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L'Asd Calcio Montenero "nel pallone" dopo gli abbandoni di massa. Tensione anche in Comune

Ieri gli addii di tre dirigenti e di un allenatore, nei giorni scorsi di altri due. Nella sezione giovanile l'origine dei problemi. Intanto domani partecipazione un po' forzata alla festa dello sport

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Sei elementi in pochi giorni, persino con qualche accenno di polemica: difficile negare che le cose in quel dell'Asd Calcio Montenero vadano per il meglio. E ad ammetterlo a denti stretti, ma sono indiscrezioni, pare siano persino i dirigenti. Quelli rimasti si intende.
Ieri pomeriggio si è diffusa dapprima la notizia sotto forma di voce, poi è arrivato il comunicato ufficiale della società, che ai primi nomi ne ha addirittura aggiunti altri. Hanno rassegnato le dimissioni Corrado Catalli (vice presidente), Giuseppe Romantini e Nicola Potalivo (consiglieri). Tre che ogni domenica, nonché nei giorni feriali invisibili ai più, erano allo stadio a far sì che tutto funzionasse. La loro defezione non può passare inosservata.
Non bastasse è andato via anche l'allenatore Francesco Di Bernardo, che curava le sezioni giovanili. Sarà che tecnicamente non si possono chiamare dimissioni, ma mancato rinnovo del contratto scaduto a giugno, il mister pare abbia lasciato un messaggio di addio che non lascerebbe spazio ad equivoci. In sintesi, sarebbe in aperto contrasto con la gestione della scuola calcio dell'Asd Montenero, definita addirittura "ludoteca". Certo non qualcosa che può definirsi un congedo amichevole.
Alle quattro defezioni annunciate ieri, inoltre, si aggiungono altre due dei giorni scorsi e in questo caso si tratta di cambio di fronte. Nando Di Pinto e Felice Iannone, sempre del settore giovanile, sono passati alla concorrenza, a quel Deportivo Montenero nato l'anno scorso e mai realmente sopportato dalla più vecchia società calcistica. I cui problemi, sembra più che evidente, albergano soprattutto nella gestione del settore giovanile e quindi la scuola calcio dell'Asd. Secondo indiscrezioni ci sarebbero conflitti persino per gli orari degli allenamenti, laddove i grandi avrebbero occupato spazi normalmente riservati ai più piccoli.
Intanto le dimissioni sono sei, mica poche. Un terremoto societario che arriva alla vigilia della serata dedicata allo sport, che si terrà domani sera in piazza della Libertà e che, fosse solo per una questione numerica, dovrebbe vedere l'Asd Calcio Montenero in prima linea. Ma le dimissioni di massa sono una batosta da cui la dirigenza vorrebbe riprendersi in fretta e, nonostante tutto, esserci domani sera. Sono sempre indiscrezioni, ma che non tiri una buona aria nell'ambiente rossoblù è difficile negarlo.
Pare che persino nell'amministrazione comunale sia stato avvertito lo scossone. D'altronde è noto che la maggioranza si considera quasi parte della società, specie la sindaca Simona Contucci e l'assessore allo Sport Claudio Spinozzi, messi a parte di qualsiasi iniziativa in seno all'Asd Calcio Montenero. Tuttavia, se di ingerenza si tratta, è stata la stessa società a cercarsela nell'autunno 2023, in un momento di crisi. La maggioranza non fece altro che seguire le orme delle omologhe che, anni prima, avevano fatto lo stesso: aiutare il calcio locale nella speranza di ricevere in cambio consensi e voti. Cosa difficile, vista l'estrema eterogeneità dell'ambiente calcistico.
Sono sempre indiscrezioni, ma pare che ieri la notizia delle defezioni di massa non sia stata accolta con favore nel Palazzo.

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