MONTENERO DI BISACCIA. Non bastasse che l'agricoltura rende poco di suo, ci manca solo che tocchi pagare acqua che non c'è. Già , perché i bocchettoni sono rimasti a secco per mesi, ma la bolletta del Consorzio di bonifica è arrivata regolare. Salata secondo i diretti interessati.
La lamentela arriva da contrada Montebello, agro montenerese a confine con l'Abruzzo, lambito dal fiume Trigno e caratterizzato dalla torre di avvistamento del XVI secolo. Al pari di altre parti anche qui negli anni Novanta è stato realizzato l'impianto di irrigazione, ma a quanto pare non ha apportato chissà quali migliorie, poiché è tutta una distesa di verde: campi di grano e fave, colture per le quali non occorre innaffiare.
Tornando alla bolletta, all'agricoltore che ha contattato Monteneronotizie è arrivata da pagare la somma di 1518 euro, ma sostiene che l'acqua non sia uscita per parecchi mesi. Anche volendola usare non avrebbe potuto. Pertanto ha pagato la quota fissa per ettaro, non essendo la sua una delle utenze provviste di contatore. Ma senza servizio.
Ironia della sorte, l'acqua è tornata a scorrere nell'impianto irriguo in contrada Montebello mentre l'agricoltore spiegava il disservizio a Monteneronotizie. Ed è stato grazie a questo che si è avuta la dimostrazione pratica di un altro problema della rete irrigua: le perdite. Il bocchettone ha cominciato subito a gocciolare e in breve si è riempito il pozzetto. Acqua che si perde, di continuo, purché ci sia flusso, in molti punti della rete irrigua. Tant'è, fa sapere sempre l'agricoltore, che ci sono terreni più in basso, verso il fiume, che diventando un pantano sono di fatto inutilizzabili.
Nel frattempo il 10 aprile è scaduta la bolletta di millecinquecentodiciotto euro a favore del Consorzio di bonifica Basso Molise.
Nella foto in alto il pozzetto pieno d'acqua a causa della perdita del bocchettone, in basso la bolletta di 1518 euro