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Dopo due anni di stop è tornata la festa della famiglia

15^ edizione: adulti e bambini si sono intrattenuti nel teatrino parrocchiale, tra spettacoli, tombolata e preghiera

La Redazione
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Dal Gruppo famiglie di Montenero di Bisaccia riceviamo e pubblichiamo:
Dopo due anni di fermo-covid quest’anno si è svolta di nuovo la Festa della Famiglia a Montenero, il giorno 30 dicembre. Nessuno ne scrive o ne parla, a differenza di altre manifestazioni pur importanti, anche se talvolta ingiustamente poco partecipate, come la presentazione di alcuni libri. In movimento scopriamo uno di quei popoli di INVISIBILI, che tuttavia innervano il tessuto sociale impedendone il crollo, parliamo delle FAMIGLIE, fatti di eroi feriali anche se dimenticati da politici e social.
In 160, di cui 70 bambini, wow! (gli adolescenti sono affaccendati in un tunnel sempre più lungo) si sono riabbracciati nel teatrino parrocchiale “sotto la chiesa” (in attesa dei nuovi locali a San Paolo), nella forma di un gesto semplice, ad imitazione di quella santa famiglia che a Nazareth pose le basi di una nuova umanità: una preghiera breve di gratitudine per tutto ciò che siamo e ci è stato donato, un po’ di pizza e panini in fraternità, tombolata di semplici meraviglie, tanta musica. Cosa c’è di più sorprendente di ritrovarsi un po’ insieme, senza spese e clamori, nell’allegria disarmata di mamma, papà e pargoletti, a giocare e ridere, malgrado tutto, sereni?
Quest’anno abbiamo avuto anche lo spettacolino “Il grinch salva il Natale” promossa dall’Associazione di Campomarino “La compagnia del bosco” (amici che ringraziamo di cuore) che sin dalle ore 18 ha fatto impazzire i bimbi, anche con le favolistiche foto niente di meno che con Babbo Natale ed elfi annessi, insaporito da scoppiettanti popcorn per tutti.
Tutto è stato possibile grazie alla disponibilità di don Stefano, suor Tonia, al Gruppo Famiglie e genitori sparsi (tutti orgogliosamente volontari), che da oltre 15 anni organizzano questa festa, proprio nel giorno in cui la Chiesa la ricorda liturgicamente. Invisibili? Direi resilienti, anzi IRRIDUCIBILI, a quelle letture che vogliono la famiglia disfatta, dissolta in confusi e mutevoli arcobaleni. E’ stata sempre lì invece, muta a smuovere il mondo, e negli occhi un modello: un papà artigiano senza paura, una giovanissima madre capace di grandi Sì, un Figlio che sa obbedire al grande Mistero della salvezza.
Vi aspettiamo tutti l’anno prossimo, irriducibilmente… famiglie.


 

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