Quale futuro per la maggioranza dopo Consigli e note choc?

Anche con i numeri risicati si può andare avanti fino al 2025, ma la leadership della Contucci è ancora salda o ci sarà qualcun altro a guidare il centrodestra montenerese?

Rossano D'Antonio
06/09/2023
Politica
Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. Dopo la perdita dei primi eletti, dopo i Consigli e le note choc, dopo la perdita di cariche in Commissione, che destino avrà l'amministrazione comunale? Durerà, si spaccherà ancora, in tal caso irrimediabilmente, imploderà sotto le sue stesse contraddizioni?
Difficile fare previsioni, ma qualche riflessione nasce da sé quando la crisi va avanti da alcuni mesi e dopo litigi che sembravano impensabili all'indomani della schiacciante vittoria del 2020. È ormai pacifico che i big regionali non metteranno becco nella questione, nemmeno quel Fratelli d'Italia che pure è stato il partito colpito dall'esclusione dalla giunta di Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Tuttavia dopo l'ultimo Consiglio comunale di lunedì la sindaca Simona Contucci, a precisa domanda, non ha lesinato risposte in proposito. L'occasione per analizzare, leggere tra le righe se possibile, quanto detto a Monteneronotizie dalla prima cittadina subito dopo il Consiglio comunale abbandonato dalla minoranza e da due (ex) di maggioranza, stavolta.
"È nella storia delle cose – l'attacco di Simona Contucci in risposta alla domanda su cosa stia succedendo alla sua squadra -. È successo, succede che le criticità restino, succede che si ricompongano". Par di capire che la sindaca non escluda si possa tornare a dialogare con la parte politica che si è alienata all'indomani delle elezioni regionali di giugno. Ricomporre, ossia fare pace con la corrente che fa capo a Nicola Travaglini? Con l'ex sindaco è noto che i rapporti si sono raffreddati abbastanza presto dopo le comunali di tre anni fa; finché non si è arrivati allo scontro aperto con le candidature regionali dell'assessora Tania Travaglini e dell'allora consigliera Fiorenza Del Borrello, ambedue di maggioranza, in rotta fra loro. Nessuna delle due eletta, maggioranza spaccata definitivamente: fuori dalla giunta i due assessori facenti capo all'ex sindaco Travaglini.
Ed è forse sperando in una ricomposizione che Fratelli d'Italia ha finora taciuto sul siluramento di una sua esponente? Alle comunali mancano due anni, tempo ce ne sarebbe.
Tornando all'intervista post Consiglio, la Contucci ha anche spiegato la sua versione sul siluramento. 
"L'attività di delegittimazione di un sindaco non può andare oltre, quindi è necessario che un sindaco venga riconosciuto da tutta la maggioranza". In sostanza la conferma di quanto già spiegato nel comunicato stampa uscito subito dopo il rimpasto di inizio agosto: con la Travaglini e Cardinali non funzionava più, li ho estromessi dalla giunta. E a questo punto si va avanti in sette.
Sarà un problema? Non è detto, d'altronde nell'era ante elezione diretta del sindaco le maggioranze erano sistematicamente composte col minimo scarto, vale a dire due soli consiglieri in più, essendo il loro numero pari. Anche Simona Contucci potrebbe tranquillamente andare avanti con un numero in più in Consiglio da qui al 2025. Certo ci sarà, a giorni, la perdita della presidenza di Commissione, poiché ormai in una maggioranza così risicata facilmente si cumulano le cariche e le eventuali incompatibilità. Ma si può andare avanti, se zoppicando si vedrà.
Resta il fatto di aver perso a metà del percorso i due primi eletti. Resta la sconfitta alle elezioni regionali della corrente facente capo alla sindaca, che ha preso quasi la metà dei voti dell'antagonista guidata dal predecessore Nicola Travaglini. Resta una leadership che ha traballato, nonostante il colpo di reni, a quel punto quasi inaspettato, dell'azzeramento della giunta.
E allora, per quanto sia presto, diventa inevitabile chiedersi come si presenterà il centrodestra montenerese alle comunali del 2025. E con chi alla guida?
Se come la Contucci pare non escludere ci sarà una "ricomposizione della criticità", sarà davvero facile convergere sul suo nome e così riconfermarla candidata sindaco? Oppure la notte dei lunghi coltelli che non si è vista a cavallo del Ferragosto, quando Fratelli d'Italia ha taciuto, arriverà dopo lunga gestazione sotto forma di veto? E in quel caso, poiché sarà scontato il veto incrociato ai danni di Nicola Travaglini, chi sarà il volto nuovo del centrodestra? Presto per dirlo, si ripete, ma è importante ribadire che questi ragionamenti, che oggi non sembrano più tanto fantapolitica, erano impensabili fino a un anno fa. Fino ad allora la riconferma della Contucci era fatto assodato. Ora?
Nel frattempo c'è da andare avanti e finire il mandato per la maggioranza mutilata e reduce da errori a catena dopo azzeramento, abbandoni di Consiglio, sviste sul numero legale, note velenose contro gli avversari poi riconosciute come inesatte. Lo spettacolo continua.
Nella foto la sindaca Simona Contucci durante la votazione per il nuovo presidente del Consiglio nella seduta del 4 settembre
Temi correlati:
La maggioranza invischiata nella nota che essa stessa ha scritto (05/09/2023)
Stavolta se ne va la minoranza e arriva l'ammissione che era tutto regolare l'altra volta (04/09/2023)

Leggi altre notizie su Montenero Notizie
Condividi su: