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La nuova ciclabile alla Marina e l'enigma delle canne

Tre i tecnici sentiti, ognuno all'insaputa dell'altro, ecco le loro versioni, a favore e contro

La Redazione
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MARINA DI MONTENERO. Le cannucce potrebbero riprendere possesso di ciò che "appartiene" loro da sempre? La pista ciclabile in costruzione potrebbe essere "perforata" dalle canne, anche dopo la sua rifinitura e apertura al pubblico? Si vedrà vivendo e pedalando, ma al momento non è una tesi del tutto campata in aria e della quale è difficile stabilire, adesso, l'eventuale gravità.
Prima di procedere con la disamina una precisazione: il presente articolo nasce dopo la segnalazione di due diversi tecnici, in tempi diversi, all'insaputa l'uno dell'altro e che nemmeno si conoscono fra loro. Noi di Monteneronotizie abbiamo poi interpellato un altro tecnico, vicino alla filiera realizzatrice della pista ciclabile. Tutti e tre hanno preferito mantenere riservate le proprie generalità.
Tecnico n. 1: ci contatta il 4 giugno, quando la pista ciclabile parallela a via Andrea Doria è in costruzione da circa un mese e su un tratto è già stato depositato del fondo misto. Il professionista sostiene che ci sia il rischio che le cannucce, da sempre presenti in loco specie perché sotto vi è un canale della bonifica interrato, possano riaffiorare e, fenomeno noto, addirittura perforare l'asfalto. Di fronte alle nostre perplessità si prende qualche ora e nel tardo pomeriggio invia una foto. In essa si vede un germoglio di cannuccia farsi spazio fra il misto rullato posato qualche giorno prima. Conserviamo la foto e aspettiamo eventuali sviluppi, finché un altro tecnico non si fa avanti.
Foto: i germogli di canne dopo la stesura del misto

Tecnico n. 2: il secondo professionista ci contatta a fine settimana scorsa e, oltre a confermare i timori del collega (che si ribadisce, non conosce), mostra delle foto. A suo giudizio occorreva cavare più terreno, estirpare completamente tutte le radici delle canne e, eventualmente, anche posare dell'apposito geotessile. In una delle foto, la sua tesi, si vedono le radici ancora presenti sotto ciò che di lì a poco sarà ricoperto con misto e infine asfaltato.
Foto: prima e dopo la realizzazione della pista, particolare delle radici



Tecnico n. 3: è l'unico che siamo stati noi di Monteneronotizie a contattare e, a differenza degli altri due, è vicino alla filiera realizzatrice del tratto di pista ciclabile in corso di costruzione alla Marina di Montenero. Il professionista risponde alla nostra domanda su quali precauzioni siano state prese onde evitare che le canne fuoriescano una volta finita l'opera. La prima precisazione è che si tratta di una pianta estremamente invasiva e pertanto si è provveduto a cavare di cinquanta centimetri il terreno dal piano campagna, per poi trattare con diserbante le eventuali radici rimaste.
Queste le due tesi, in buona parte contrapposte fra loro. Per il resto non resta che aspettare e vedere come andrà. Sperando che la pista sarà frequentata: il migliore antidoto contro le erbacce che nascono sull'asfalto è il traffico.
Foto: il tratto di pista ciclabile in costruzione nella foto aerea del progetto

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