Il 5 novembre 2023 il Montenero ha dovuto trovare un presidente che prendesse il posto del presidente dimissionario GIuseppe Taddeo, dopo la riunione del direttivo si è pensato ad un nome di una persona per bene, seria e volenterosa che potesse fungere da stimolo a dirigenza e squadra.
La persona in questione è uno stimato imprenditore locale, noto per i modi gentili, ma soprattutto buoni ed educati: Tonino Pezzotta, che è anche il papà del capitano..
Buongiorno presidente.
Buongiorno a tutti i lettori di MonteneroNotizie. Come prima cosa volevo salutare tutti e ringraziare te Leo per l’intervista, premetto che sono arrivato a stagione iniziata, ho seguito questa nuova società dalla sua nascita e quando mi è stato proposto di diventare presidente, non ci ho messo molto ad accettare per mille ragioni, ma soprattutto per dare una mano alla rinascita del calcio nel nostro paese.
Quando avete iniziato a crederci?
Sapevo che l’obiettivo primario ad agosto era una salvezza tranquilla, per poi pian piano andare a migliorare il piazzamento dell’anno precedente, ma con il passare delle giornate, la squadra portava a casa sempre ottimi risultati, anche contro squadre più quotate di noi, ricordo il secco 5-1 con l’Isernia dopo poche giornate, contro una candidata seria a vincere il campionato, poi c’è stato il mio insediamento e la squadra con tutta la dirigenza si è unita ancora di più, portando a casa risultati sempre più importanti. Con il passare delle giornate ci credevamo sempre di più senza mai sbilanciarci in nessun discorso, fino alle ultime giornate quando i giochi erano fatti e sapevamo di giocarci tutto in quest’ultima partita.
Tra alti e bassi siete riusciti a tenere il gruppo sempre unito. Che stagione è stata?
È stata una stagione lunga, con alti e bassi come hai anticipato, ma una stagione bellissima e culminata con un traguardo importantissimo per tutti. Dal mio arrivo ho sempre cercato di creare un gruppo solido dove tutti dovevano fare la propria parte e senza che nessuno cercasse di remare contro corrente, tutti uniti in una sola direzione e ho trovato tante persone, tra dirigenti e giocatori che mi hanno sostenuto e tutti insieme ci siamo sostenuti l’un l’altro anche in momenti più difficili, che per fortuna non sono stati molti.
Cosa ne pensate di questo gruppo?
Questo gruppo è un gruppo davvero unito, sono dei giocatori straordinari, ma prima di tutto dei ragazzi davvero splendidi, mai una parola fuori posto, sempre concentrati e sempre pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro.
Quale è il tuo hobby preferito?
Un mio hobby anni fa era sciare, abbiamo trascorso qualche soggiorno sulle Alpi o anche qualche giornata qui in Molise negli anni passati, ma mi piace ovviamente seguire il calcio o anche la Formula Uno.
Che lavoro fai?
Penso che molti di voi già lo sappiano, sono titolare di una piccola impresa edile di pitturazione e finitura edile qui nel paese.
Quale è il tuo piatto preferito?
Per fortuna abbiamo tutti il piacere di mangiare ottimo cibo nelle nostre zone, ma tra tutti quelli cucinati da mia moglie il pollo ripieno al sugo è il mio preferito.
Cosa hai pensato al 39° minuto della finale contro il Baranello, cioè quando il "capitano" è stato costretto ad uscire per infortunio?
Ho visto subito che il nostro capitano dopo il brutto intervento era dolorante, lo conoscete tutti ormai, lui ha provato a stringere i denti per più di mezz’ora, purtroppo alla fine ha dovuto lasciare il campo, ma nessuno di noi si è disperato, non perché non fosse importante il capitano, ma perché conosciamo i nostri ragazzi e sappiamo che chi avrebbe preso il suo posto, avrebbe buttato il cuore oltre l’ostacolo, proprio come il capitano e così è stato, tutti hanno dato il 110% e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Cosa hai pensato al triplice fischio?
Diciamo che la partita l’abbiamo fatta noi, una volta andati sotto ci sono stati 10 minuti difficili in cui la squadra era un po’ stordita e anche sugli spalti iniziava ad aleggiare una brutta aria, ma poi tutti hanno ricominciato ad a incitare i nostri ragazzi e loro in mezzo al campo hanno ricominciato a macinare gioco e quando poi l’abbiamo ribaltata sembrava tutto in discesa, i ragazzi del Baranello, cui faccio i complimenti, hanno fatto di tutto per metterci i bastoni tra le ruote, ma arrivati agli ultimi minuti sembrava fatta, tutti in tribuna aspettavamo solo il triplice fischio e nel momento in cui l’arbitro ha fischiato non so cosa ho pensato, è stato un insieme di emozioni, di felicità , gioia, tutta la tribuna, i giocatori, i bambini, tutti a festeggiare un traguardo per certi versi storici. Ricordo ancora l’ultima volta, circa 8 anni fa, quando io ero in società e l’allora Real Montenero fallì e non ci fu per anni una squadra di calcio nel paese, a distanza di tanti anni raggiungere di nuovo la massima categoria regionale con un intero paese al seguito a festeggiare tutti insieme, mi ha riempito di gioia.
Cosa hai pensato al rientro a casa, quando molta gente era riversata in piazza in attesa di festeggiare con voi?
Beh, diciamo che ho già risposto in linea di massima, una gioia immensa, seguire la squadra tutte le domeniche, durante la settimana negli allenamenti, e vedere che tutti i nostri e loro sacrifici hanno portato a questo risultato, è davvero una cosa meravigliosa, i ragazzi avevano ricominciato 5 anni fa nel vecchio stadio Bisaccia, con poche decine di persone al seguito e dopo 5 anni, vedere un intero paese festeggiare tutto unito, per un traguardo raggiunto tutti insieme è stata una delle emozioni più forti, che ci rende orgogliosi e davvero molto felici, ma che soprattutto ci fa venire ancora più voglia di rimboccarci le maniche e continuare sulla giusta strada che abbiamo intrapreso. Non sarà facile perché ora il livello si alzerà , le partite saranno più dure e difficii e anche per noi dirigenti ci saranno nuove sfide da superare, ma sappiamo che tutti uniti, dirigenza e squadra ma soprattutto con tutti voi tifosi, con il vostro supporto, sappiamo che nulla è impossibile e potremmo toglierci belle soddisfazioni… non posso fare promesse che non posso mantenere, ma posso promettere che faremo tutti il 110% per rendere i tifosi, più orgogliosi di noi.
Infine un ringraziamento a tutto coloro che tutti i giorni danno una mano alla società e a tutti coloro che danno un piccolo contributo per sostenere la nostra squadra nel corso della stagione.
Grazie presidente della disponibilità e del tempo trascorso con MonteneroNotizie, ti auguriamo un futuro ancora più soddisfacente.
Grazie a voi, saluto tutti i lettori, tutti i tifosi e mi auguro che l'anno prossimo la famiglia dell'ASD Calcio Montenero sia ancora più numerosa, e per famiglia intendo: società , giocatori ma soprattutto i tifosi e sostenitori.
Un'ultima cosa: FORZA MONTENERO!