MONTENERO DI BISACCIA. Alla fine fra le quattro fatte un mese fa si è rivelata giusta l'ipotesi del temporeggiatore. In maggioranza ognuna delle fazioni in lotta ha aspettato e alla fine sono arrivate a una specie di accordo. O patto di non aggressione, che se si tramuterà in una guerra di nervi in questi due anni di mandato rimasti si vedrà.
È una maggioranza all'apparenza ricompattata quella che esce dal Consiglio comunale di ieri mattina, dove alle varie interpellanze di due consiglieri di minoranza la risposta è stata: andiamo avanti. Lo hanno detto chiaramente sia l'assessore Andrea Cardinali, sia la sindaca Simona Contucci. Ma se si vuol dar retta all'adagio secondo cui il diavolo si nasconde nei dettagli, vale la pena di analizzare cosa hanno detto la prima cittadina e il suo vice. Acerrimi nemici fino a qualche giorno fa, specie dopo le elezioni regionali, di nuovo alleati per portare avanti l'operato amministrativo.
Cosa ha detto Cardinali. Il vice sindaco ha detto di aver appoggiato la collega Tania Travaglini alle recenti elezioni regionali. Ha confermato l'esistenza di più correnti nella maggioranza, facenti capo ad altrettanti esponenti/candidati regionali: "quando ci sono tornate elettorali come le regionali, spesso ci sono correnti che vanno in direzioni opposte" le sue parole. Ma poi ha subito voluto rassicurare che si va avanti con l'amministrazione comunale: "le regionali sono finite, abbiamo messo il punto, siamo tornati a lavorare per i problemi di Montenero". Ha poi affermato di essere totalmente in linea con la sindaca.
Cosa non ha detto Cardinali. E che in fondo era ingenuo aspettarsi dicesse... Non ha parlato dei dettagli della crisi che arriva un po' da più lontano delle regionali. Non ha parlato della famosa riunione di maggioranza la sera della festa di san Paolo, quando lui e Tania Travaglini si sono meravigliati che mancasse il resto della maggioranza davanti al palco dei 99 Posse. Perché erano in municipio, ad analizzare il voto pare, e non li avevano chiamati. Cardinali altresì non ha spiegato come sarà andare avanti due anni con il gelo che caratterizza il rapporto fra lui e la Travaglini da una parte, la sindaca e il resto della maggioranza dall'altra. E in fondo occorrerebbe la sfera di cristallo per saperlo. Certo non si prospetta facile. In giunta, già da un po', c'è tensione.
Sono occorse settimane, ma dopo il voto alle regionali le varie correnti si sono tramutate in due fazioni. Da una parte i contucciani: la sindaca stessa, i cavalieristi (Nicola Marraffino, Antonio Potalivo e Cabiria Calgione), Loredana Dragani (che preferisce ostentare certa autonomia), Fiorenza Del Borrello (che pure ha avuto frizioni con la Contucci dopo le regionali) e Claudio Spinozzi. Dall'altra i travagliniani, nel senso che fanno riferimento all'ex sindaco Nicola Travaglini e che sono appunto Andrea Cardinali e Tania Travaglini.
Nelle riunioni di maggioranza sono tornati a vedersi tutti, niente più buggerature come la sera dei 99 Posse. Eppure ci sarebbe ancora da lavorare in maggioranza per tornare a un clima sereno. In sintesi, ciò che Cardinali ieri non ha detto, e probabilmente nemmeno avrebbe potuto, è come prevede saranno questi due anni di attività amministrativa con le tensioni ancora tutte sul campo fra la sua corrente (travagliniana) e quella ben più numerosa della sindaca (contucciana).
Cosa ha detto Simona Contucci. "Il sindaco attribuisce le deleghe sulla base di un rapporto fiduciario (…), è giusto rassicurare tutti che arriveremo a fine consiliatura (...)". Ma anche, rivolgendosi a Fabio De Risio che aveva esposto l'interpellanza: "le chiedo di non tirare in ballo l'ex sindaco, perché ha chiesto espressamente, attraverso gli organi di stampa, di non essere tirato in ballo, il sindaco in questo momento sono io".
Cosa non ha detto Simona Contucci. Nel dire che tra la sua figura e quella degli assessori deve esserci estrema fiducia, ci si poteva aspettare, visto il tenore della discussione, che almeno menzionasse i due assessori Cardinali e Travaglini. In sintesi che specificasse, che rassicurasse ancora più chiaramente: con loro va tutto bene. Ha invece parlato genericamente, un voler volare alto o difficoltà persino a pronunciarli quei due nomi?
Anche la Contucci non è scesa nei dettagli, come quelli di certe riunioni infuocate degli ultimi mesi. Per esempio la porta che avrebbero sbattuto andandosene Cardinali e la Travaglini, dopo aver appreso che quest'ultima non sarebbe stata l'unica candidata di maggioranza. Non ha spiegato, e in fondo era ingenuo aspettarselo, come sia arrivata alla decisione di non azzerare la giunta, cosa che qualcuno dei suoi consiglieri di maggioranza si aspettava. Non ha spiegato, nemmeno lei, come pensa di andare avanti con mezza giunta con la quale i rapporti sono freddi da un bel po'.
Simona Contucci ha poi menzionato l'ex sindaco, solo perché lo aveva già fatto l'interpellante De Risio, e ancora una volta senza riuscire a dirne il nome. Per la verità, visto che quella dichiarazione Nicola Travaglini l'ha rilasciata a suo tempo a Monteneronotizie, non disse di "non voler essere tirato in ballo", ma di non voler tornare a fare il sindaco. Perché in ballo c'è tornato eccome, spingendo pubblicamente e in ogni dove per la candidatura dell'omonima Tania, oltre che aggirandosi raggiante il pomeriggio dello spoglio, dopo la secca affermazione sulla concorrente in maggioranza Fiorenza Del Borrello.
La tensione fra l'ex e l'attuale sindaco, in sostanza, sembra essere arrivata a una specie di armistizio. Una sospensione delle ostilità che arriva dopo il fallimento dell'ipotesi soccorso rosso, vale a dire il sostegno di due consiglieri di minoranza richiesto dalla stessa maggioranza. E così, quando a nessuno conviene guerreggiare in campo aperto, con azzeramento di giunta e conseguente voto contrario degli assessori nel frattempo divenuti ex, meglio temporeggiare, aspettare che tutto si plachi da sé.
E se in giunta continueranno le tensioni si vedrà strada facendo, si temporeggerà, come Quinto Fabio Massimo ma senza il suo stile.
Infine, nel 2025, prepararsi per le nuove elezioni, chissà, provando a ritrovare l'unità persino con quel Nicola Travaglini del quale la sindaca Contucci non riesce nemmeno a pronunciare il nome.
Sullo stesso tema:
Torna la pace in maggioranza, si va avanti fino al 2025 (28/07/2023)
Link alla pagina Youtube del Comune di Montenero di Bisaccia con il video del Consiglio del 28 luglio 2023
Nella foto in basso: Simona Contucci e Nicola Travaglini all'epoca quando questi era sindaco e lei assessora