MONTENERO DI BISACCIA. Volendo seguire il filone iniziato con gli altri articoli specifici, stavolta a farsi la doccia a scrocco sono stati parte di quanti hanno assistito alla partenza del Giro d'Italia cinque anni fa. In quel 2017, infatti, l'evento più importante a Montenero fu la partenza di una tappa della seconda più prestigiosa grande corsa a tappe del mondo.
Per quella stessa annata il Comune ha appena avviato le procedure per riscuotere più o meno con la forza una serie di fatture non pagate per il servizio idrico e per i rifiuti. Come si diceva in apertura, rientrano in quelle bollette anche le docce fatte nel maggio 2017 dopo aver visto Nibali, Quintana, Dumoulin ecc. in piazza della Libertà. D'altronde era una bella giornata calda, facile che sia occorsa una rinfrescata dopo aver visto corridori, biciclette che costano quasi quanto una macchina, miss bellissime ecc.
L'importo della Tari (tassa sui rifiuti) non riscossa è di circa 200mila euro che, con spese e sanzioni nel frattempo maturate, arriva a complessivi 266.379 euro. Più bassa la cifra dovuta da chi non ha pagato in quel 2017 l'acqua: 97mila che diventano 105.475 euro con le spese. Queste le somme che una professionista incaricata con le determine 232 e 233 dovrà riscuotere per il Comune coattivamente, tramite avvisi di accertamento esecutivi.
L'attuale provvedimento arriva dopo altri analoghi, come accennato, relativi ad annate ancora precedenti, fino al 2008. Solleciti di pagamento emessi da maggio a oggi, per una somma complessiva che ha superato il milione di euro.
Nelle foto il municipio illuminato in occasione del Giro d'Italia e i corridori in via Carabba negli istanti prima dell'avvio di tappa
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