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Antiriciclaggio banche: la digitalizzazione per combattere il riciclaggio

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Da una parte, le normative antiriciclaggio mirano a prevenire i reati economico-finanziari e a tutelare la trasparenza del sistema, a beneficio di investitori e cittadini. Contrastare il finanziamento del terrorismo e delle organizzazioni criminali è di vitale importanza. D'altra parte, per le piccole e medie imprese le normative antiriciclaggio possono risultare complesse e onerose da applicare. Soprattutto per le realtà di piccole dimensioni con risorse limitate, la gestione puntuale di tutti gli adempimenti si traduce in un carico burocratico non trascurabile. In questo contesto, gli strumenti digitali per la fatturazione elettronica come https://fatturapro.click/ possono rappresentare una risorsa preziosaSoluzioni cloud-based semplici e intuitive, che si occupano anche degli aspetti contabili e finanziari, consentono alle PMI di svolgere le proprie attività commerciali in modo più efficace e sicuro.

software di fatturazione integrano funzioni utili anche per la corretta gestione dei flussi finanziari e per garantire la tracciabilità delle transazioni, aspetti fondamentali per rispettare la normativa antiriciclaggio. Grazie a interfacce digitali avanzate, le PMI possono assolvere agli adempimenti con minori costi e sforzi rispetto alle procedure manuali.

Le normative antiriciclaggio sono decisive per preservare l'integrità del sistema, ma per realtà più piccole possono risultare onerose. Quindi, strumenti digitali evoluti come FatturaPRO.click permettono alle PMI di contemperare compliance normativasemplificazione operativa, a vantaggio della competitività e della sicurezza.

Antiriciclaggio banche: combattere il riciclaggio con l'incrocio digitale dei dati

La digitalizzazione dei processi e delle informazioni sta consentendo alle banche e agli intermediari finanziari di sfruttare appieno le potenzialità dell'analisi dei Big Data per finalità antiriciclaggio. Grazie alla dematerializzazione di documenti come carte d'identità, visure catastali, certificati penali e situazioni patrimoniali, nonché alle banche dati che archiviano movimenti bancari e transazioni finanziarie, oggi è possibile disporre di una mole informativa, prima disponibile solo parzialmente e in forma cartacea.

Uno strumento digitale che ha notevolmente accresciuto la quantità di dati accessibili per le analisi antiriciclaggio è la fatturazione elettronica. Grazie all'obbligo di fatturazione elettronica tra privati, le banche possono monitorare i flussi commerciali e finanziari tra impreseconfrontare i dati delle fatture con i movimenti sui conti correnti e individuare eventuali discrasie. Ad esempio, l'incrocio delle fatture emesse e ricevute da una società con le sue disponibilità bancarie può far emergere prelievi incontrollati di denaro contante difficilmente giustificabili contabilmente.

L'intelligenza artificiale e gli algoritmi di advanced analytics applicati a questo patrimonio informativo consentono poi di ricostruire reti e schemi relazionali anche molto articolati, evidenziando collegamenti sospetti tra persone, società, località geografiche e settori industriali. In questo modo è possibile monitorare costantemente e a livello sistemico l'intero ecosistema economico-finanziario alla ricerca di anomalie coerenti con operazioni di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo.

Antiriciclaggio banca: conoscere meglio il cliente per prevenire i rischi

L'attività di verifica e aggiornamento della conoscenza della clientela (CDD, Customer Due Diligence) riveste un ruolo chiave nella prevenzione dei reati finanziari come riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Grazie alla digitalizzazione, oggi le banche possono effettuare costantemente il monitoraggio del profilo dei correntisti attingendo a banche dati pubbliche online come il casellario giudiziale, la visura cameralel'anagrafe tributaria.

Un canale informativo di primaria importanza è rappresentato dalla fattura elettronica. Analizzando lo scambio di fatture di acquisto e vendita, la banca è in grado di ricostruire in tempo reale le transazioni commerciali del cliente e individuare eventuali variazioni nel volume di affari, nella tipologia di beni/servizi scambiati, nei fornitori/clienti abituali.

Eventuali anomalie possono essere un campanello d'allarme: ad esempio, l'improvviso incremento del giro d'affari di una società poco strutturata andrebbe approfondito. Inoltre, la fattura elettronica consente di monitorare anche i flussi finanziari di terzi (aziende collegate al cliente), completando così il quadro sulle sue attività economiche.

Questa "conoscenza dinamica" grazie ai big data permette di rilevare tempestivamente modifiche nella sfera patrimoniale-finanziaria del cliente e di valutare l'opportunità di analisi e segnalazioni di operazioni sospette.

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