PETACCIATO. Il quindici per cento di un comunicato che parla di opere pubbliche dedicato a un attacco politico in codice. E si trova all'inizio, un attacco nell'attacco del testo, per usare un gioco di parole. Ma sono parole caricate con la polvere da sparo quelle del sindaco Antonio Di Pardo e della sua maggioranza. Senza tuttavia indicare chi sia il destinatario, com'è in uso spesso fra gli esponenti politici. Il tutto è andato in scena ieri nel piccolo centro costiero.
Un aggettivo o sostantivo, a seconda dei casi, è ripetuto cinque volte nelle prime nove righe. Ma nessun nome. E allora chi definisce "narcisista che torna" il sindaco Antonio Di Pardo?
Il comunicato inviato agli organi di stampa si intitolava in realtà "Trasparenza, impegno e risultati: la verità del lavoro per la collettività". Ma prima di un lungo elenco di opere pubbliche e interventi fatti dall'amministrazione, anche proseguendo il lavoro avviato da altre maggioranze molti anni fa, l'affondo per qualcuno che è definito narcisista. Prima di provare a individuare l'innominato che il sindaco attacca, vale la pena di riportare tal quale la parte di comunicato in oggetto. Eccola.
"È vero che un narcisista spesso torna dopo una rottura, ma il suo scopo non è riconciliarsi in modo sincero. In realtà, il ritorno è guidato dal bisogno di controllo, di riavere il nutrimento narcisistico e di sentirsi importante attraverso il potere esercitato sugli altri. Questa dinamica è un tentativo di manipolare e riaffermare il proprio dominio ormai perso. Il narcisista ritorna per ricevere vidimazione, attenzioni e affetto che rafforzano la sua autostima. Dopo che il narcisista si vede abbandonato, può sentirsi sfidato e spinto a riprendersi il controllo perso, soprattutto se si sente minacciato dal bisogno di riaffermarsi per dimostrare di avere ancora potere. Nel profondo i narcisisti possono soffrire di solitudine e un senso di abbandono che li spinge a cercare il contatto, anche se non sono capaci di vedere che ormai sono fuori gioco".
Non resta che tentare una sorta di tac con contrasto per provare a fare una diagnosi e individuare chi può essere il destinatario dell'attacco. È evidente che si tratta di qualcuno con cui il sindaco ha litigato (rottura, riconciliarsi) e che avrebbe perso "il proprio dominio". Inoltre è qualcuno che si sentirebbe "abbandonato", "ormai fuori gioco" e animato dal "bisogno di riaffermarsi per dimostrare di avere ancora potere".
L'analisi non può che partire da chi ha litigato con Antonio Di Pardo da quando è sindaco. E il primo nome che viene in mente è un omonimo (ma non parente), vale a dire Roberto Di Pardo. Con l'ex sindaco che gli ha passato il testimone nel 2024, poiché eletto consigliere regionale, Antonio ha litigato eccome a inizio anno. La crisi amministrativa, il rimpasto di giunta, la fuoriuscita dalla maggioranza degli elementi vicini a Roberto. La salvezza dell'amministrazione solo perché era l'unica lista e quindi non c'era una minoranza regolarmente eletta i cui voti, sommati ai dissidenti, avrebbero potuto causare il crac e il ritorno anticipato alle urne. Non è andata così, il sindaco Di Pardo si è salvato e il suo ex alleato ha perso "il proprio dominio", per tornare alle parole usate nel comunicato. La lite è andata avanti nei mesi successivi, anche con bordate a mezzo stampa.
Così come il riferimento può essere a Roberto Di Pardo quando si parla di abbandono e essere "ormai fuori gioco". Perché qualche mese dopo la manovra di palazzo dei suoi fidi non riuscita, ha rinunciato alle deleghe in Regione (trasporti e sanità). Oltre che problemi in casa anche a Campobasso: la rinuncia sarebbe arrivata dopo una furibonda discussione con il presidente della Regione Francesco Roberti.
E come se non bastasse, il comunicato del sindaco è arrivato con un tempismo che è difficile non ricollegare ad un'altra perdita di potere. Stavolta non di Roberto personalmente, ma di un suo fidato di lunga data: Nicola Del Re. Le indiscrezioni vogliono che sia stato estromesso dalla guida del Cosib (Consorzio sviluppo industriale Valle del Biferno), una nomina squisitamente politica, va da sé. Roberto e Nicola Del Re sono molto legati, famosa per esempio la foto del cif e ciaf (piatto tipico con guanciale di maiale fritto). Era l'inverno scorso, in piena crisi amministrativa a Petacciato.
In sintesi: il 7 novembre esce l'indiscrezione del siluramento dal Cosib, la sera successiva il comunicato di Antonio Di Pardo. Si fa peccato, per dirla alla Andreotti, a pensare che abbia ritenuto giunto il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e notare di colpo un aumento di ciò che definisce narcisismo?
E se si tratta di Roberto Di Pardo, a cosa si riferisce il sindaco Antonio quando parla di "ritorno"? C'è stato qualche ammiccamento per tentare una riconciliazione? Bocche cucite a Petacciato, ma quel che traspare dal comunicato della maggioranza è che non ci sono margini di trattativa e accettazione di pentimento. Con o senza narcisismi politici.
Immagine in alto realizzata con intelligenza artificiale Gemini
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