"Declassamento" del dirigente dell'urbanistica: arriva la selezione a tempi di record

Pubblicato oggi l'avviso. I retroscena di tensioni fra uffici e amministratori che vanno avanti dall'editto di agosto. E la grande incognita sulla durata dell'incarico: fino al 2026 o al 2028?

Rossano D'Antonio
27/12/2024
Attualità
Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. Le indiscrezioni volevano che l'editto di agosto avrebbe visto a inizio gennaio 2025 una prima attuazione pratica e così è: l'avviso per la selezione del nuovo capo settore di urbanistica e lavori pubblici è stato pubblicato oggi. In sintesi, il dirigente che non va giù alla maggioranza a breve vedrà ridimensionato il proprio incarico e arriverà qualcuno a sostituirlo. Tradotto ancora meglio, chi c'è sarà declassato a occuparsi di manutenzione, il nuovo prenderà in mano i settori principi fra quelli di competenza comunale e costerà almeno 53000 euro in più. Almeno, l'avverbio è d'obbligo, perché non è detto che lo si possa assumere soltanto fino a primavera 2026, vale a dire alla fine del mandato. Stavolta, più che in altre occasioni, occorre procedere con ordine e chiedere al lettore un po' di attenzione.
L'editto di agosto. In realtà i contrasti fra amministratori e l'impiegato che in municipio dirige da diciassette anni urbanistica, lavori pubblici e manutenzione sono iniziati tempo fa. Quelle che prima erano voci di corridoio, sono diventate man mano più insistenti nel corso dell'anno. In altre parole la maggioranza ridotta a sette dopo la spaccatura del 2023 non andava d'accordo col dirigente. E così a fine estate 2024 si è passati alle vie di fatto: i settori da quattro aumentati a cinque, lavori pubblici e urbanistica separati dalla manutenzione. Attenzione: negli altri Comuni, quando questi argomenti sono divisi, vedono sempre da una parte urbanistica e dall'altra lavori pubblici. Invece a Montenero sono tenuti insieme, è scorporata solo la meno prestigiosa manutenzione. Si susseguono varie delibere di giunta, dalle quali si evince che l'attuale titolare del quarto settore sarà degradato a manutentore e che la manovra costerà 53mila euro fino alla primavera 2026, data prevista per la fine del mandato dell'attuale amministrazione. Un fattore, questo, su cui torneremo fra qualche riga.
Le indiscrezioni si fanno sempre più rumorose e parlano di contrasti fra giunta e capo settore, questo il vero motivo del riordino secondo le solite malelingue. In Consiglio comunale come nelle delibere invece si disquisisce di voler sgravare il lavoro divenuto insostenibile, specie con l'arrivo dei fondi Pnrr, per l'attuale personale in organico. Sgravio di lavoro che significa declassamento di chi dirige il settore da diciassette anni ed è spesso richiesto da altri comuni vicini per consulenze. Va detto meglio: chi è chiamato finanche in centri abruzzesi per esprimersi su Piani regolatori, paesaggistici, licenze edilizie ecc. fra un po' dovrà occuparsi solo di riparazioni di fognature, buche sulle strade, affioramenti in superficie di perdite all'acquedotto ecc.
Altresì, se il motivo è il Pnrr, perché riordinare i settori ormai a fine mandato, con tutte le incognite del caso, come vedremo fra poco, e non già qualche anno fa, visto che il Pnrr è realtà da un pezzo?
Inoltre, stando alle affermazioni dell'ex consigliere di maggioranza Andrea Cardinali, il dirigente non avrebbe mai manifestato particolari patemi per sovraccarichi di lavoro. Ergo, non sarebbe stato lui a chiedere un aiuto, men che meno per farsi declassare di fatto.
La selezione del nuovo dirigente e le incognite. Chi vuole candidarsi a prendere il posto del dirigente inviso alla maggioranza ha tempo fino all'11 gennaio (link alla pagina con tutte le info in fondo) e sarà valutato da una commissione ad hoc. Ma non sarà questa a decidere chi, ingegnere o architetto, riceverà l'incarico, perché spetterà alla sindaca Simona Contucci l'ultima parola. Detto meglio, la commissione di almeno tre esperti interrogherà sì i vari candidati, esaminerà i vari curriculum, stilerà sì un elenco in cui indicare almeno tre più bravi, ma poi "il sindaco procederà con la scelta del candidato ed emetterà il relativo decreto di nomina". Ancora più semplicemente: sarà la prima cittadina a decidere.
Ragionevole supporre che non prima della primavera avverrà il passaggio di consegne o declassamento che dir si voglia. Il che significherà più o meno un anno prima della fine del mandato e delle nuove elezioni comunali. Ed è qui che arriva un'altra incognita: quanto durerà l'incarico del nuovo capo di urbanistica e lavori pubblici? Ecco pronto un altro enigma.
Il nuovo dipendente sarà assunto a tempo determinato ai sensi dell'art. 110 del Testo unico degli enti locali, il quale prevede che la durata dell'assunzione sia uguale a quella del mandato del sindaco. In questo caso, pertanto, fino alla primavera 2026. Ma è la Giurisprudenza, la Cassazione in particolare, a stabilire che invece detti contratti non possano durare meno di tre anni (e massimo cinque). E allora, il nuovo titolare di urbanistica e lavori pubblici a Montenero resterà in carica fino alla primavera 2026 o fino al 2028 e quindi anche con la nuova amministrazione?
Un dettaglio non da poco, come ha evidenziato in uno degli ultimi Consigli comunali il consigliere di minoranza Nicola Palombo. Perché in bilancio i fondi per pagare il nuovo dirigente sono individuati fino all'inizio del 2026, il che significa che, se l'incarico durerà tre anni e quindi di più, chi arriverà alla guida del Comune dovrà trovare la restante quota di soldi per pagare ciò che è stato deciso dai predecessori. Sempre che gli attuali amministratori non siano così sicuri di tornarci da ritenere di poterci pensare a tempo debito.
La tensione fra uffici comunali e apparato politico. Dall'editto di agosto in poi l'aria è cambiata in municipio e una certa circospezione fra struttura burocratica e amministrazione pare persistere. Va notata la velocità con cui si è arrivati alla selezione del nuovo dirigente: sei mesi contro oltre un anno per analogo incarico che riguardava il capo settore vigilanza nel 2021-2022 (ovviamente c'era il Covid, la scusa per tutte le stagioni). In tutta evidenza i tempi lunghi della pubblica amministrazione, un mantra dell'attuale maggioranza, a volte sono lunghi a volte no. La selezione per il capo settore si va così ad aggiungere a casa Caroselli affidata a un'associazione di Termoli e ai lavori per far diventare asilo nido il terminal: tre casi di veloci tempi della pubblica amministrazione. Misteri della pubblica amministrazione.
Temi correlati:
link alla pagina sul sito del Comune di Montenero di Bisaccia con l'avviso pubblico
Grandi opere e conflitti di maggioranza aspettano il nuovo dirigente dell'urbanistica (18/10/2024)
Costa 53mila euro togliere l'urbanistica al capo settore. La tensione in Comune continua (17/10/2024)
Tensione in municipio per il rimpasto dei settori (28/09/2024)

Leggi altre notizie su Montenero Notizie
Condividi su: