MONTENERO DI BISACCIA. A dimostrazione che sia passato un anno c'è la scritta parecchio più scolorita. Segno inequivocabile dell'attacco dei raggi solari sul film di vernice. Per il resto la monnezza è ancora tutta lì e a fotografarla è stato qualche giorno fa lo stesso lettore. Egli un anno fa documentava il degrado alla buon'anima dei bagni pubblici di via Turati. 
Fosse un film di produzione americana, dopo il fade to black per passare dalla precedente all'attuale scena, il sottotitolo sarebbe "one year later". Uguale lo scempio.
Ancora porte scassinate, aperte e rotte. È sempre lì davanti quel che resta di una porta di truciolare in avanzato stato di marcescenza. Ancora immondizia di ogni genere all'interno, oltre che vasi wc rotti e lavandini sporchi di incrostazioni pluridecennali, che per toglierle probabilmente non bastano mazzetta e scalpello a taglio.
Tuttavia non tutte le scritte fatte con vernice sono scolorite. Se la N color celeste sta scomparendo, resiste beffarda quella sopra che indica che una volta c'erano i "bagni pubblici". Sarà che il bianco assorbe meno radiazioni solari, oppure gli smalti dell'epoca, prima che si limitassero le emissioni dei prodotti durante l'essiccazione, duravano di più.
I bagni pubblici di via Turati, proprio sotto il campetto di calcetto cui evidentemente non sono mai stati di aiuto, sono stati costruiti nei primi anni Novanta. Difficile dire quando siano stati usati l'ultima volta. Ancora più difficile ipotizzare che lo saranno di nuovo in futuro. Nel frattempo, lamenta il lettore, il Comune non ha provveduto né a pulire né a chiudere i due piccoli locali.
L'impressione è che fra un anno tornerà ancora a fotografare.
Sullo stesso tema (con le foto dell'anno scorso):
Lo scempio dei "bagni" pubblici in via Turati: gli occhi del lettore (09/09/2024)
Queste le foto di qualche giorno fa: