia è stato oggetto per tutto il ventesimo secolo di lavori di completamento. Fra questi spiccano quelli relativi alla cupola: da tempo il tamburo ottagonale ne aspettava la posa, per apparire completo. Nel 1982 a riuscirci fu don Claudio D'Ascenzo, che allora giovanissimo già non mancava di coraggio quando si trattava di cimentarsi in imprese audaci. Il racconto di come andarono le cose è tratto dal libro "Santa Maria di Bisaccia" (2010). 
"Ne affidò la progettazione (don Claudio n.d.r.) all'ing. Franco Gentile e all'architetto Ferrauto, ideatore quest'ultimo dei disegni dei singoli elementi strutturali. Anche in questa occasione si formò una commissione che presieduta dal prof. Michele Porfido affiancava il parroco nella raccolta dei fondi per la realizzazione dell'opera. Si presentarono non poche difficoltà – si legge sempre nel libro – superate grazie alla tenacia di don Claudio e alla maestria di un valente artigiano di San Marco in Lamis, mastro Giuseppe Franco, che costruì in cemento armato, nel suo laboratorio, i singoli costoloni formanti la nervatura della cupola e i vari elementi della sua struttura. Determinante per la parte architettonica è stato il contributo del prof. Daniele Di Felice, che ha creato un piccolo plastico dell'opera (…). Nel maggio 1982 tutti gli elementi della struttura erano stati approntati e si è potuto procedere alla loro montatura ed incastonatura da parte della ditta Romeo Natalini (…). L'opera è stata completata dall'artigiano Dante Monturano, che ha realizzato il rivestimento esterno in lamine di rame (…)".
Il testo da cui è stato tratto il brano è stato stampato tredici anni fa su commissione della parrocchia di san Matteo apostolo e scritto dalle insegnanti Maria Teresa Bracone e Nicoletta D'Aurizio, oltre che dallo stesso parroco don Claudio D'Ascenzo. Di fatto conferma che i lavori di muratura furono eseguiti dalla ditta Natalini, i cui componenti sono stati immortalati durante i lavori nella foto proposta da Antonio Assogna.
Questa in sintesi la storia della posa della cupola sul santuario della Madonna di Bisaccia, l'edificio di culto più caro ai monteneresi, che con quella struttura vide il suo completamento.
Il santuario della Madonna di Bisaccia prima, durante e dopo la posa della cupola nel 1982

Don Claudio D'Ascenzo arrampicato sulla gru usata per la posa della cupola

La famiglia Natalini in posa durante la demolizione della vecchia (e invisibile dalla strada) cupola

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