Torna in Consiglio la crisi della maggioranza

Nove gli ordini del giorno e qualche mal di pancia, seduta convocata dal vice Monturano. Prevista nomina del nuovo presidente del Consiglio: Cabiria Calgione e Antonio Potalivo in pole

Rossano D'Antonio
08/08/2023
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Nove gli ordini del giorno nel primo Consiglio comunale post crisi e con la nuova giunta, che sarà appunto presentata a inizio seduta. A convocare la riunione Gianluca Monturano, in qualità di vice presidente, poiché il titolare della carica da inizio mandato a qualche giorno fa, Nicola Marraffino, è diventato assessore. Le due cariche sono infatti non compatibili. L'appuntamento è per venerdì 11 agosto alle ore 18:30, mentre l'eventuale seconda convocazione è fissata a lunedì 14 agosto, stesso orario tardo pomeridiano.
Un orario insolito, visto che da parecchio i Consigli comunali sono convocati sempre di mattina. Insolito perché insolito è chi ha riunito i capigruppo e deciso che così doveva essere, vale a dire il vice Monturano, che è un consigliere di minoranza.
Una riunione dei capigruppo durante la quale non sarebbero mancate discussioni, in particolare sulla necessità di indire il Consiglio a ridosso del Ferragosto. Sono servite due sedute e solo stamane sono arrivati a una specie di accordo. O meglio, Fabio De Risio e il vice presidente Monturano si sarebbero imposti.
Venerdì si comincerà con la comunicazione da parte della sindaca Simona Contucci sulla nuova giunta, composta mercoledì scorso dopo l'azzeramento che fa ancora discutere. A seguire una serie di ordini del giorno presentati dai consiglieri di minoranza De Risio e Monturano. Una mozione perché si abolisca la figura del presidente del Consiglio comunale. In pratica, approfittando della vacatio dovuta al passaggio in giunta di Marraffino, riportare le cose come sono state fino al 2010, con il sindaco a dirigere le assise anziché un'altra figura (con relativa, per quanto modesta, indennità).
A seguire sei interpellanze, di cui le prime tre riguardanti il recente rimpasto di giunta e, di conseguenza, la crisi nella maggioranza. Una ciascuno per gli ex assessori oggi semplici consiglieri Tania Travaglini e Andrea Cardinali, una per la sindaca Simona Contucci. Le altre interpellanze riguardano la social card, la Marina, la gestione degli incendi e la tutela del territorio.
In chiusura l'elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, argomento per il quale si possono fare varie ipotesi. Difficilmente si può affidare la carica a Monturano o De Risio, per altro autori di una mozione affinché sia abolita la figura. Così come non parrebbe ipotizzabile l'elezione di un componente l'altro gruppo di minoranza. Difatti secondo indiscrezioni la (nuova) maggioranza avrebbe fatto un'avance a Nicola Palombo, che avrebbe rifiutato. Esclusi anche i due ex assessori Cardinali e Travaglini, ormai in aperta guerra con sindaca e resto della maggioranza. Non resterebbero che due nomi (dei sette rimasti, cinque fanno parte della giunta): Cabiria Calgione e Antonio Potalivo. Sempre che non si decida di eliminare il presidente del Consiglio, ma in tal caso significherebbe accettare la bontà della mozione presentata dai due di minoranza, tesa ad abolire la figura e tornare a far presiedere le sedute al sindaco, come da Statuto.
Un Consiglio dove nessun ordine del giorno è proposto dalla maggioranza, la stessa che nelle assise degli ultimi due anni ha quasi sempre portato in discussione solo ratifiche e atti dovuti per decisioni già prese in giunta. Adesso è chiamata, di nuovo, a parlare della crisi. Sarà inoltre interessante sentire il parere dei due assessori esclusi. Nel Consiglio del 28 luglio Cardinali ha dichiarato di voler mettere un punto dopo le regionali e continuare l'attività amministrativa, in sostanza superare le frizioni con sindaca e resto della maggioranza. Cinque giorni dopo, evidentemente inaspettato, il boccone al vetriolo dell'azzeramento ed estromissione. Cosa diranno venerdì lui e Tania Travaglini?
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