MONTENERO DI BISACCIA. Dopo le telecamere tradizionali anche quelle che identificano un veicolo attraverso la targa. Per ora è soltanto una richiesta di finanziamento, ma il proposito della giunta è di arrivare a realizzare il progetto di "videosorveglianza e identificazione veicolare". La delibera è stata approvata qualche giorno fa ma, come detto, per il momento è solo un'idea più o meno di massima, un proposito, per la precisione un progetto di fattibilità tecnico-economica
Occorrerà poi ottenere il finanziamento richiesto, che è previsto in ottantottomila euro e rotti, quasi interamente dal Ministero dell'Interno.
Si vedrà se andrà a buon fine e dove saranno poste queste telecamere, per il momento si può solo analizzare come funziona il servizio e i tanti dubbi che sorgono. Il riconoscimento veicolare riesce a risalire alla proprietà di un autoveicolo tramite la scansione del numero di targa. Questa è fotografata e un sistema di lettura ocr trasforma l'immagine in caratteri alfanumerici. Nella delibera di giunta è specificato che servirà per "la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria". Tutto semplice? Mica tanto.
Il Comune dovrà con ogni probabilità aggiornare il regolamento della videosorveglianza, che al momento non prevede il riconoscimento veicolare. E qui, se tutto rimane com'è, arriva il primo intoppo: la Commissione non si riunisce dal maggio 2023 e non si intende porre rimedio perché la maggioranza, dopo aver perso due elementi, non ha più persone da metterci a capo.
Va da sé che per un ampliamento così importante del regolamento esistente occorrerebbe eccome la Commissione, difficile far passare direttamente per il Consiglio comunale un tema del genere.
Ma non finisce qui, perché l'invasività nella riservatezza dei cittadini è quasi massima col riconoscimento della targa, seconda solo al riconoscimento facciale (pur anelato da qualche sindaco italiano, ma per fortuna proibito dal Garante). Il Comune dovrà soddisfare i requisiti di base per attivare questa videosorveglianza (a dire il vero anche quella esistente di telecamere normali): liceità , necessità , proporzionalità e finalità . Se sulla liceità non c'è molto da dire, si può discutere sul resto. Il Garante della privacy in tal senso ha da tempo pubblicato delle direttive precise e queste vogliono che quando si invade la riservatezza dei cittadini (prendere la targa lo è eccome) lo si debba fare con molta cautela. In altre parole si può videosorvegliare e riempire di telecamere un territorio, ma solo quando l'obiettivo non può essere raggiunto con modalità diverse. Detto altrimenti, trasformare un paese in una "Londra orwelliana" deve - dovrebbe - essere l'ultima spiaggia, l'estrema ratio, non qualcosa da dare in pasto all'opinione pubblica come chissà quale risultato.
E si torna al tema regolamento comunale: chi potrà accedere ai dati che consisteranno nell'identità dei proprietari delle auto riprese dalle telecamere? Come adesso il sindaco oltre al comandante della Polizia locale?
Ma le domande non finiscono qui, perché occorrerà regolamentare anche l'uso dei filmati-riconoscimenti da parte delle forze dell'ordine, come Carabinieri, Polizia, Finanza ecc. Potranno accedere da remoto? Dovranno avere l'autorizzazione di volta in volta?
E ancora: i dati serviranno solo per individuare mentre fuggono in auto i responsabili dei reati citati (furti, risse ecc.), oppure anche per scoprire chi viaggia senza assicurazione, con l'auto rubata ecc.? Nei regolamenti comunali in genere è specificato.
E allora di sicuro c'è solo che se il progetto andrà il porto la Commissione Statuto e regolamenti sarà costretta a riunirsi.
Infine la questione di dover segnalare le telecamere, che vale anche per quelle normali. È obbligatorio, niente telecamere a sorpresa, chi arriva deve sapere che c'è un occhio elettronico che può registrare immagini o addirittura risalire alla sua identità attraverso il numero di targa. In tal senso da vedere se, oltre ai cartelli obbligatori, vi sarà anche un cartello all'ingresso stile Campomarino, con la telecamera più grande del toponimo e la trionfante scritta "città sicura".
Temi correlati:
Le telecamere arrivano in paese, ma chi può vedere i filmati? (02/04/2024)