MONTENERO DI BISACCIA. L'autrice che prima commuove i presenti col racconto della dittatura vissuta in gioventù in Albania, poi a sua volta cede all'emozione quando riceve il premio inaspettato. E tutti gli altri a dire che scrivere viene loro più facile che parlare. Non è sempre vero che è tutto ingessato e preconfezionato quando si presenta un libro o si consegnano premi letterari. La dimostrazione ieri pomeriggio nella sala consiliare di Montenero, dove sono stati premiati i finalisti del concorso "Come non uccidere l'amore", organizzato dalla Pav Edizioni di Roma e che ha visto intervenire autori provenienti da diverse parti d'Italia. Per l'occasione è stato anche presentato il libro dell'autrice petacciatese Angela Casalanguida "Sarà perché ti amo".
A fare gli onori di casa la sindaca Simona Contucci, affiancata dal presidente del Consiglio comunale Nicola Marraffino e dalla consigliera delegata alla Cultura Cabiria Calgione. A loro l'onore di consegnare i premi agli autori intervenuti, i cui nomi sono: Stefania Nicolai (Roma), Erida Petriti (Mogliano Veneto, originaria dell'Albania), Franca D'Accriscio (Roma), Fabio Scarselletta (Roma), Mirella Guagnano (Nardò, Lecce), Ambra Simoncelli (Roma), Lia Esposito (Avellino), Annalisa Beali (Palermo).
Diversi i generi trattati dagli autori premiati e presenti nella sala consiliare ieri, dal fantastico alla narrativa più impegnata nei temi sociali, fino alle difficoltà che può incontrare chi si trova di fronte alle sventure più inaspettate, come un caro affetto dalle cosiddette malattie rare.
È stato inoltre evidenziato come la Pav Edizioni sia un editore vero, nel senso che non chiede agli autori di pagare per essere pubblicati. Un dettaglio non da poco, in un mondo opaco che spesso umilia chi impiega anni per trasporre su carta talento e tecnica narrativa.