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Lo scempio dei "bagni" pubblici in via Turati: gli occhi del lettore

Struttura in disuso da anni, le porte aperte o rotte e dentro ci arriva ogni sorta di immondizia

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Costruiti nei primi anni Novanta, usati è difficile dire per quanto, da un bel po' sono uno scempio. Per altro in bella vista e pertanto è infine arrivata la classica segnalazione di un lettore, anzi di più di uno. Parliamo dei "bagni" pubblici in via Turati, proprio sotto al campetto da calcetto della zona Bivio.
Una via dove anche grazie al traffico non elevato, c'è chi va a fare una passeggiata. E così è possibile ammirare lo stato degli ex bagni pubblici di via Turati. Ex perché non sono fruibili da molti anni e basta guardare le foto per avere un'idea di come siano ridotti.
Sporcizia di ogni tipo, porte scassinate e aperte, oppure rotte nella metà inferiore. Dentro di tutto, dagli arbusti trasportati dal vento a buste di plastica e bottiglie. Facile che sia dimora anche per animali randagi o selvatici.
Un vecchio vaso wc e un lavandino pressoché interamente ricoperti da incrostazioni la cui composizione sarebbe difficile definire persino a un chimico.
In alto la scritta che sa quasi di beffa: "bagni pubblici" scritto con smalto a solvente e pennello. Colore bianco, da una trentina di anni resiste al sole che prende al mattino poiché si trova proprio di fronte alla levata.
Se demolire è un verbo da sempre non contemplato dalle amministrazioni comunali monteneresi, forse si potrebbe almeno chiudere quelle porte, ma anche murarle.
I bagni pubblici di via Turati sono stati costruiti nell'ambito di un progetto generale riguardante la via, con marciapiedi, pubblica illuminazione. Erano i primissimi anni Novanta.
Era periferia, ora invece si trova a pochi passi dalla chiesa, dal secondo centro del paese in qualche modo. E questo è lo spettacolo che rappresenta. Da anni.



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