MONTENERO DI BISACCIA. Trentacinque telecamere arrivate dopo un'attesa di dieci anni, ma è davvero tutto pronto, basta accenderle e dire addio a episodi di vandalismo, furti ecc.? Ci sarebbe da discuterne, ma in questa sede si vuole analizzare un altro aspetto del problema: com'è regolata la videosorveglianza a Montenero? Già , perché gira e rigira si torna ai regolamenti e, se oggi è difficile farne di nuovi o modificarne, è spontaneo chiedersi se uno redatto nel 2016 sia ancora adatto.
Ma soprattutto è una questione di dati personali, molto personali, come la propria faccia o automobile ripresa dalle telecamere. Chi può entrare nella sala operativa? E il cittadino può sapere se è stato ripreso? Anche a Montenero chi arriva sarà accolto da un inquietante cartello dove la cosa più visibile non è il toponimo ma una telecamera raffigurata?
E ancora: dove sono queste trentacinque telecamere? Meglio procedere con ordine.
L'annuncio del collaudo del sistema di videosorveglianza è arrivato venerdì scorso dalla sindaca Simona Contucci attraverso la sua pagina Facebook. Impianto finanziato dalla Regione Molise, progetto avviato nel 2014 e trentacinque telecamere fra centro e Marina. Ragionevole pensare che seguiranno informazioni più dettagliate, o meglio, dovranno per forza maggiore arrivare. È il regolamento sulla videosorveglianza a stabilirlo. Redatto nel 2016, disciplina il servizio e, principalmente, come trattare i dati personali.
Chi può visionare i video? Il responsabile del trattamento dei dati personali è il comandante dei Vigili, ma nella sala operativa, specifica il regolamento, può entrare anche il sindaco. E occorre subito precisare che non è dappertutto così. Non a San Salvo, Casalincontrada, Vasto, dove entra solo il comandante, ma il sindaco può a Casalbordino. A Montenero, ma non dappertutto, un potere che si aggiunge agli infiniti altri che hanno i primi cittadini dal 1993 in poi.
Quanti giorni sono disponibili i video e quando possono essere visionati? I filmati sono conservati per settantadue ore (tre giorni) e possono essere visti "solo solo in caso di effettiva necessità per il conseguimento delle finalità di cui all’art. 4 comma 3 e a seguito di regolare autorizzazione di volta in volta richiesta al sindaco". Detto altrimenti, si "sbobinano" i video solo se ci sono stati reati, atti vandalici ecc.
Le telecamere devono essere segnalate? Certamente e lo prevede l'articolo 12: "il Comune (…) si obbliga ad affiggere un’adeguata segnaletica permanente, nelle strade e nelle piazze in cui sono posizionate le telecamere, su cui è riportata la seguente dicitura: Polizia municipale – Comune di Montenero di Bisaccia - Area video-sorvegliata. Immagini custodite presso la Polizia municipale (…)". Nello specifico da vedere se sarà affisso anche qui un cartello come quello di Campomarino, dove chi arriva è accolto da un altisonante "città sicura" ed è raffigurata una telecamera così grande che si vede più essa che il nome del paese. Sicurezza ostentata alla Orwell, per altro, senza che sul sito del Comune si trovi il regolamento apposito. Nel caso si attende smentita.
Il cittadino può sapere se è stato ripreso? Sì e si entra nella delicata questione dei dati personali e dei diritti dell'interessato. Su richiesta il singolo può avere "conferma dell’esistenza di trattamenti di dati che possono riguardarlo"; ma anche sapere se esistano dati che lo riguardano "non ancora registrati". È spiegato nei dettagli nell'articolo 13 del regolamento, così come è bene sapere che se durante la verifica non si trovano dati personali (riprese in sostanza) del richiedente, questi è tenuto a rimborsare le spese sostenute. La richiesta può essere fatta tramite posta ordinaria, fax (ammesso che esista ancora), posta elettronica e anche oralmente.
Si sa dove sono posizionate e quante telecamere già funzionano a Montenero? Tema complicato, perché in Consiglio comunale, dopo le richieste della minoranza, non si è mai venuti a capo di una risposta esaustiva, forse era impossibile darla. A questo punto, dovrà arrivare eccome. Di più, dovranno essere tutte segnalate, comprese quelle in centro e con il cartello indicato nel regolamento.
E se il regolamento del 2016 fosse da aggiornare? Problema all'apparenza di poco conto, potrebbe in realtà diventare uno scoglio molto difficile da superare. La Commissione Statuto e regolamenti, che si occupa del tema, non si riunisce dal maggio 2023 ed è senza presidente per intervenuta incompatibilità dopo una nomina ad assessore. Detto in maniera più semplice: siccome la maggioranza non ha più nomi da indicare per presiedere la Commissione lascia che tutto scorra. Anche quando servirebbe riunirla per aggiornare o rivedere dei regolamenti, cosa per altro già verificatasi. Conclusione: c'è da sperare che non serva aggiornare il regolamento sulla videosorveglianza.
Nelle foto alcune telecamere in centro a Montenero di Bisaccia, una segnalata (ma non è il cartello previsto nel regolamento) una no