MONTENERO DI BISACCIA. Quanto tempo ancora bisognerà aspettare per una replica? E arriverà? A quasi una settimana dall'azzeramento della giunta da parte della sindaca Simona Contucci, sorprende il silenzio delle "vittime" del provvedimento, vale a dire gli assessori non riconfermati: Tania Travaglini e Andrea Cardinali. Un rimpasto di giunta accompagnato, lo stesso giorno, da un comunicato della prima cittadina in cui ha sparato ad alzo zero contro la metà della giunta con cui non era più in sintonia.
E sorprende altresì il silenzio del partito di riferimento dei due, lo stesso con cui l'ex assessora ha corso alle recenti regionali. E si tratta del primo partito molisano e italiano: Fratelli d'Italia. Che tace.
La sindaca Simona Contucci ha azzerato la giunta mercoledì scorso e l'ha ricomposta subito dopo. Un provvedimento su cui si vociferava da settimane, dall'indomani delle elezioni regionali di fine giugno, quando la maggioranza si è divisa per il sostegno ai vari candidati. Due dei quali facenti parte della maggioranza: la Travaglini e Fiorenza Del Borrello. Quest'ultima sostenuta dalla Contucci ma uscita dalla competizione intestina sconfitta. Sono seguite settimane convulse. Da un lato gran parte della maggioranza che si ricompattava intorno alla sindaca. Dall'altro la Travaglini e Cardinali sempre più isolati, per quanto forti di un consenso (alle regionali) invidiato dagli avversari interni. La Contucci pressata affinché azzerasse e, facendo entrare in giunta Nicola Marraffino e Fiorenza Del Borrello, facesse contenti i cavalieristi e la Del Borrello.
L'azzeramento è infine arrivato, in giunta sono entrati i due consiglieri appena citati, e sono rimasti fuori i due più votati alle comunali di tre anni fa: Cardinali e la Travaglini appunto. I due, per capirsi, che fanno capo all'ex sindaco Nicola Travaglini. Con questi la sindaca Contucci è ora più che mai in attrito.
Eppure, dopo quasi una settimana, non si sente ancora nessuna dichiarazione, nessuna replica da parte degli ormai ex assessori. Questo nonostante la prima cittadina abbia rivolto accuse dure ai due nel comunicato uscito lo stesso pomeriggio dell'azzeramento. Vale la pena di ripercorrerne, di nuovo, i passaggi salienti. "La fiducia fra un sindaco e un assessore (...) non viene meno solo quando è il sindaco a non avere più fiducia in un proprio assessore, ma anche quando è quest’ultimo a non avere più fiducia nel suo sindaco e nella strategia complessiva (...), per il bene del territorio e della comunità. Questo è quello che è accaduto alla nostra amministrazione".
Si tratta della chiara indicazione di chi secondo la sindaca Contucci è stato responsabile dell'azzeramento: gli stessi assessori. Loro avrebbero perso la fiducia verso il capo della giunta e dell'amministrazione comunale. Estrometterli sarebbe stato il passo obbligato. Ma non solo, perché nel comunicato si leggeva, ancora: "E le modalità di tale sfiducia, che ho subìto nelle ultime settimane, hanno reso più faticoso e travagliato l’ultimo tratto di viaggio della nostra amministrazione". Qui la mira è presa con un cannocchiale ad alta precisione: se negli ultimi tempi l'attività amministrativa è stata deludente, la colpa è di quei due. La colpa se le cose vanno male è di Tania Travaglini e Andrea Cardinali. Mica bruscolini, qui la sindaca ha fatto fuoco a palle incatenate.
E allora, tornando alla domanda di apertura, perché non si ode nessuna replica dai chiamati in causa? Si faranno sentire in Consiglio comunale? D'altronde ne va convocato uno in tempi brevi anche solo per nominare il nuovo presidente del Consiglio, visto che Marraffino si è dovuto dimettere per diventare assessore al posto di Cardinali.
Quanto al partito in cui la Travaglini si è candidata alle regionali, quel Fratelli d'Italia che anche a Montenero come altrove è stato il più votato, ha intenzione di assorbire senza fiatare accuse del genere? Alla sua esponente? Un dettaglio non da poco è che la crisi in maggioranza, latente da tempo, sia esplosa subito dopo il voto. Detto diversamente, l'azzeramento di giunta potrebbe essere interpretato, da Fdi, come una vendetta post elettorale: sono stata battuta alle urne, vi faccio vedere in giunta.
La candidatura di Tania Travaglini è stata sostenuta, al pari delle altre, anche dai big di Fratelli d'Italia, come l'assessore regionale uscente Quintino Pallante e il senatore Costanzo Della Porta. Sono venuti a Montenero, dove hanno partecipato all'incontro che, fra tutti, è stato il più affollato, fra l'incredula delusione delle altre correnti di maggioranza. E in quella riunione, si ripete la più affollata, mancavano tutti gli esponenti della maggioranza, a cominciare dalla sindaca Simona Contucci. C'erano soltanto Cardinali e la Travaglini. E dire che negli ambienti Fdi monteneresi circola ancora adesso la convinzione che all'inizio anche la sindaca si sia detta favorevole alla candidatura unica, in quota Fdi, della sua assessora. Ne avrebbero per essere risentiti, insomma.
Alla domanda sulle frizioni in amministrazione comunale, scatenate dalla doppia candidatura alle regionali in maggioranza, i big di Fdi glissavano comprensibilmente alla vigilia del voto. Ma ora che quelle stesse frizioni sono diventate cacciata dalla giunta comunale dei loro referenti locali, con accuse certo non tenere, si sentirà una presa di posizione di Pallante e Della Porta o di altri vertici regionali di Fratelli d'Italia?
Nella foto da sinistra Nicola Travaglini, Costanzo Della Porta, Tania Travaglini e Quintino Pallante durante il comizio a Montenero di Bisaccia il 22 giugno 2023
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